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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Appalti Truccati - Operazione "Amici Miei" ed il Sindaco di Polignano viene arrestato. “Gare sartorialmente cucite su alcuni imprenditori”




Sindaco, vice sindaco, dirigenti e funzionari comunali agli arresti domiciliari


Siamo abituati a pensare ad "Amici miei" come al film del 1975 diretto da Mario Monicelli.
O ai successivi Amici miei - Atto II del 1982 sempre con la stessa regia, 
o con Amici miei - Atto IIIe del 1985 con la regia di Nanni Loy.

Eppure non è così .... anche se parafrasando la realtà con la fantasia è anche questo un "capriccio all'italiana" che di tanto in tanto torna in auge .... Tangentopoli, parentopoli, ecc..... non sono cose dell'ultim'ora.

"Appalti truccati" ... comincia così anche un famoso brano di Elio e Le Storie tese ... 
ma c'è be poco da ridere se ai domiciliari ci finisce  Domenico Vitto, che è anche presidente Anci Puglia,
tra le persone arrestate dalla Guardia di finanza nell'ambito di una indagine chiamata appunto "Amici Miei"

L'indagine è coordinata dal pm Michele Ruggiero.
E la "supercazzola" è arrivata per una moltitudine di personaggi "come se fossero Antani" sempre per citare il film che da il titolo, praticamente all'operazione. 

Sono 5 le persone arrestate e 5 gli indagati raggiunti da interdizione. 
Oltre il sindaco di Polignano Domenico Vitto, agli arresti sono finiti anche il vicesindaco Salvatore Colella e i dirigenti comunali Nicola Cicala, Raffaele Lassandro e Pasquale Teofilo. 
E' stata disposta, inoltre, la misura interdittiva per cinque imprenditori: Vito Dentico, Sergio Giazzi, Hibro Hibroj, Nicola Narracci e Vito Lo Franco. 

Il totale degli indagati corrisponde a 24 persone, 10 sono stati raggiunti da misure cautelari, mentre non sono state prese decisioni per i 14 rimanenti.
Si tratta di imprenditori e funzionari comunali.

Sarebbero state accertate irregolarità su 9 gare d'appalto.
Sono 6 quelle contestate dalla Procura nella richiesta d'arresto, per un valore complessivo di circa 1,2 milioni di euro.
Si tratta di appalti per la manutenzione del verde pubblico, proprio mentre ci prepariamo a festeggiare "La giornata della Terra", per le strade, per la rimozione di barriere architettoniche, per la ristrutturazione di un bene confiscato alla criminalità e, soprattutto, la gara da 850mila euro per la riqualificazione di largo Gelso e lungomare Modugno

Le accuse sono di corruzione, concorso in peculato e turbativa d'asta, falso ideologico, rivelazione del segreto d'ufficio, omissione di ufficio, subappalto illecito. 

In base all art 143 del tuel, il consiglio del comune di Polignano andrebbe sciolto in attesa di accertamenti del prefetto. 
Non ci dovrebbero essere le imminenti elezioni e ci dovrebbe essere un commissario prefettizio.
Ma succederà?
E soprattutto la cosa finisce qui o si allargherà coinvolgendo anche altre figure ed altre città?

Intanto dobbiamo vedere se alle accuse faranno seguito fatti e sentenze, ma entriamo nel dettaglio e vediamo quali sono le operazioni che hanno determinato i reati.

Le indagini sono partite dopo un autonomo accertamento della compagnia della Guardia di finanza di Monopoli, diretta dal maggiore Arcangelo Michele Gennari, sulle rette per le mense scolastiche pagate dai cittadini in due tabaccherie. 
La cosa strana è stato scoprire che queste due attività omettevano di riversare l'intera somma al Comune.
É emersa, quindi, quella che è stata definita la "pesante ingerenza di Colella" su funzionari e dirigenti. 

Innanzitutto sotto la lente d'ingrandimento è finita la “Riqualificazione delle aree poste su Largo Gelso e Lungomare Domenico Modugno” con una gara che sarebbe stata "aggiustata" in modo che vincesse il consorzio Athanor Stabile che faceva capo a Hibro Hibroj, si dice, uno dei finanziatori della campagna elettorale di Vitto e del vice sindaco Colella. 
Il tutto sarebbe avvenuto interferendo con le normali procedure, scegliendo, di fatto, il presidente della commissione giudicatrice della gara.
Pasquale Russo, il nome del "prescelto", avrebbe poi regalato l'idoneità.
A questo punto una parte di coinvolgimento potrebbe spettare anche al sindaco di Castellana Grotte, Francesco De Ruvo, contattato per fare in modo che si velocizzasse l’autorizzazione visto che Russo era un funzionario del comune di Castellana.
Il fatto che si sia diffusa la voce che, stando alle indagini dei finanzieri, il primo cittadino di Polignano, per nominare il presidente,  avrebbe interessato ripetutamente Giuseppe Colonna, sindaco di Mola di Bari, al fine di  ottenere il suo “benestare” e fornirgli, in cambio, favori politici relativi ad incarichi a persone nell’entourage dell’Anci pugliese, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, di cui Vitto è presidente, fa capire che a prescindere dai riscontri positivi o negativi che potranno seguire, non possiamo parlare di un problema solamente polignanese.

Su una cosa, però, bisogna essere chiari:
I sindaci di Castellana e Mola, ossia Francesco De Ruvo e Giuseppe Colonna non risultano indagati dalla magistratura.

Se allestire un finto sorteggio rappresenta un gioco da ragazzi, c'era da risolvere la questione di un probabile riscontro da parte di chiunque avesse voluto vederci in maniera più chiara. 
L'appalto, infatti, era stato assegnato a Hibro nonostante da una verifica delle carte fossero emerse irregolarità. 
La sicurezza del dirigente Lassandro era spiazzante:
"Se qualcuno fa accesso agli atti, questo è da escludere, perché quello che ha detto nell'offerta economica non corrisponde al computo".

Il vice sindaco Colella in accordo con funzionario comunale Cicala e lo stesso Hibro, avrebbe, infatti, "confezionato" quell'offerta tecnico-economica nel bando di gara che gli inquirenti hanno definito “sartorialmente” disegnata per favorire la ditta amica. 

Il vice sindaco diventa, l'uomo sul quale puntare il dito? 
Fedelissimo del sindaco, o politico da troppi anni sulla cresta dell'onda in quella Polignano che avrebbe disegnato a suo piacimento nel modo di amministrarla? 

Secondo l'accusa Colella avrebbe favorito, per esempio, anche l’imprenditore Stefano Andresini ricevendo denaro  per velocizzare i pagamenti di una fattura per i lavori compiuti come vincitore di un appalto comunale.
Ed ancora, avrebbe truccato, insieme all’ingegnere comunale Nicola Cicala, al quale avrebbe promesso un avanzamento di carriera, l’affidamento di quei progetti per i quali non è prevista la gara pubblica, favorendo professionisti preferiti ad altri. 

Alla fine l’obiettivo può anche rientrare nella voglia di escludere gli operatori economici provenienti da altre località del territorio. Una visione di cuore o campanilista? 
Regolare o meno un concetto simile, non sarebbe, poi, tanto romantico, visto che, invece, coltiverebbe la possibilità di perseverare in quella voglia di conservare e consolidare il potere esercitato dai politici e dai tecnici sulle imprese.

Un consigliere comunale polignanese ha dichiarato:
"Al Comune si vociferava da tempo che quell'appalto sarebbe stato vinto da Hibro, che alle elezioni aveva appoggiato Colella e a lui era molto legato. 
Analizzando vari atti amministrativi dell'ente ho riscontrato l'assenza del principio di rotazione, l'assegnazione alle solite imprese locali e il frequente ricorso a subappalti". 

Era un modo di fare a 360°
E diverse intercettazioni lo confermerebbero.

"Non puoi fare liste importanti, se prima non fai la politica, non ti prepari...", diceva sempre il vice sindaco Colella, magari il "capriccio all'italiana" è proprio quello di considerare tutto questo come politica. 

Adesso bisognerà stabilire se quanto prodotto dalle indagini sarà confermato nelle sedi opportune. 
Se la questione rimarrà abbastanza circoscritta o si allargherà a macchia d'olio. 

"Amici miei"..... 
Nel senso che ritenete più opportuno dare a questo titolo.... 

Una cosa è certa, al momento per i protagonisti della vicenda i festeggiamenti per il 25 Aprile saranno, diciamo, un po' paradossali. 
E probabilmente i Police non saranno il loro gruppo preferito.... 
Ma il tutto è ancora da definire.

Un po' come i giudizi e l'opinione pubblica che cambiano in base a chi comanda o chi è accusato, chi vince e chi perde, chi ti favorisce e chi non lo fa.
Quando la questione sarà conclusa, ci saranno anche quelli ed anche li ne vedremo delle belle. 
Magari gli stessi che sono giù a tirare schiaffoni a chi è affacciato ai finestrini, non si sarebbero fatti problemi a salire sul treno fino a qualche settimana fa. 

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