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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

(2^ PUNTATA) GIANGRAZIO IL LUNGO ADDIO - RIEQUILIBRIO FINANZIARIO, LA RICHIESTA DEL COMMISSARIO AD ACTA, DEBITI FUORI BILANCIO, DENUNCE E SEGNALAZIONI ALLA CORTE DEI CONTI, LA DIFFERENZA TRA ETICA E POLITICA.



Con una giornata di pausa, contemporaneamente alla nomina del Commissario che guiderà Mola di Bari per i prossimi tempi, il Vice Prefetto Dott.ssa Maria Paola Bianca Schettini; affrontiamo insieme la lettura della seconda parte dell'ultimo discorso del Sindaco Giangrazio Dirutigliano in quello che è stato il suo ultimo Consiglio da primo cittadino.


Metabolizzata la
arriviamo alla conclusione, dopo qualche polemica inerente alla pubblicazione dell'articolo sui social networks.
premesso che ognuno è libero di avere le proprie opinioni, quella che mi da fastidio è la piccolezza di alcune persone e la loro ...limitatezza.

In questa parte colui che era il sindaco, affronta gli ultimi punti della mozione di sfiducia, rivelando quali siano, a suo parere, i responsabili del dissesto finanziario e spiazza tutti dicendo che il commissario ad acta non gli è stato imposto, ma che si è trattata semplicemente di una sua richiesta.
Passa dai debiti fuori bilancio e trae le sue conclusioni, sottolineando una denuncia e le varie segnalazioni alla Corte dei Conti
Ovviamente c'è dell'altro e non serve che io ve lo anticipi.


------------------------------------------------------------------------------
(...)

La mozione continua “capitolo a parte merita l’attivazione della procedura
di equilibrio economico-finanziario attivata ai sensi e per gli effetti dell’art.
153 co.6 del tuel della Responsabile del Settore Competente

Questo è sicuramente vero, un capitolo a parte merita l’attivazione della
procedura dell’art. 153.
È opportuno ricordare che il 4 ottobre 2016, dopo appena 2 mesi
dall’approvazione degli equilibri di bilancio, la responsabile del Servizio
finanziario ha consegnato una nota prot. 22345 avente ad oggetto “Art.
153 comma 6 D. Lgs. N. 267/2000 e dell’art. 5 del Vigente Regolamento di
Contabilità del Comune di Mola di Bari. Segnalazioni obbligatorie dei fatti e
delle valutazioni del responsabile del servizio finanziario sulla gestione
delle entrate e delle spese correnti tali da pregiudicare gli equilibri del
bilancio 2016-2018”.
L’attivazione della procedura di equilibrio economico-finanziario che
preannunciava un dissesto si è basata sui seguenti presupposti:
1. Nota della Curatela fallimentare della Lombardi Ecologia per 2.200.000
€. È opportuno ribadire per l’ennesima volta che la nota della Curatela
fallimentare della Lombardi Ecologia non rappresenta un debito liquido,
certo ed esigibile e quindi non è un presupposto giuridico per il
riconoscimento da parte del consiglio comunale del debito e a maggior
ragione un valido presupposto per dichiarare una fase di pre dissesto
finanziario del nostro ente;
2. Necessità di pagare il debito Calvario riconosciuto e finanziato con
Delibera Consigliare n. 59 del 28/11/2014. Anche qui bisogna ribadire
che il debito calvario è stato formalmente riconosciuto e finanziato con
delibera di consiglio comunale nel 2014. Non si può non ribadire che la
copertura finanziaria come prevista per legge era inesistente

Non intendo esprimermi in dichiarazioni di merito perché sarà fatta
chiarezza dagli organi competenti ai quali è stata formulata formale
segnalazione. Una cosa è certa: il debito è stato finanziato con delle
somme non disponibili e quindi, dopo due anni, e dopo aver
accumulato somme non indifferenti di interessi, il debito non può
essere pagato. È per tale ragione, (la mancata copertura finanziaria
della delibera CC 59/2014), che il responsabile del Settore Finanziario
dichiara che il debito non si può pagare. ANCHE QUESTO NON E’ UN
PRESUPPOSTO IDONEO AD APPLICARE L’ART. 153 in quanto lo stesso
recita “la segnalazione è effettuata entro sette giorni dalla conoscenza
dei fatti”…. Dal 28 novembre 2014 al momento dell’attivazione della
procedura dell’art. 153, sono passati solo 7 giorni?!?!? O 2 anni??????
3. Debiti fuori bilancio da riconoscere segnalati con nota del 29/9/16.
Tornando ai debiti segnalati nella nota dell’applicazione dell’art. 153 del
TUEL, è doveroso precisare che la responsabile del servizio finanziario
era a conoscenza degli stessi dal 19 febbraio 2016 e non dal 29
settembre! Infatti il Responsabile degli affari generali con nota prot
3820 del 19/2/2016 segnalava la presenza di ulteriori debiti fuori
bilancio parte dei quali già riconosciuti nel 2016 dal consiglio
comunale.
Stessa cosa succede con le note prot. 14324 del 21/6/16, 16178 del
8/7/16 e l’ultima del 29/9/16.
L’anomalia non sta certo nella segnalazione dei debiti fuori bilancio
da parte del capo settore affari generali ma nel non inserimento da
parte del responsabile del settore finanziario, nonché da parte della
precedente amministrazione, delle somme necessarie ad onorare i
debiti nei bilanci degli anni precedenti!!!
Certo che la Responsabile del Servizio Finanziario, in questo caos
totale di contabilità, ha ritenuto opportuno segnalare alla corte dei
conti, ai sensi dell’art. 153 comma 6 del D. Lgs n. 267/2000, la
possibilità di pregiudicare gli equilibri di bilancio.
ANCHE QUESTO NON E’ UN PRESUPPOSTO PER L’APPLICAZIONE
DELL’ART. 153.
Come è facile comprendere l’applicazione dell’art. 153 non aveva i
presupposti giuridici!!!


La mozione continua “l’atteggiamento inconcludente del Sindaco e del
vicesindaco, con delega al bilancio, è stato la principale causa della
mancata definizione della procedura di riequilibrio entro i 30 giorni previsti
dalla legge
”.
Non c’è stato alcun atteggiamento inconcludente di questa
amministrazione. Da subito ci si è attivati confrontandosi con la corte dei
conti, informalmente con il magistrato che segue il nostro comune e in
ultimo, ufficialmente, con il presidente e il magistrato in riunione
congiunta. Da questi confronti sono emersi i giusti input da dare all’ufficio
per la risoluzione del problema.
Nessuno di noi si era trovato mai in una situazione del genere… era
doveroso capire per risolvere al meglio il problema. Tant’è che il tutto si è
risolto con delle semplici variazioni di bilancio che l’amministrazione ha
fornito alla responsabile del settore finanziario.


Ancor più grave è la dichiarazione “Conseguentemente, a causa di tali
inadempienze il Prefetto di Bari, dopo la rituale diffida, è stato costretto a
nominare un commissario ad acta che ha nei fatti sostituito la Giunta ed
ha in soli 10 giorni definito il procedimento

Totalmente falsa è la dichiarazione “dopo la rituale diffida”. Anche se
qualcuno millantava che stesse arrivando la diffida del prefetto … IN
QUESTO COMUNE, E NON TEMO SMENTITE, NON E’ MAI ARRIVATA
ALCUNA DIFFIDA DEL PREFETTO prima della nomina del commissario ad
acta.
Anche sulla nomina del commissario ad acta è opportuno fare chiarezza.
Personalmente mi sono recato diverse volte in prefettura per essere
supportato nella risoluzione del problema. Quando ho verificato una
inspiegabile lentezza nella definizione del procedimento da parte degli
uffici preposti, e quando un pomeriggio, alla presenza anche di un altro
funzionario del comune, mi è stato detto che non era possibile quadrare il
bilancio, ho chiesto prima verbalmente, e poi per iscritto con una riservata
al Prefetto di Bari, la nomina di un commissario ad acta. Cosa che è
avvenuta subito dopo.
Allora è successo che ciò che non era possibile il pomeriggio prima, è
diventato possibile il giorno dopo.
Non appena si è avuta contezza della nomina del commissario ad acta è
pervenuta dagli uffici la proposta per una delibera di Giunta con l’ultima
variazione da apportare. Delibera che la Giunta non ha ritenuto opportuno
approvare, in quanto era stato nominato il commissario.


La mozione recita ancora “ riteniamo quindi incontestabile la circostanza di
come l’attività politico-amministrativa è pesantemente ingessata e si
svolge in palese contrasto con gli uffici comunali, i quali, ormai non
riescono a dare risposte ai bisogni elementari dei nostri concittadini,
anche in ordine a richieste di ordinaria amministrazione
.”
L’attività amministrativa è pesantemente ingessata, COME SEMPRE E’
STATA, e presenta una forte criticità nei rapporti con i cittadini. Tant’è vero
che personalmente ho avviato un percorso di efficientamento dell’apparato
amministrativo. È palese che ho incontrato non poche difficoltà politiche
nell’attuare questo percorso tanto da rallentarne il completamento.
Eppure questo era uno degli impegni che abbiamo assunto in campagna
elettorale. Sin da subito, dal nostro insediamento ho avviato un confronto
con i funzionari per capire le criticità e anche come superarle. È ovvio che
il cambiamento non è a tutti gradito, pertanto c’è stato chi lo ha accolto
con favore e chi ne ha preso le distanze, ed anche chi palesemente ha
ostacolato il processo di cambiamento del sistema. Per cambiare il
sistema bisogna avere: volontà di attuazione, coesione e vera
collaborazione. Solo se si è politicamente forti, è possibile raggiungere i
risultati.


Infine si legge “Riteniamo altresì doveroso segnalare anche in questa sede
formale i ripetuti ritardi con cui l’Amministrazione Comunale istruisce i
principali strumenti di programmazione obbligatori previsti per legge. Un
esempio concreto ed attuale: il DUP 2017-2019 non ancora approvato
nonostante il termine ultimo fosse fissato per il 31 luglio 2016.”
I ritardi che ci sono stati nell’istituzione dei principali strumenti di
programmazione sono dovuti ad un ingessamento della macchina
amministrativa. Riprendendo l’esempio del DUP 2017/2019 devo precisare
che non è stato ancora approvato in quanto quello allegato alla proposta di
delibera era carente degli obiettivi del 2019 comunicati
dall’amministrazione, e la segretaria, con l’amministrazione stessa, ha
ritenuto opportuno restituire all’ufficio la proposta di delibera.
 

Ritengo che la mozione di sfiducia presentata dalla minoranza è utile per
ripercorre solo una piccola parte di quello che il Sindaco, i consiglieri
comunali e le forze politiche che con spirito di sacrificio e collaborazione
hanno dovuto affrontare.
Coscientemente e strumentalmente la minoranza ha omesso di dichiarare
altre situazioni incresciose che questa coalizione ha affrontato.
Coscientemente perché sarebbe stato un autogol, un altro autogol,
mettere in evidenza le situazioni lasciate.
Coscientemente perché infangare millantando false verità è più facile che
riconoscere la correttezza e la capacità degli altri nell’affrontare le criticità
e risolverle.
Strumentalmente perché gli stupidi proclami servono solo ed
esclusivamente a spostare l’attenzione dai reali problemi.

Mi riferisco alla mole di DEBITI fuori bilancio che abbiamo dovuto
finanziare e riconoscere, per usare un termine più popolare…. PAGARE.
Alla mole dei debiti che in pochi mesi abbiamo dovuto riconoscere e
finanziare, e quindi PAGARE, oltre al debito calvario di Debito Calvario
607.947,89 € bisogna aggiungere altri debiti per 1.011.416,02 €; per un
totale di 1.619.363,91 €. La domanda è naturale…. Dove stavano questi
debiti?
Un consigliere comunale disse “sotto il tappeto”, una metafora popolare
per dire che non erano stati riconosciuti ed erano stati NASCOSTI dalla
precedente amministrazione, se pensiamo che la prima richiesta del
caposettore responsabile del contenzioso è di novembre 2012…. Perché da
novembre 2012 a giugno 2015, ovvero in QUASI 3 ANNI la precedente
amministrazione non ha pagato i debitori dell’ente???
Il riconoscimento del debito fuori bilancio costituisce un ATTO DOVUTO,
come si desume dall’art. 194 del TUEL, e un’amministrazione NON PUÒ
SOTTRARSI al finanziamento.
Nonostante ciò, oggi l’opposizione ha il coraggio di ergersi a paladina della
legalità e del rispetto delle norme!
Un’altra situazione che l’amministazione ha ritrovato è l’errato utilizzo
delle somme relative al finanziamento di Cala portecchia, anche qui la
minoranza omette di esprimersi.
Perché non dichiara per quale motivo ha utilizzato quei soldi durante la
loro amministrazione?
Stessa domanda la farei per gli oneri di urbanizzazione a destinazione
vincolata della lottizzazione C.2.3…. perché la minoranza non dichiara per
quale motivo ha utilizzato quei soldi?
La risposta è chiarissima …. Mascherare le scelte politiche scellerate fatte
durante il loro mandato amministrativo, utilizzando soldi vincolati.


Forse sino a pochi mesi fa non sapevano leggere i bilanci ed oggi,… tutti
economisti e giuristi! Non vogliono ammettere che utilizzando quelle
somme hanno mascherato un reale disavanzo di amministrazione nel
2014… quel consuntivo non sarebbe mai stato chiuso in pareggio!
Era in quel momento che bisognava applicare l’art. 153 del TUEL,ma la
campagna elettorale era alle porte e nessuno si è voluto assumere la
responsabilità di dichiarare ai cittadini la reale situazione del nostro
comune.
Ad ogni modo, non entrerò molto nel merito, perché queste situazioni
sono state da me tutte segnalate alla Corte dei conti, sezione controllo e
sezione procura.
Penso sempre che io e la mia maggioranza abbiamo ricevuto un preciso
mandato dai cittadini: amministrare questo paese nel segno della legalità,
del rispetto delle norme, e soprattutto nel rispetto di ogni singolo
cittadino.
Proprio nel rispetto di questi valori ho segnalato alla corte dei conti le
situazioni pregiudizievoli che possano creare, o che potrebbero già aver
creato, danno ai cittadini.
È proprio così….. per restituire i soldi del finanziamento di cala portecchia
alla regione, per rifinanziare il debito calvario, per recuperare gli oneri
versati dalla c.2.3 …. siamo già stati costretti a garantire meno servizi ai
cittadini…
E la minoranza che fa in tutto questo? Invece di rendersi parte diligente
alla risoluzione del problema … sbandiera lo scettro dell’incompetenza…
dello stallo… della mancanza di servizi… BISOGNEREBBE SOLO
VERGOGNARSI!!


Un’altra bella sorpresa trovata è il pagamento di 140mila euro all’anno in
più alla ditta che gestisce lo smaltimento dei rifiuti…. 140 mila euro in più,
riconosciuti in maniera impropria, e che continuano a gravare sulle tasche
dei cittadini.
Tutta questa situazione alquanto incresciosa per il nostro paese ha visto
sempre questo consiglio comunale come un teatrino circense dove clown,
illusionisti e prestigiatori si sono esibiti in spettacoli del tutto squallidi,
dove l’esaltazione dell’io ha prevalso sul dibattito costruttivo per il paese.
Gli spettacoli sono stati tanti, sostenuti anche da tifoserie da stadio,
fomentate da chi dovrebbe sapere e dovrebbe riconoscere l’elevato
rispetto per le istituzioni e per i ruoli che si rivestono.
Se sino ad oggi non ho risposto a nessuna provocazione, è stato solo
perché le ho sempre reputate fini a se stesse, solo perché in quei momenti
chi si esibiva a operatore circense, si esibiva per quello che è realmente.
Non essendo del loro stesso livello ho sempre ritenuto opportuno non
scendere cosi in basso.
Ne sono pienamente convinto… ognuno di noi, in ogni circostanza della
vita, in ogni situazione che vive si qualifica per la persona che è.
Stessa cosa vale per l’infinità di insulti che ha ricevuto la mia persona,
insulti ricevuti da chi non merita neanche un briciolo di considerazione,
sempre per il principio che è più facile insultare, accusare … che mettersi
all’opera.
Non posso però nascondere al consiglio comunale e a tutta la cittadinanza
che ho bypassato a tutti gli insulti, tranne ad uno. Ricorderete tutti
l’accusa fatta dal consigliere Diperna che mi ha dato del “corrotto”…. per il
sol fatto di aver ricordato all’ex sindaco ed oggi consigliere che non
accettavo lezioni da lui, poiché il suo metodo accentratore aveva prodotto
la sua sconfitta elettorale.
Sicuramente con quella dichiarazione chi si è squalificato maggiormente è
stato proprio il consigliere comunale che ha pronunciato quella frase.
Per questo insulto, che rimando al mittente, e del quale coscientemente
posso dichiarare che è totalmente FALSO, ho provveduto a sporgere
denuncia.
Il tutto l’ho fatto per rispetto al ruolo istituzionale che rivesto, al ruolo di
Sindaco e per rispetto a chi in questo comune lavora, partendo dalla
segretaria, ai capi settore, e a tutti i dipendenti di questo comune. Sì,
proprio per questo rispetto. La corruzione indica, in senso generico, la
condotta di un soggetto che, in cambio di denaro oppure di altre utilità o
vantaggi, agisce contro i propri doveri ed obblighi. La corruzione non si fa
mai da solo… c’è chi corrompe e chi viene corrotto……
La corruzione è la perdita di valori etici, valori intrinseci nella mia
personalità, dai quali non prescindo e non sono disposto a farlo per
nessun motivo!!
In questo percorso mi sono trovato diverse volte a confrontarmi tra l’etica
e la politica.
Abbiamo condiviso con le forze politiche della coalizione sin da subito il
nostro modo di fare politica inteso non come poltrone da occupare ma
come spirito di servizio alla comunità e al Paese…. Quello con la P
maiuscola, quello nel quale tutti i cittadini si ritrovano.
Abbiamo anteposto il paese a quello che in maniera “brutta” era ed è la
politica clientelare, la politica del consenso.
Abbiamo vinto le elezioni perché i cittadini hanno creduto in questo modo
di fare politica… devo purtroppo constatare che quando al centro delle
discussioni c’è il paese… ci sono poche persone che si ritrovano… ma
questi sono i valori e gli ideali di chi è al mio fianco. Spesso sento
sostenere che chi svolge un’attività politica non può fare a meno di
sporcarsi le mani… . Noi abbiamo inteso, e intendiamo, la politica, come
un modo per sporcarsi le mani di lavoro, di duro e silenzioso lavoro per
l’elevato rispetto che abbiamo sempre avuto per tutti i cittadini e per le
istituzioni.
Ed è qui che c’è la differenza tra etica e politica.


In conclusione, sulla base di tutto quanto ho cercato di riassumere in
questi minuti, ritengo che la mozione proposta dall’opposizione sia
infondata; essa trae origine dall’unica bramosìa di veder cadere
l’amministrazione che ha vinto le elezioni, e che ha iniziato ad apportare
una politica di cambiamento, fortemente distante ed in contrasto rispetto a
quanto operato, dalla stessa opposizione, nella precedente consiliatura.
È una mozione infondata anche perché trae delle conclusioni affrettate,
oltre che errate, dal momento che non si può giudicare la capacità di
portare a compimento il programma di un’amministrazione dopo poco più
di un anno e mezzo dall’ insediamento. Il giudizio sui risultati si fa alla fine
di un mandato.
Ed è infine una mozione dannosa per il paese, poiché fermerebbe una
serie di progetti messi in cantiere ed altri avviati che portano benefici ai
cittadini, che inevitabilmente verrebbero quantomeno ritardati in maniera
significativa, se non cancellati del tutto.
Questa mozione va quindi rigettata perché infondata e dannosa. Votando
a favore si consegnerebbe il paese nelle mani di un commissario
prefettizio (qualcuno penserà che possa fare meglio di me), ma è noto che
un periodo di commissariamento, peraltro lungo, rappresenterebbe per
Mola “un periodo di purgatorio, una palude” … di cui Mola certamente non
ha bisogno.
Diversamente, rigettando questa mozione si darebbe l’opportunità al
nostro paese di mettere alla prova la Giunta neo costituita formata da
professionisti al servizio della nostra comunità, e ancora una volta colgo
l’occasione per ringraziarli per aver creduto e condiviso gli impegni che la
coalizione ha assunto con i cittadini, nonostante la difficoltà e l’incertezza
del momento. Il mio invito è quindi a dare la possibilità a questa Giunta di
operare e dare le opportune soluzioni alle problematiche che incombono

sul nostro paese: il tempo della verifica e della campagna elettorale,
potrebbe comunque rimanere invariato.
Chiudo questo mio intervento riprendendo il pensiero saggio ed efficace di
Don Tonino Bello per il quale: “La politica è un’arte nobile ma difficile” e i
quesiti che poneva ai politici: “Chi state servendo? Il bene comune o la
carriera personale? Il popolo o lo stemma? Il municipio o la sezione di
partito?” La sua risposta era questa: “Siate soprattutto uomini. Fino in
fondo. Anzi, fino in cima…”.
Grazie.


Giangrazio Dirutigliano

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Ovviamente questo discorso non ha salvato la posizione del Sindaco, sfiduciato più che dall'opposizione da alcuni consiglieri della maggioranza.

Ci sarà tempo per riflettere su quanto accaduto e mi auspico, come sento mormorare, anche una conferenza stampa.

Di certo in questo momento nel comune in cui risiedo non vige la democrazia, 
probabilmente è una sconfitta per tutti.

Non starò qui ad indicare i colpevoli, o chi può esserlo più di altri, 
quello che mi stupisce è di come tutti già siano in campagna elettorale...

Molta gente si chiede:
Ah perché avranno il coraggio di ripresentarsi?

Non è quello che mi stupirà, ma vedere chi voterà quella stessa gente.

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