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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

La sagra del polpo? Si... a Brindisi, a Lecce... a Mola no... Quest'anno bisogna andarla a trovare.



Per certi versi si potrebbe dire che volente o nolente, Mola è la "Sagra del Polpo".
Questo si evince da alcuni segnali piuttosto evidenti e talvolta clamorosi;
per quanto spesso questa sagra sia bistrattata, denigrata, evitata, nel senso che molti ci tengono a dichiarare che in quei giorni abbandonano Mola di Bari, durante il periodo estivo non si parla d'altro e quando si ha sentore di pericolo sul suo svolgimento, accade di tutto.

Le questioni sono sempre quelle: bisogna migliorare questa festa, bisogna renderla appetibile ad un target più elevato, bisogna estendere la partecipazione a tutte le attività, bisogna programmare l'evento in un contesto che esalti la nostra economia e le nostre tradizioni e che non sia solamente la solita sagra "mordi e fuggi" ecc.

Tutto bello, tutto giusto, ma poi alla fine le domande solite sono:
"qual è il cantante?" e "dove si mettono le giostre?"

Ovviamente tutta la cittadinanza è impegnata a parlarne e sempre c'è qualcosa che non va, purtroppo esiste anche un sottobosco fatto di interessi e desideri di esclusività che in passato ha portato addirittura a gesti clamorosi verso chi cercava di organizzarla.

Non dimenticherò mai qualche anno fa, quando con alcuni ragazzi volenterosi accettai di organizzarla, non ho mai avuto quella sensazione di ricevere "Tanta merda addosso gratuita" in vita mia, quanto in quella occasione.

Ci fu un boicottaggio senza precedenti; questioni tra quella che era la nuova amministrazione e chi si era prodigato ad organizzarla durante gli anni precedenti?
Può essere visto che on line rimaneva la notizia che l'evento non si sarebbe svolto.

Le giostre "non furono fatte arrivare", addirittura molti operatori del settore ittico rifiutarono di raggiungere le consuete postazioni con le loro bancarelle e "Fornacelle" per vendere e promuovere il tradizionale panino con il polpo ed altre prelibatezze locali.

Ci fu la denigrazione totale anche sui social da parte principalmente dei sostenitori della parte avversa all'amministrazione, come se coloro che si prodigavano in quella faticosissima esperienza fossero carne da macello da dover annientare e non si vollero riconoscere i meriti di quella manifestazione che nonostante un budget risicatissimo e tutti i boicottaggi vari riuscì ad essere una sagra molto simile a quelle precedenti e che portò sul palco, al posto dei dispendiosi "cantanti famosi" (o presunti tali) artisti locali come i Blues Relex ed i Senza Meta che sono sempre una garanzia, la prima serata ed i Sense of Life di Lisa Angelillo e Paolo Daniele, il giorno successivo.

Inoltre, l'intenzione di ricondurre la sagra ad un percorso diverso che gli anni successivi, un budget adeguato, avrebbe potuto dare la direzione tanto auspicata alla sagra, vedeva le proprie radici, almeno nelle intenzioni e in tante piccole cose che potevano rappresentare l'anno zero di un nuovo percorso.

L'anno successivo La Sagra tornò ai fasti di un tempo vista anche una situazione in maggioranza che riportò, al posto che spesso aveva ricoperto anche in passato, l'assessore di riferimento e anche in quel caso diedi una mia piccola collaborazione, la merda ricevuta direttamente proporzionata al mio impegno che fu solamente di comunicazione.

La merda fu decisamente inferiore, quasi inesistente, solo che per quanto si cercò di ampliare l'evento mettendoci attorno tante iniziative riguardanti il mare, aggregando varie associazioni, ci fu sempre chi criticò la Sagra.

A quel punto mi sono fatto una domanda?
Ma se in qualunque maniera ti comporti, la organizzi, c'è sempre la critica, perché non si parla d'altro?

La risposta è quella con cui ho aperto, Mola è la Sagra ed i molesi sono spesso contraddittori, se si svolge è una cagata a prescindere, ma poi non mi venite a dire che tutte le persone che affollano le strade in quelle sere sono "forestieri" (tanto vi conosco ad uno ad uno).  

Se non si svolge, la critica è ugualmente feroce, si parte da "non si può far sparire una tradizione così importante." fino al melodrammatico "Che noi quei giorni lavoriamo."

Sarà "Real love"? Come cantavano i Beatles o un'estensione di "I me mine?" Probabilmente non lo sapremo mai, ma è singolare il fatto che quando è precipitata la situazione amministrative con la caduta della Giunta, con tutti i problemi di Mola, la preoccupazione massima in molti cittadini in estate fu lo svolgimento o meno della sagra.

Come singolare è stato il fatto che all'insediamento del nuovo sindaco Giuseppe Colonna avvenuta un mesetto fa, una delle domande più frequenti ha riguardato lo svolgimento della "Sagra del Polpo" in questa "estate molese".

Ovviamente la risposta è stata: no!
Molti sono stati i musi lunghi, ma il sindaco ha spiegato che non sarebbe stato il caso di "Acciallare" un evento in fretta in furia, senza neanche l'insediamento ufficiale della nuova giunta, con risultati probabilmente scadenti.

L'intenzione è quella di avere tutto il tempo necessario affinché l'anno prossimo si possa creare un evento di primissimo livello, magari proprio con quelle migliorie tanto auspicate.
A prescindere da quello che realmente potrà accadere il prossimo anno, penso sia stata la decisione migliore.

Il molese adesso si trova orfano della sua sagra?
Se ne farà una ragione?
Beh… alla fine penso di si…
ed a tal proposito vorrei giocare con il titolo del brano "Close to me" dei Cure.

Chiunque mastichi un po' di inglese saprà che la traduzione esatta suona più o meno "vicino a me", ma quanti pensano "traducendo, diciamo, letteralmente" che la traduzione sia "Chiuso per me"?

Allora se mettiamo insieme le due cose, possiamo ottenere due concetti che possono andare a braccetto, quest'anno la "Sagra del polpo" è chiusa per i molesi, ma se proprio non si dovesse riuscire a sopravvivere alla nostalgia ci si può recare …."vicino" e rivivere le estati passate con un contorno diverso, magari si possono anche prendere degli spunti per apportare delle migliorie.

Ci sono diversi esempi, ne scelgo un paio:




Il panino con il polpo alla brace, nella IV edizione della “Sagra del polpo arrosto”, l’evento clou dell’estate di Villa Castelli, nel brindisino è il cuore della due giorni, che si svolgerà mercoledì 1 e giovedì 2 agosto a partire dalle ore 20:00 in un carosello di sapori e artisti di strada, pronti a regalare momenti di spettacolo e intrattenimento a misura di ogni età.

Prelibatezze nelle trattorie, stand con i prodotti tipici del mercatino artigianale allestito in Piazza Municipio, musica popolare, riscoperta di luoghi di culto del paese, attraverso itinerari guidati che accompagneranno i visitatori a conoscere il patrimonio storico, artistico e culturale di Villa Castelli.


Più antica è "La Sagra te lu Purpu" a Melendugno, in provincia di Lecce, giunta alla 20^ Edizione, una sagra che ha tutti i crismi già espressi per la precedente, ma che ha una struttura più simile ad una festa patronale che ad una sagra, anche qui degustazioni, polpo cucinato in tutti i modi possibili ed immaginabili, stand gluten free, una novità della scorsa edizione, musica e tradizione.

Insomma ….

La Sagra del Polpo c'è, bisogna andarla a trovare

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