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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

SERIE A: 30^ GIORNATA - BUON MILAN, MA LA JUVE E' INARRESTABILE E TORNA A +4 SUL NAPOLI CHE FRENA INSIEME ALLA ROMA, MALE LA SAMP, LAZIO E INTER OK



"Ogni giorno di più, apprezzi il tempo che ti è dato"
E' con questa frase che voglio iniziare l'articolo di oggi che parlerà di calcio, ma che non può non partire da ciò che è successo prima del fischio d'inizio.

Per commemorare la scomparsa di Emiliano Mondonico è stato osservato un minuto di silenzio in tutti gli stadi di serie A.
L'ex tecnico di Fiorentina, Atalanta e Torino, scomparso ieri all’età di 71 anni, rattrista nuovamente il mondo del calcio, già provato dalla vicenda Astori.

Parlando di calcio, la 30^ Giornata di Serie A è caratterizzata soprattutto da una sfida che è una grande classica del Campionato, a prescindere dalle posizioni in classifica.

Stefano Eranio, ex centrocampista del Milan aveva dichiarato che i rossoneri arrivavano alla partita con la Juventus nelle condizioni migliori e che la tradizione era favorevole ai milanisti, visto che di solito i bianconeri steccano dopo la pausa.
Il risultato che aveva auspicato era l'1-1 ed aveva parlato della sua felicità per quanto fatto da Gattuso che da chance da titolare per André Silva con Suso e Calhanoglu ai lati.
Cutrone parte dalla panchina
Max Allegri recupera Chiellini ma perde Mandzukic. Modulo 3-5-2 con Higuain-Dybala in attacco e Lichtsteiner e Asamoah sugli esterni.
Di Higuain la prima occasione dopo solo 5 minuti; destro potente dal limite: volo di Donnarumma che respinge la sfera.
E' il prologo a quello che sta per accadere perché all'8' i campioni d'Italia passano in vantaggio grazie ad un sinistro dai 20 metri di Paulo Dybala; questa volta Donnarumma non c'arriva e il pallone termina in rete.
Il Milan cerca di reagire e grazie a due cross uno di Suso e l'altro di Calhanoglu, Andrè Silva riesce a colpire di testa, ma senza far male agli avversari.
La partita scorre piacevolmente con la Juventus che cerca di accelerare e rallentare a piacimento, il Milan non ci sta a fare da sparring partner ed infatti al 28' pareggia:
Corner di Calhanoglu e gol di testa proprio dell'ex Leo Bonucci.
Ad inizio ripresa entra Douglas Costa, al posto di Lichtsteiner, Max Allegri cerca di rendere più offensiva la squadra; stessi 11 gli uomini di Rino Gattuso.
I rossoneri si compattano bene e si propongono anche in avanti, Gigi Buffon si oppone da par suo ai tentativi di Suso ed è aiutato dalla traversa, quando a colpire è Calhanoglu.
A quel punto la Juventus si trasforma con l'ingresso di Juan Cuadrado che rileva Matuidi e va a destra, facendo traslocare a sinistra Douglas Costa e permette al Pipita ed a "La Joya" di giocare più vicini in avanti.
"Ringhio" avvicenda i centravanti e fa entrare Kalinic, al posto di André Silva.
Cresce Bonaventura nel Milan e si rende anche pericoloso in avanti, ma la Juve non soffre più di tanto ed ha la possibilità di colpire con Pjanic su punizione prima che il bosniaco lasci il posto a centrocampo a Bentacur.
Entra Montolivo ed esce Biglia tra i rossoneri che cominciano a soffrire la fisicità dei campioni d'Italia che impegnano Donnarumma con Higuain, anche se l'occasione sarebbe stata inutile per via di un fuorigioco.
Ad ogni modo Allegri alza il baricentro della squadra e questa passa nuovamente in vantaggio al 79' Cross di Sami Khedira, colpo di testa vincente di Juan Cuadrado.
La carta Cutrone è l'ultima per Gattuso e fa uscire Calhanoglu, ma ormai i bianconeri hanno la gara in pugno.
Prima abbassano i ritmi e poi accelerano improvvisamente.
Il Terzo gol arriva all'87': Dybala apre per Khedira che di destro supera Donnarumma
Da allora fino a tutti i minuti di recupero la Juve fa il torello con gli avversari, fino a quando non sono costretti a consegnare il pallone all'arbitro perché la partita è finita.
Cristiano Ronaldo ed il suo Real Madrid i prossimi avversari, si dovrà fare di più.


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Ritmi alti fin dalla fase iniziale: diverse le occasioni, da entrambe le parti, ma specialmente doriane.
Si arriva al 25' e c'è un contatto in area tra Duván Zapata e Radovanovic; l'arbitro Orsato indica il dischetto.
Fabio Quagliarella calcia il rigore, spiazza Sorrentino con il destro e porta in vantaggio i suoi.
I liguri giocano un buon primo tempo, sfiorando più volte altri gol con Caprari e Quagliarella. Nessuna occasione degna di rilievo per i padroni di casa.
Si ritorna in campo con gli stessi 22.
I blucerchiati prendono un po' sottogamba gli avversari i quali giungono al pareggio al 62': Giaccherini punta Sala, entra in area e pennella sul secondo palo. Inglese lascia a Castro che, di testa, sigla il pari.
Giampaolo è sconsolato, ma i suoi non reagiscono in maniera incisiva, anzi al 79' arriva la beffa ed il Chievo passa in vantaggio: Tiro-cross di Hetemaj dalla sinistra, Inglese, in posizione dubbia, non tocca ma con il suo movimento inganna Viviano.
Nei minuti di recupero la Samp sfiora il pareggio, ma non lo trova.

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Sassuolo - Napoli
Iachini si affida al 3-5-2, Berardi-Politano coppia d'attacco; Sarri schiera il tridente Callejon-Mertens-Insigne.
Le squadre iniziano piano, il Napoli cerca di accelerare e creare qualche occasione, ma è il Sassuolo a passare in vantaggio al 22'.
Punizione di Sensi dalla sinistra, Peluso di testa colpisce il palo, Politano al volo insacca.
Gli azzurri cercano di reagire e probabilmente creano l'occasione più clamorosa: Allan spinge sulla destra e centra per Insigne, il miracolo di Consigli nega il gol, ma è il Sassuolo che chiude in crescendo la prima frazione di gioco, sfiorando il raddoppio.
Si ritorna in campo con gli stessi 22.
I partenopei credono nella rimonta e Sarri si gioca la carta Milik, richiamando Jorginho al 22'.
Uno spento Mertens lascia il campo a favore di Hamsik al 75', precedentemente nel Sassuolo Crampi per Berardi, spazio a Ragusa.
Il Napoli insiste ed all'80 trova il pareggio: Traversone di Mario Rui, Milik non ci arriva, Rogerio nel tentativo di anticipare Callejon devia nella propria rete.








L’Atalanta continua a credere nell’Europa dominando la gara con l'Udinese.
Pessimo il cammino dei friulani che totalizzano la sesta sconfitta di fila.
Decidono le reti di Petagna e Masiello che legittimano una supremazia parsa netta nel corso di tutti i 90’.

Per tutto il primo tempo il Toro aveva stentato, poi si è accesa la luce ed il Cagliari non è riuscito a reagire.
E' anche merito di Adem Ljajic che entra e cambia il volto al Torino e mette la parola fine al filotto negativo di  4 sconfitte di fila.
I granata passano a Cagliari con la premiata ditta Iago Falque-Ljajic: lo spagnolo segna il primo gol dopo il palo colpito da Belotti, poi serve al serbo l'assist per il 2-0, prima che a chiudere la gara provvedessero anche Ansaldi e Obi.

La Fiorentina supera il Crotone grazie alle reti di Simeone nel primo e Chiesa nel secondo tempo.
Il Crotone rimane in dieci dal 13′ della ripresa per l’espulsione di Capuano per doppia ammonizione e da allora in pratica chiude la propria partita.
Per i viola è la quarta vittoria consecutiva.

Il Genoa ritrova il gol, ma non la vittoria.
Nonostante due calci di rigori, infatti, i rossoblù non vanno oltre il pari contro una Spal che non si arrende neppure in inferiorità numerica per oltre un’ora.
Lapadula e Lazzari in gol; l'ex Milan sbaglia un rigore e ne segna uno.
I padroni di casa sprecano troppo e gli ospiti agguantano il pareggio nonostante l'espulsione di Vicari

Col Verona tutto è stato ancora più facile del previsto: Mauro Icardi subito in gol dopo soli 38’’. L’assist lo ha fornito Perisic su una rimessa laterale con tutta la difesa degli avversari che sembravano addormentati.
Al 12' lancio lungo di Brozovic per Perisic che ha controllato di petto e trafitto Nicolas.
la partita è praticamente finita lì, con l'Hellas Verona assente ingiustificato.
Dopo 3 minuti del secondo tempo è arrivato il 3° gol realizzato ancora da Icardi in scivolata su assist di Perisic.

La Lazio ha travolto il Benevento che in trasferta ha sempre perso ed è ultimissimo in classifica, ma per 9 minuti, dal 6' al 15' della ripresa, i biancocelesti hanno vissuto uno di quei paradossi che rischiano di rovinarti la giornata.
I campani, in 10, erano incredibilmente in vantaggio 2-1 perché Cataldi e Guilherme avevano ribaltato il gol di Immobile.
E' stato decisivo l'ingresso in campo di Caicedo per i biancocelesti, questi prima hanno rimontato e poi effettuato il controsorpasso, fino a dilagare.
Il nuovo entrato precede Ciro Immobile che realizza la sua doppietta, poi tocca a de Vrij, Leiva  e Luis Alberto

Un bel Bologna rischia di fare la festa alla Roma che schiera Schick dal 1’ e tiene inizialmente a riposo il centravanti titolare in vista del Barcellona in Champions.
Il problema è che oggi nonostante non giochi Leo Messi tra gli avversari di oggi, la Roma rimpiange i due punti persi, ma il pareggio poteva diventare una sconfitta.
Ci è voluto proprio Dzeko per evitare la sconfitta; Il bosniaco riesce a conquistare il pareggio con un colpo di testa dopo che la squadra di Donadoni era passata in vantaggio nel primo tempo con Pulgar.

Classifica 
                               Punti     Partite giocate

1 Juventus 78            30  
2 Napoli 7430      
3 Roma 6030
4 Inter 5829

5 Lazio 5730
6 Milan 5029
7 Atalanta 4729
8 Sampdoria 4429
9 Fiorentina 4429
10 Torino 3929
11 Bologna 3530
12 Udinese 3329
13 Genoa 3129
14 Cagliari 29  29
15 Chievo Verona   2829
16 Sassuolo 2829
17 SPAL 2630

18 Crotone 2429
19 Hellas Verona 2229
20 Benevento 10
29














Marcatori:


Ciro ImmobileLazio
26

Mauro IcardiInter
24

Fabio QuagliarellaSampdoria
18

Paulo  DybalaJuventus
17
 Dries MertensNapoli
17

Gonzalo HiguaínJuventus
15

Edin DzekoRoma
14

Josip IlicicAtalanta
10

Iago FalqueTorino
10

Duvan ZapataSampdoria
9

Roberto IngleseChievo Verona
9

Sergej Milinkovic-SavicLazio
9

Ivan PerišicInter
9

Mirko AntenucciSPAL
8
 Leonardo PavolettiCagliari
8
 Bryan CristanteAtalanta
8

Giovanni SimeoneFiorentina
8
  Luis AlbertoLazio
8

José CallejónNapoli
8

Patrick CutroneMilan
7
 Cyril ThéréauFiorentina
7
 Kevin LasagnaUdinese
7

Simone VerdiBologna
7
 Lorenzo InsigneNapoli
7

Khouma BabacarSassuolo
6

Mattia DestroBologna
6
 Sami KhediraJuventus
6

Ante BudimirCrotone
6
 Alberto PaloschiSPAL
6
 Stephan El ShaarawyRoma
6

Andrea BelottiTorino
6
 Antonín BarákUdinese
6
 Marek HamšíkNapoli
6
  SusoMilan
6

Federico ChiesaFiorentina
6

Cengiz ÜnderRoma
5
 Joel Chukwuma ObiTorino
5

Diego PerottiRoma
5
-  João PedroCagliari
5
 Giacomo BonaventuraMilan
5
 Marcello TrottaCrotone
5
 Alejandro GómezAtalanta
5

Nicolò BarellaCagliari
5
 Stefan de VrijLazio
5

Federico BernardeschiJuventus
4
 Moise KeanHellas Verona
4
 Piotr ZielinskiNapoli
4
  BastosLazio
4
 Gianluca CaprariSampdoria
4
 Nikola KalinicMilan
4





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