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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

IL PALAZZO ROBERTI/ALBEROTANZA DI MOLA DI BARI PUO' ESSERE SALVATO; INVIA UNA MAIL A bellezza@governo.it


Possiamo salvarlo grazie a fondi stanziati dal Governo!
Basta una mail di ognuno di noi!

Il mio appello non è solo per i miei  concittadini o per coloro che visitando Mola di Bari, sono rimasti affascinati da questo bel palazzo, ma colgo l'occasione per chiamare a raccolta anche i cittadini residenti all'estero.
Spulciando nelle statistiche di questo blog, mi rendo conto di avere visitatori assidui da diversi stati esteri.
In particolare c'è una massiccia concentrazione delle visualizzazioni negli USA e nel nord America in genere ed in Germania, ma anche da altri luoghi del pianeta si affacciano su queste pagine.
Quello che può essere stato fino ad ora, esclusivo motivo di vanto, può essere oggi funzionale a quello che può essere un sogno di molti.
Suppongo che si tratti di concittadini o connazionali che risiedono in quei luoghi; quindi quale occasione migliore per fare qualcosa che rafforzi il legame con la terra d'origine?
La cosa bella è che non sto chiedendo finanziamenti, ma solo un semplice gesto come quello di scrivere una mail!

 
Il Palazzo Roberti - Alberotanza, sito in Piazza XX Settembre a Mola di Bari è un punto di riferimento per la popolazione molese.
E' in passato balzato agli onori delle cronache per essere stato violato nel 1799 a causa di una rivolta cittadina durante la quale furono incendiati i documenti del catasto.
Da allora ha avuto tante vite, si è prestato ad essere utilizzato in svariati modi, i nostri genitori se lo ricordano bene perché l'hanno frequentato anche come Scuola.
Le generazione successive lo ricordano sempre meno, anche perché sempre meno stanze sono diventate accessibili.
Oggi corriamo il serio pericolo di perderlo ....

Avete presente l'insurrezione a cui facevo riferimento?
Beh! Ho fatto parte di coloro che si sono cimentati nel lungometraggio prodotto dall'associazione "Rosa di jericho": 1799 La Rivolta! 
Ovviamente sono state girate molteplici scene in quello splendido palazzo, mi sono sentito privilegiato nel poter visitare le stanze che non sono più accessibili a nessuno, ma una profonda tristezza mi ha invaso quando ho potuto constatare lo stato pietoso in cui vertono quelle camere, sorrette da travi e con pavimentazioni mancanti.
La mia riflessione fu amara, non pensavo fosse così danneggiato ed ero sicuro che non si sarebbero mai potuti trovare i fondi per una significativa ristrutturazione.
Sapere di un iniziativa Governo che può farmi ricredere da quelle che ormai sono state le mie certezze per diversi anni  mi ha fatto enormemente piacere.

L'8 Maggio, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto in una trasmissione televisiva, in questa maniera:

E' partita una specie di gara tra coloro che vogliono salvare un pezzo della propria storia, una parte importante della propria identità.

Il Palazzo Roberti - Alberotanza di Mola di Bari si può descrivere come un pregevole esemplare dell'architettura napoletana in Puglia, si può raccontarne la storia, si può citarne la costruzione, per volere di Angelo Antonio Roberti nella seconda metà del'700.
Si può dire che la sua posizione nasce come una specie di dispetto ai nobili Noya, 
Si può parlare del passaggio nel 1835 dalla famiglia Roberti a quella dei parenti Alberotanza, si può dire di tutto, ma io punterei sul fatto che sia qualcosa che chiunque viva nel mio paese sente come fosse suo.


Per recuperare i luoghi culturali dimenticati il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro!!!
Però dobbiamo fare in fretta abbiamo tempo  Fino al 31 maggio!!!
Tutti i cittadini potranno, infatti,  segnalare all'indirizzo di posta elettronica 
bellezza@governo.it
un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare.
Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse.
Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.

Durante la Rivolta del 1799, con l'incendio che azzerò le documentazioni, Mola perse una grossa parte della propria storia, ma da quel momento in poi, l'edificio è stato comunque la storia della nostra cittadina, molti avvenimenti fanno riferimento proprio a questo stabile, anche quelli che riguardano la guerra.
Quella del 1915-18 appare anche in un lavoro che sto ultimando e vi è presente anche questo palazzo

Questa è un passaggio del libro che sto scrivendo e che si intitolerà "L'occhio che vede attraverso il tempo":

(...)“E dell'ultima bomba, ne vogliamo parlare? Questa è caduta al centro del paese, su quel balcone del palazzo Alberotanza: una vera e propria tragedia!” disse un uomo di mezza età, indicando il luogo esatto.

La guerra non fa differenze di età e di stato sociale”, continuò: “Infatti ha perso la vita la giovane Benedetta Alberotanza, figlia di Vito e moglie di Vito Guarnieri, un vero galantuomo proveniente da Rutigliano, (...)

Le forze politiche locali, hanno segnalato la cosa e vorrebbero avere la possibilità di poter vedere rinascere questo monumento per la gioia di tutti i cittadini.
La cosa bella è che in questo caso non esistono colori politici, maggioranza ed opposizione, infatti sui social networks si condividono gli appelli di tutti.

Da segnalare l'articolo, molto dettagliato nei riferimenti storici,  di Giuseppe Colonna, Consigliere d'opposizione, dal suo blog in cui invita tutti a lavorarci insieme:
Dal fronte della maggioranza, il più attivo è l'Assessore Giuseppe De Silvio che a più riprese richiama alla scadenza imminente.
Da sempre vicino ai beni culturali del proprio paese, Pino, sa benisimo che il valore storico, oltre che affettivo di una costruzione simile è direttamente proporzionale, alla possibilità di offrire sia alla cittadinanza, ma anche ai visitatori un importante riscontro turistico di Mola di Bari. 

Ad ogni modo, ora basta con le chiacchiere: abbiamo tempo fino a domani 31 maggio per segnalare al Governo Centrale il NOSTRO luogo pubblico che vorremmo recuperare e ristrutturare!
I 150 milioni di Euro messi a disposizione dal Governo, sono un'opportunità troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire senza nemmeno provarci.

Ovviamente la mia mail all'indirizzo bellezza@governo.it 
con l'indicazione del nostro PALAZZO ROBERTI/ALBEROTANZA è stata già inviata, come credo molte delle vostre; ora aspettiamo i ritardatari e vorrei, come ho scritto in precedenza che possano arrivare da tutte le parti del mondo (del resto non esiste un luogo al mondo dove non ci siano molesi ).

Ora non mi resta che sperare che la commissione scelga Il Palazzo in cui la nostra storia andò in fiamme, facendo in modo di ripristinare quella storia e non farla disperdere nuovamente.

Incrociamo le dita.

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