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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

F1: Anche il GP di Sochi è favorevole alla Mercedes; Vettel terzo.



Anche il GP di Sochi è  favorevole alla Mercedes; dobbiamo quindi, tifosi del cavallino rampante ammainare definitivamente i nostri vessilli coloro rosso?
Mai dire mai, ma a questo punto la speranza si fa ancora più flebile.

Ad aggiudicarsi il Gran Premio di Russia, sedicesima prova del mondiale 2018 di Formula 1, è stato Lewis Hamilton ed a questo punto dobbiamo considerarlo per la sua scuderia come facciamo con Neymar per il Paris Saint Germain in ambito calcistico, per esempio.

Quella in terra russa è la settantesima vittoria in carriera e l’ottava stagionale per l’inglese che guida una vettura tornata ad essere probabilmente un passo avanti alla Ferrari; in questo momento di confusione non sappiamo se l'alieno è il pilota o la macchina, ma sembra di avere a che fare con la Nasa in quanto ad impossibilità di spuntarla.

Con questo risultato, Hamilton allunga ancora in classifica su Sebastian Vettel, terzo oggi: il vantaggio dell’inglese, a cinque corse dal termine del campionato, è ora di 50 punti, distanza che pare un'enormità e che magari fa in modo che le considerazioni siano peggiori della realtà che ci circonda.

Il secondo posto di Valtteri Bottas, che ha agevolato anche oggi non poco il compagno di squadra nelle fasi centrali della corsa, completa una doppietta pesante in tutti i sensi.

Secondo alla partenza, Hamilton è rimasto alle spalle del compagno di squadra e si è difeso bene dagli attacchi di Vettel, che ha cercato di sopravanzarlo nelle primissime fasi della corsa. 
Nel primo stint, l’inglese ha mantenuto un ritmo simile a quello del compagno, effettuando la sosta per montare le soft al termine del giro numero 14,  rientrando alle spalle di Seb, ma lo ha sopravanzato successivamente.

Vettel, terzo al via, ha cercato subito di insidiare Hamilton, ma non è riuscito nell’intento. 
Nel primo stint con le ultrasoft, non è riuscito ad impensierire l’inglese, ma rientrato ai box per montare le soft al termine del giro numero 13, ha superato Lewis grazie all’undercut, riuscito alla perfezione, che però ha solo illuso il pilota ed i tifosi; come detto il campione in carica lo ha prontamente superato in curva 3. ed il pilota della Ferrari è anche finito sotto investigazione per aver cambiato traiettoria nel corso del duello, senza ricevere tuttavia nessuna penalità.
Quando i piloti Mercedes si sono scambiati le posizioni il #5 Rosso si è ritrovato davanti Bottas, ha cercato di avvicinarsi, senza mai impensierirlo.

A metà gara, infatti, c'è stato il solito messaggio dai box e Bottasscattato dalla pole position, ha lasciato evidentemente passare Hamilton per la seconda posizione; il campione del mondo a quel punto ha avuto strada libera. 

TotoWolff, team principal Mercedes giustifica la decisione così:

"Abbiamo deciso di cambiare le posizioni tra Bottas e Hamilton perché al pit-stop abbiamo perso la posizione di Hamilton su Vettel e poi Lewis dietro la Ferrari ha danneggiato le gomme. A quel punto abbiamo preferito mettere Bottas a proteggere le spalle di Hamilton piuttosto che rischiare di perdere il suo 2° posto contro Vettel. È sempre duro decidere di cambiare le posizioni in gara, ma sono cose che abbiamo visto in molte altre situazioni. È difficile gestire situazioni del genere, ma preferisco prendere qualche critica ma guadagnare i punti. In mattinata avevamo fatto una riunione e in condizioni normali, con Bottas davanti e Hamilton dietro, saremo arrivati così al traguardo, poi i problemi di Lewis ci hanno fatto cambiare rotta. La partenza con Hamilton nella scia di Bottas? Avevamo studiato quella strategia".


A 10 giri dalla fine, Lewis ha cercato di sopravanzare Verstappen, non è riuscito, ma ha comunque guadagnato la testa della corsa con la sosta dell’olandese.

Quest'ultimo è stato sicuramente uno dei maggiori protagonisti di questo Gran Premio, festeggiando i suoi 21 con una gara superlativa e senza andare a sbattere contro nessuno.

Partito dal fondo dello schieramento con gomme soft, complice un’ottima partenza, Max è salito rapidamente in nona posizione nell’arco di quattro giri e dopo altri 4 giri si è piazzato quinto, alle spalle di Raikkonen.

Verstappen si è anche ritrovato al comando della gara, quando gli altri piloti si sono fermati ai box,  grazie ad una mescola che gli ha concesso di allungare il suo primo stint rispetto alla concorrenza. Dopo molti giri al comando, si è dovuto però fermare anche lui per montare le ultrasoft, effettuata al termine del giro numero 42 la sosta, l'olandese è uscito in quinta posizione, davanti a Ricciardo, anche lui partito dal fondo ed anche lui autore di una bella gara in rimonta, anche se meno clamorosa ed aggressiva di Verstappen, a causa dell'ala anteriore danneggiata ad inizio corsa.

Le posizioni sono rimaste quelle di cui abbiamo parlato fino alla fine e per completare la top dobbiamo riferire della settima posizione per Charles Leclerc, della Sauber, davanti a Kevin Magnussen, della Haas; poi i due piloti della Force India, Esteban Ocon e Sergio Perez

Undicesimo è Romain Grosjean, della Haas; seguito da  Nico Hulkenberg, della Renault, dallo svedese della Sauber, Marcus Ericsson, da Fernando Alonso della McLaren, Lance Stroll, della Williams, Stoffel Vandoorne, della McLaren, Carlos Sainz, della Renault, e Sergey Sirotkin, della Williams.

Mancano nella lista le vetture della Toro Rosso perchè sia Brendon Hartley che Pierre Gasly sono finiti in testacoda ad inizio corsa e sono stati immediatamente richiamati ai box per ritirare le vetture.

Commentando il Gran Premio di Russia, il Team principal  Maurizio Arrivabene ha dichiarato:

 “Quello di Sochi, a partire dal venerdì, è stato per noi un weekend piuttosto difficile. Nonostante il lavoro fatto alla ricerca degli assetti ideali, né al sabato né in gara siamo stati sufficientemente competitivi da poter impensierire i nostri avversari diretti. Rispetto ad altri circuiti, qui ci è mancato qualcosa; questo non ci ha permesso di ridurre il divario di punti. La prossima gara, in Giappone, sulla carta presenta caratteristiche molto simili a quella di Silverstone; quindi a Suzuka avremo indicazioni più precise sul potenziale della nostra vettura. Se saranno positive sapremo, nonostante la difficile situazione di classifica, di avere i mezzi per poter lottare fino alla fine
Questo l'ordine d'arrivo:

1 Lewis Hamilton Mercedes 53 1h27m25.181s
2 Valtteri Bottas Mercedes 53 2.545s
3 Sebastian Vettel Ferrari 53 7.487s
4 Kimi Raikkonen Ferrari 53 16.543s
5 Max Verstappen Red Bull/Renault 53 31.026s
6 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 53 1m20.451s
7 Charles Leclerc Sauber/Ferrari 53 1m38.390s
8 Kevin Magnussen Haas/Ferrari 52 1 Giro
9 Esteban Ocon Force India/Mercedes 52 1 Giro
10 Sergio Perez Force India/Mercedes 52 1 Giro
11 Romain Grosjean Haas/Ferrari 52 1 Giro
12 Nico Hulkenberg Renault 52 1 Giro
13 Marcus Ericsson Sauber/Ferrari 52 1 Giro
14 Fernando Alonso McLaren/Renault 52 1 Giro
15 Lance Stroll Williams/Mercedes 52 1 Giro
16 Stoffel Vandoorne McLaren/Renault 51 2 Giri
17 Carlos Sainz Renault 51 2 Giri
18 Sergey Sirotkin Williams/Mercedes 51 2 Giri
- Pierre Gasly Toro Rosso/Honda 4 -
- Brendon Hartley Toro Rosso/Honda 4 -

e queste le classifiche:

CLASSIFICA PILOTI F1 2018
1 Lewis Hamilton 306
2 Sebastian Vettel 256
3 Valtteri Bottas 189
4 Kimi Raikkonen 186
5 Max Verstappen 158
6 Daniel Ricciardo 134
7 Kevin Magnussen 53
8 Nico Hulkenberg 53
9 Fernando Alonso 50
10 Sergio Perez 47
11 Esteban Ocon 47
12 Carlos Sainz 38
13 Pierre Gasly 28
14 Romain Grosjean 27
15 Charles Leclerc 21
16 Stoffel Vandoorne 8
17 Lance Stroll 6
18 Marcus Ericsson 6
19 Brendon Hartley 2
20 Sergey Sirotkin 1



CLASSIFICA COSTRUTTORI F1 2018
1 Mercedes 495
2 Ferrari 442
3 Red Bull/Renault 292
4 Renault 91
5 Haas/Ferrari 80
6 McLaren/Renault 58
7 Force India/Mercedes 35
8 Toro Rosso/Honda 30
9 Sauber/Ferrari 27
10 Williams/Mercedes 7

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