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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Puglia: L'ordinanza sull'accesso alle spiagge ed il comunicato della difficoltà dello stesso.

Attraverso una la riunione che ha visto la partecipazione del Governatore Michele Emiliano, Sindacato Italiano Balneari, Confcommercio, AssoBalneari Confindustria, FIBA Confesercenti, FederBalneari Confapi, CNA, Parco naturale regionale Dune Costiere, ASL di Lecce, Associazione Pro Natura, APATE, il presidente di ANCI Puglia Domenico Vitto, il Capitano di Fregata Alessandro Cortesi, che guida la Sezione Demanio e Ambiente del Servizio Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Bari, e Nicola Ungaro, dirigente ambientale di ARPA Puglia, si sono delineate le priorità per l'Ordinanza che regolamenterà l'estate 2020.



"Sarà l’estate della responsabilità e della sicurezza condivisa, per consentire a tutti di non perdere l’appuntamento con la bellezza del mare pugliese”.
(Michele Emiliano)

Dunque da Lunedì 25 Maggio 2020 parte ufficialmente … "La Stagione"...
Ovviamente non come se non fosse successo niente.
L’uso di plastica biodegradabile e l’accesso regolamentato alle spiagge dei cani e di altri animali di affezione, è uno dei punti più spinti.

Tra le novità più importanti di questa estate c’è la cooperazione per cui, attraverso una specifica intesa raggiunta tra Regione Puglia e ANCI, i 69 Comuni costieri potranno svolgere, anche su siti specifici, attività di sorveglianza finalizzata al contenimento della emergenza sanitaria da Covid-19, avvalendosi di volontari, enti pubblici o privati in regime di convenzione. 
In generale, valgono, naturalmente, le limitazioni, il distanziamento tra le persone e gli obblighi di tracciamento dettati a livello nazionale e dalle ordinanze del Presidente della Regione Puglia.
"Sono grato per lo speciale spirito di collaborazione con il quale tutti hanno dato il loro contributo in un momento così difficile e così denso di preoccupazioni.
Il fatto che siano state condivise all’unanimità le regole per questa strana estate in cui stiamo entrando fa capire meglio di tante parole quale straordinario sforzo comune abbiamo concertato con la Direzione marittima, i Comuni pugliesi, le associazioni ambientaliste, le associazioni dei disabili e, naturalmente, le associazioni che rappresentano le imprese balneari, per scrivere regole chiare e semplici, che interpellino il senso di responsabilità di ciascuno, in modo che tutti possano godere dell’estate 2020 e che siano arginati gli effetti della tempesta coronavirus che ha investito anzitutto l’economia blu legata al mare”.
(Assessore regionale al Bilancio, con delega al Demanio marittimo, Raffaele Piemontese)

Qualcuno lo vede come un pericolo, ma abbiamo una grande possibilità, cioè quella di poter
accedere liberamente ai circa 900 chilometri di costa pugliese.

I concessionari di spiagge e altri tratti di costa saranno obbligati ad aprire gli stabilimenti e assicurare servizi professionali di assistenza alla balneazione dal 1° luglio a domenica 6 settembre.

Saranno moltiplicati i servizi per l’accesso dei disabili alle spiagge libere, come ha riconosciuto il presidente dell’Associazione pugliese persone para-tetraplegiche, Gianni Romito, auspicando che sempre più Comuni stiano attenti a cogliere le opportunità offerte dalla Regione Puglia e la qualificazione che l’offerta turistica ricava da questi specifici servizi indirizzati a persone con limitazioni fisiche.

Per allargare l’accessibilità dei disabili alle spiagge libere affidate alla gestione comunale, a febbraio scorso la Regione Puglia ha deciso di investire altri 300 mila euro a cui i Comuni potevano attingere a sportello, presentando richiesta di contributo corredata da un progetto redatto in aderenza alle Linee guida approvate dalla Delibera di Giunta Regionale del 29 novembre 2018. 

C'è chi a Mola di Bari, non si limita a gridare "Basta Martucci" ed ha preparato un comunicato da porre all'attenzione di Emiliano e Mario Loizzo, Presidente del Consiglio Regionale.


Potrebbe interessarti: http://www.baritoday.it/economia/ordinanza-balneare-estate-2020-puglia.html?fbclid=IwAR1F9kOIGBwrYeiiYFWeT16cOorZjCU1y-4765RgFpWDoiwPyikklEcAghUPresidente della Giunta Regionale PUGLIA MICHELE EMILIANO

La "Proposta in merito agli accessi al mare in tempo di covid 19" che è all'oggetto dello scritto, la dice tutta sulle problematiche che potrebbero rendere inapplicabile, in alcuni luoghi l'ordinanza regionale……. ↴

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"Egregi Presidenti,

la prossima estate, ormai alle porte, sarà connotata da aspetti particolarmente stringenti e di massima cautela per quel che riguarda l’accesso e la permanenza sui lidi marini, che avverrà con criteri, modalità e condizioni tuttora in via di definizione.

Poiché da sempre, specialmente nei giorni festivi, diversi lidi, pubblici o privati che siano, sono letteralmente presi d’assalto tanto da creare situazioni confusionarie, definite in gergo da “carnaio umano”, il mantenimento della distanza sociale diverrà un problema serio e pressoché irrisolvibile, se non si troveranno soluzioni adeguate in un Paese, come l’Italia, ove si snodano, tra penisola ed isole, quasi 8.000 Km. di costa, di cui più del 10%, circa 865 Km., nella sola Puglia.

Se, nel nostro caso, si aggiunge che la Legge regionale Minervini, la n.17/2006, ha fissato la quota del 60% di spiagge libere e il 40% per i privati (la più pubblica tra tutte le Regioni d’Italia!) dovremmo dedurre che la questione spazio per la Puglia rappresenterebbe meno problemi che altrove. Sennonché tanti di questi spazi sono pressoché inaccessibili, e per diverse ragioni: la principale è rappresentata dagli impedimenti di accesso al mare. La particolarità della costa barese, in specifico, è quella di avere poderi coltivati fino al limite del demanio marittimo e quindi potrebbero esserci chilometri di costa inaccessibili se non attraverso la battigia dopo aver imboccato qualcuna delle poche strade d’accesso alla stessa.

L’esempio più illuminante, considerata la grandissima attualità, è quello di Costa Ripagnola: da Cozze a S. Giovanni di Polignano, circa 6 Km. di lunghezza, vi sono solo due strade di penetrazione​ al mare e la prima ad oltre 3 Km. da Cozze per Polignano (Cala Fetente).

Orbene, servono soluzioni che possano eventualmente costituire anche un punto di partenza integrabile in futuro nella rete per la fruizione pedonale dell’istituendo parco. Qualche premessa, prima di avanzare una nostra proposta.

La prima: i nostri avi di qualche secolo fa avevano risolto il problema prevedendo strade d’accesso al mare ogni 500 m. circa, i cosiddetti Capodieci, che nel corso soprattutto dell’ultimo secolo sono state in gran parte privatizzate dall’assalto delle costruzioni e lottizzazioni sulla costa, molto spesso in adiacenza ai litorali, privatizzando di fatto le spiagge. La seconda: i lidi in concessione ai privati, quando contigui fra loro, creano ulteriore impedimento d’accesso al litorale. Fortunatamente, in questo secondo caso, sovviene a sostegno la Legge 4 dicembre 1993 n. 494, modificato dall’art. 1, comma 251 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Legge Finanziaria 2007), che stabilisce “di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione”.

Dunque il vero problema resta quello dei terreni privati senza strade di accesso al mare per lunghi tratti di costa; e spesso trattasi di costa rocciosa, tortuosa e sconnessa, frastagliata, con insenature e avvallamenti, poco spaziosa, difficilmente percorribile e fonte di probabili assembramenti lungo il percorso. È ora, perciò, di affrontare concretamente il problema, già più volte sollevato, in precedenza, a carattere generale, ma oggi ancor più urgente e pressante anche per favorire la decongestione che sicuramente potrebbe favorire gli stessi comuni turistici costieri, Polignano a Mare in primis.

Certamente sarebbe auspicabile un provvedimento legislativo di carattere nazionale, cosa che anche intendiamo perseguire, intanto però ci sono margini di considerazione e interventi anche di carattere regionale e locale in materia (in quest’ultimo caso coinvolgeremo le Amministrazioni locali). Sarebbe perciò auspicabile un intervento delle Vostre Autorità in materia e perciò lo sottoponiamo alla vostra attenzione, pronti a collaborare concretamente e fattivamente alla realizzazione di strumenti idonei per perseguire il fine di un uso diffuso della costa e non limitarlo a pochi e densamente affollati spazi, soprattutto nella contingenza attuale del coronavirus.

Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”

Il Presidente

dott. Vittorio Farella
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Insomma, se alla fine della scorsa estate qualcuno pensava alla prossima come fonte di ispirazione per interpretare una specie di "The Greatest Showman", sicuramente dovrà rimandare queste intenzioni, almeno all'anno prossimo, allo stato attuale delle cose.
Poi tutto può succedere, sappiamo che "Chaltrons", non è solo il nome di una band musicale e ce ne sono tanti in tutti i settori, anche quelli ritenuti più importanti.
E' sempre facile che qualcuno sia smentito e che la realtà superi di gran lunga la fantasia, sia nel bene che nel male.


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