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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

HASTA LA VICTORIA, SIEMPRE! COMANDANTE FIDEL

 

Fidel Castro, il "Lider Maximo" della rivoluzione cubana, è morto all’età di 90 anni.
Il decesso è avvenuto la sera del 25 novembre 2016
E' una notizia che non può lasciare indifferente nessuno, vista l'importanza dell'uomo, del personaggio storico, divenuto icona per tutti, sostenitori e avversari, ammiratori, denigratori.

Tante sono le cose da dire....
per qualcuno è ufficialmente finito il novecento.
che facciamo festeggiamo con un Cuba libre?

Non saprei, questo 2000 mi sembra peggiore e senza voglia di lottare....
* Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà.



E' stato uno dei massimi  protagonisti della Storia del ‘900, soprattutto grazie alla rivoluzione cubana, protagonista con il fratello Raùl Castro (al quale è toccato dare la triste notizia, visto che è l'attuale presidente de L’Avana), a Ernesto Che Guevara e a Camilo Cienfuegos.

* Il peggiore dei sacrilegi è il ristagno del pensiero.

Fidel, quasi "Santo" per alcuni; dittatore e delinquente per altri, come per Roberto Saviano che approfittando per farsi un po' di pubblicità gratuita, riceve un po' di pesci in faccia anche da chi di solito lo sostiene nelle sue battaglie.
Non puoi definire un'icona del genere, come un dittatore che incarcerò qualsiasi oppositore, che fu amato per i suoi ideali che non li realizzò mai, scacciò un presidente corrotto sostituendolo con un regime militare e che giustificava ogni violenza, liquidandolo così per la sola voglia di fare scalpore.
Sei uno scrittore, argomenta.....

* Il processo rivoluzionario è intrinsecamente il miglior programma di sanità pubblica possibile.




..... e poi ..... mica stai parlando di Mussolini (!!!)

Berlusconi è un pagliaccio: sarebbe stato più giusto se si fosse chiamato "Burlesconi". È un personaggio da ridere e Mussolini era come lui! 

...cosa che anche in questo caso sarebbe riduttiva da una parte, ma che comunque non si riferirebbe ad un personaggio di pari livello, non confondiamo la lana con la seta, per carità; una cosa è fare una rivoluzione ed essere da soli contro tutto il mondo, un'altra è essere lo schiavetto di Hitler a cui vendere il tuo popolo...

* La conseguenza più straordinaria della rivoluzione cubana è l'incredibile coscienza rivoluzionaria che si è sviluppata nel popolo

Per me Fidel Castro è un simbolo, non ho sulla mia pelle le conseguenze delle sue azioni più criticate.
Da persona di Sinistra, ho visto il riscatto del piccolo verso il più grande, la realizzazione dell'impossibile.
E quando parlo di sinistra, non mi riferisco a quell'accozzaglia di pseudopolitici che si spacciano per neri, rossi, verdi, ecc... salvo poi mescolarsi ed affermare che i partiti non esistono più e con loro i propri ideali.
E' proprio la mancanza di questi ultimi che ci ha portato nello schifo di società che viviamo.

* Il rivoluzionario crede nell'uomo, negli esseri umani. Chi non crede nell'essere umano, non è rivoluzionario.

E' vero, si tende quasi a guardare di traverso chi dice di essere comunista,
ti rimproverano di essere anacronistico.

* Il crollo del socialismo in alcuni paesi non significa che abbia fallito: ha perso una battaglia.

beh poco male, posso prendere in prestito una frase di Jacopo Fo, per rispondere:

"Mi consolo pensando che c’è tanta gente che continua a dirsi cristiana, nonostante tutti i crimini commessi nel nome di Gesù.
Perché non potrei io continuare a essere comunista, allora?"



Paradossalmente allora ecco che i miei esempi sul simbolo Fidel, si traducono in "Davide contro Golia".
Tutti accetteranno di buon grado questa definizione, infatti quando qualcosa finisce nel calderone "modi di dire" non si ha più il riferimento preciso di ciò di cui si sta parlando.

La storia del pastorello Davide che, armato di una semplice fionda, uccide Golia, il temibile gigante dei Filistei in guerra con il popolo di Israele, è uno degli episodi più famosi della Bibbia.
Ma non solo; nelle intenzioni delle Sacre scritture è il Simbolo della fede e del coraggio che trionfano sulla bruta violenza.

Quando ero ragazzino mio padre voleva che io fossi un bravo cattolico e che io mi confessassi tutte le volte che avevo pensieri impuri sulle ragazze. Così ogni sera io diventavo rosso a confessare i miei pensieri. Così successe una sera, e poi un'altra sera, e così via. Dopo una settimana decisi che la religione non era fatta per me.




In qualsiasi maniera si voglia pensarla, il padre della Rivoluzione cubana,  era l’ultima grande figura del comunismo internazionale.

* Ho ammirato De Gaulle, sebbene i nostri rapporti non fossero molto buoni a causa della guerra anticoloniale in Algeria, che noi sostenevamo. Come militare ebbe delle qualità, poiché ebbe l'idea di creare le divisioni blindate. Ammiro inoltre la sua ribellione intransigente nei confronti degli Stati Uniti, degli inglesi e del resto del mondo.

Hanno cercato di farlo soccombere e rimuoverlo dal suo incarico in tantissimi,
ben 11 presidenti degli USA:  Dwight D. Eisenhower, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, Richard Nixon, Gerald Ford, Jimmy Carter, Ronald Reagan, George Bush, Bill Clinton, George W. Bush ed in qualche maniera anche  Barack Obama, anche se con prerogative diverse.

* Credo che Kennedy fosse un uomo pieno di entusiasmo, molto intelligente, con un carisma innato, che cercava sempre di fare cose positive. Commise degli errori, anche di tipo etico, ritengo tuttavia sia stato un uomo coraggioso capace di correggersi e abbastanza coraggioso da introdurre cambiamenti nella politica degli Stati Uniti.

Sbarcò sull’isola nel 1956 ed organizzò la lotta armata che, nel 1959, pose fine  alla dittatura di Fulgencio Batista. Da allora ha guidato in maniera ininterrotta il regime socialista fino al 2006 , poi i primi problemi fisici seri che lo fecero rinunciare (due anni dopo) alla presidenza (testimone passato al fratello).
Ovviamente fin da subito la Rivoluzione provocò la reazione e le rappresaglie dell' America anti-comunista degli anni della Guerra Fredda.

Fidel ed il Che
 

Bisogna dire che ad un certo punto il fatto di passare dall'altra parte, nel senso, non in prima linea, in trincea, ma a dirigere una nazione, diventarne il presidente, creò qualche divisione interna, nonostante le buone intenzioni.

* Non vi dico addio. Spero di combattere come un soldato delle idee.

Ernesto "Che" Guevara, non credeva in quella "evoluzione" e non è un caso che lui sia morto in battaglia e Fidel Castro in un letto, stroncato dalla malattia.
Dciamo che il "Che" era quel Peter Pan della Rivoluzione i cui ideali andavano oltre la singola vittoria e quello che credeva "sedersi sugli allori".
Fidel è stato invece pronto ad entrare in quella dimensione politica che ha differito nel corso degli anni dagli ideali originali della Rivoluzione.

* Ricordo sempre il Che come una delle persone più straordinarie, uno degli uomini più nobili e disinteressanti che io abbia mai conosciuto.
Certo tutta la storia ha le proprie contraddizioni, come questa de "La Revolucion" cominciata con le armi anche se si parlava di pace e idee
* Le idee non hanno bisogno di armi, se sono in grado di convincere le grandi masse.
Spinta dalle più nobili intenzioni

* Nascemmo in un paese libero che ci lasciarono i nostri padri, e sprofonderà l'Isola nel mare prima che acconsentiremo ad essere schiavi di qualcuno.

Fidel Castro ha costruito una società dove patria e rivoluzione avevano una identità unica, il fine?
Il riscatto dalle oppressioni sognando una società libera nella quale convergessero le esistenze e le esigenze individuali e collettive.

Purtroppo però bisognava fare i conti con l'amara realtà ed il tutto si spostò verso il concetto di "rivoluzione/regime".

Lo spazio di dibattito liberale cominciò a ridursi sempre più fino a scomparire, tutto quello che aveva portato alla "victoria" si ridusse ad un'illusione, in un certo senso.

* Condannatemi, non importa, la storia mi assolverà.

In realtà alcune reali conquiste sociali  hanno fatto di Cuba un'accezione nei paesi più bistrattati del nostro pianeta e schiacciati dalla repressione.

Vi è a Cuba quella che viene definita "democrazia sociale" ossia una equa distribuzione delle poche risorse, la cura attenta per la salute di tutti, un' istruzione pubblica gratuita e garantita come strumento reale di crescita.

In Italia, per esempio non l'abbiamo!

Può essere questa una delle eredità di Fidel?

* Compirò 90 anni presto. Sarò come gli altri. Verrà il tempo per tutti noi, ma le idee dei comunisti cubani rimarranno come prova che su questo pianeta, se si lavora con fervore e dignità, si possono produrre materiali e beni culturali di cui gli esseri umani hanno bisogno. E' necessario combattere senza mai rinunciare.
 
Ovviamente ci sono esuli in tutto il mondo che esultano, persone che con questa notizia pensano di tornare ed "attaccare" la loro Patria, ma in realtà sono loro gli anacronistici questa volta.
Cuba che aveva già aperto al turismo anni fa, è in trasformazione, ma il regime tiene...
e poi sarebbe un peccato trasformarla in una novella Ibiza, per esempio...

Il rapporto con gli USA è più morbido, grazie alla fine dell’embargo avvenuta dopo lunghi negoziati iniziati nel 2014 tra Washington e L’Avana e grazie alla posizione favorevole di Barack Obama e anche all’intervento di Papa Francesco.
Raul Castro ha una visione più imprenditoriale del modo di far politica ed anche gli scenari sono cambiati, però quello che Cuba ha avuto sempre una sua dignità. 

Malgrado tutto sono convinto che solo la morte ha potuto privare gli Stati Uniti di un nemico che non solo non sono riusciti mai a sconfiggere, malgrado l'embargo, malgrado la loro potenza economica e mediatica e la loro forza in termini militari, ma che ha anche fatto ripensare al concetto degli USA come assoluti padroni del mondo.
Non sono serviti proclami, non sono servite azioni mirate o tentati dialoghi, proposte più o meno decenti.

Del resto non si può pensare di aggirare o far scendere a compromessi uno che è campato una vita con una idea scolpita nella mente: "Hasta la victoria, siempre!".

Ora, parliamo di un novantenne, malgrado tutti gli ideali rivoluzionari e quell'essere avanti, in un certo senso, aveva anche delle "fissazioni" discutibili,  per quanto riguardano le scelte sessuali delle persone,per esempio, ma se i giovani dell'evoluta 😱 Italia discutono ancora su una legge già approvata, riguardo alle unioni civili...
di che stiamo parlando?
Anzi, il monito sarebbe di non dotare di potere al giorno d'oggi chi ha delle idee simili.

Io credo che la parte più interessante della vita politica di Fidel sia stata quella di riuscire a barcamenarsi tra i giganti del capitalismo, affrontandoli a viso aperto e sputandogli in faccia in maniera irriverente.

E' anche divertente e quasi da film (sicuramente da 10) il fatto che fosse riuscito a instaurare un regime marxista-leninista ad appena 150 chilometri dalle coste americane e che fosse non solo alleato, ma anche protetto e finanziato dal nemico americano numero uno,  l’Unione Sovietica!

* Starò con voi, se lo vorrete, per tutto il tempo che sarò convinto che possa essere utile, e se prima non lo deciderà la natura. Né un minuto prima, né un secondo dopo. Ora comprendo che il mio destino non era venire al mondo per riposare alla fine della mia vita.

Credo che non ci sia vittoria più grande, Comandante hai vinto tu.

* Nessun vero rivoluzionario muore invano.
Hasta la victoria, siempre !!!

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*  = Frasi di Fidel Castro

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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