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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

52 HAPPY BIRTHDAY MANCIO

 

La carriera calcistica di Roberto Mancini inizia prestissimo, a soli 13 anni viene ingaggiato dal Bologna,  per 700 milioni di Lire, un investimento quasi assurdo per un tredicenne, ma che lasciava intuire quali sarebbero potute essere le potenzialità del ragazzo.

C'era stato un interessamento del Milan, ma poi non se ne fece più nulla.
A 16 anni debutta già in serie A, tutti rimangono strabiliati ed io noto in tv un nuovo calciatore che somiglia in maniera impressionante ad un mio amico che viveva a Bari.
Sarà stato per quello, o perché  il calcio lo vedo alla stessa maniera, ma ogni domenica eccomi a seguire la mia Juventus, ma anche quel ragazzo che mi aveva colpito.
Titolare fin dalla prima giornata, alla sua prima stagione da professionista, mostra tutte le doti tipiche del numero 10, nonostante si incaponiscono a schierarlo prima punta...
ma tanto lui se ne frega... e svaria a suo piacimento su tutto il fronte d'attacco, dispensando al fortunato pubblico ed ai telespettatori una gran classe, fatta di  tocchi raffinati, lanci millimetrici e, più tardi i primi colpi di tacco.
Il ruolo lo tiene comunque grazie ad una buona continuità realizzativa, ma soprattutto si vede subito il carisma del leader.
E' la folgorazione! Quella sensazione di immedesimarsi in un singolo calciatore che poche volte mi capiterà più, perché non è tanto la grandezza di un giocatore a stuzzicare la fantasia del tifoso, quanto quel riuscire a stabilire una connessione.
Il carattere del Mancio è particolare ed ho la sensazione di capirne le ragioni, quasi come se fossi io al suo posto.
Purtroppo ne fanno le spese il feeling con la Nazionale e qualche altra cosetta qua e la, ma Roberto va per la sua strada ed io sono d'accordo con lui.
Paolo Mantovani, grande presidente della Sampdoria, lo acquista nel 1982, lì inizia una delle favole più belle del calcio italiano e divento tifoso della squadra blucerchiata che cresce fino a diventare vincente.
La Samp è la mia seconda squadra e tutti i calciatori diventano importanti, Gianluca Vialli, certo, ma anche tanti altri, però Roberto Mancini è il mio idolo.
15 anni di maglia blucerchiata, poi Lazio, un'esperienza in Inghilterra ed eccolo allenatore...
alla Lazio mi va anche bene, alla Fiorentina, già un po'(?) meno, al Manchester City, insomma.... a me piace molto lo United, al Galatassaray, andrebbe anche bene se non eliminasse la juve dalla Champions, ma all'Inter no.... all'Inter proprio no....
Ed invece eccolo lì .... ma mi chiamo "Mancio" anche per colpa sua.....
non siamo stati mai sullo stesso fronte, ma quella folgorazione di un giorno, dura ancora oggi,
 .... una cosa in comune? da bambino tifava Juventus....
può bastare? No, non è quello che lo ha reso campione ai miei occhi; non si può spiegare.
Un giorno forse allenerà la nazionale e finalmente potrò tifare una squadra del Mancio al 100%.
Se non dovesse accadere, non cambierà nulla ....
ed ogni anno festeggerò ugualmente questo compleanno speciale.

Buon 52° compleanno Roberto,

Mancio

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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