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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

ENTRA NEL VIVO IL PRESEPE VIVENTE NEL BORGO ANTICO A MOLA DI BARI; UN EVENTO A 360° TRA TRADIZIONE E STORIA - 23 E 27 DICEMBRE 2016

 

Dopo  IL PRIMO APPUNTAMENTO
ed  SECONDO STEP DELL'ANNUNCIAZIONE
Il Natale entra nel vivo e lo fa anche "Il presepe vivente nel borgo antico"; ossia il grosso del lavoro che l'Associazione Rosa di Jericho ha preparato per fare in modo che tutti possano vivere questo periodo al meglio.

Si tratta di un evento a 360° che attinge dalla tradizione, ma che permetterà anche di far conoscere quello che troppo spesso diamo per scontato non conoscendone la storia, o ritenendo superfluo approfondirla.

L'ambientazione sarà speciale e curata nei minimi dettagli e permetterà quasi un incontro con i nostri avi, in qualche maniera.
La funzione del presepe, infatti, sarà anche quella di rievocare, oltre che il tipico momento della natività cristiana, antichi mestieri oggi quasi completamente scomparsi con le relative tecnologie di lavoro.

Per raggiungere l'evento, basterà recarsi  ---->> QUI!
E nonostante qualche problema di viabilità in questo periodo, ci sarebbero degli spazi per parcheggiare nelle vicinanze.
 
 

In abiti settecenteschi vedremo aggirarsi o sostare nella nostra "città vecchia" tutti coloro che facendo da figuranti, daranno vita a quello che è stato più di un anno di lavoro. 
Il primo appuntamento sarà quello del 23 Dicembre 2016 e sarà seguito da quello del 27.
Dalle 19.00 fino alla mezzanotte, il  Borgo Antico di Mola di Bari si trasformerà in un certo senso, ma potremmo anche dire che si svelerà a chi avrà la voglia di vederlo con occhi diversi.

Attraverso le parole di Francesco Spilotros su https://presepeviventemola.wordpress.com/ tutti hanno potuto apprendere  nozioni in più di quelle già in possesso circa la storia del nostro centro storico.

"I supporti dei balconi del centro storico di Mola di Bari recano ancora il ricordo dei loro primi proprietari: i marinai che avevano nel paese vecchio la loro umile dimora a due passi dal porto dove era ancorata la loro imbarcazione."



"Il simbolo del pesce e dell’ancora. Il primo rappresenta il frutto del loro lavoro, sostentamento per le loro famiglie, il secondo, l’ancora, simbolo della salvezza ma che dà anche stabilità all’imbarcazione in mare aperto."
"In Via Vittorio Veneto, difronte a Vico Annunziata, scolpita sul monolite di pietra che funge da architrave della portafinestra di una antica casa palazzata si può leggere una frase: SOLI DEO.
Le due principali informazioni che questa iscrizione ci fornisce sono: la data, 1572 e il significato della stessa iscrizione che potrebbe essere tradotto “solo a Dio si deve la gloria”. Essa è una delle cinque formule della Riforma protestante che riassumono il suo pensiero.
Alcuni storici locali attribuiscono questa abitazione al conte Vaaz, feudatario della città di Mola, che potrebbe aver fatto apporre quella iscrizione sul prospetto della propria abitazione per sottolineare la sua fede Cattolica e non più giudaica."


"La insigne collegiata di Mola di Bari dedicata a San Nicola contiene al suo interno dei piccoli tesori nascosti.
Su di una colonna della navata destra vi è incisa una iscrizione:
A.D. XXIX AB R (IFONDAZIONE) MORI LEMAR…
Questa iscrizione ci fornisce il nome del Capo Cantiere che ha coordinato i lavori di restauro nel XV secolo."


 

Da altre fonti possiamo apprendere (o ricordare, per chi lo sapesse) che 

“Vico Annunziata” trae il suo nome dalla chiesetta in quel vico collocata fino all’inizio del secolo scorso.
La coppella, fondata nel XIV secolo era già patronato della famiglia del giudice Vito di notar Pietro.
Altri edifici sacri minori presenti nella città vecchia erano: la chiesa di San Sabino ubicata nell’attuale via Spinelli e la Chiesa del Salvatore che si trovava ad angolo tra Via Vittorio Veneto e Via Baldassarre.
(Berlingerio 1996)
 E permettetemi di dirlo, io lo sapevo anche perché c'è un brano del libro che sto ultimando, in cui si parla dei "miei" protagonisti che escono proprio da questa Chiesa, durante un allarme ai tempi della prima guerra mondiale.
Il libro si intitolerà "L'occhio che vede attraverso il tempo"  ed è proprio con questo spirito che ci approcceremo a questa avventura che partirà tra qualche giorno.

 

Chiunque volesse saperne di più potrà essere accontentato:
Durante la manifestazione dalle ore 19.00 sarà, infatti, disponibile un accompagnatore turistico che per un gruppo max di 10 persone ad ora, permetterà ai visitatori di comprendere qualcosa sulla storia locale e visitare i siti storici interessati dalla manifestazione.
Il servizio è offerto gratuitamente dall’Ass.neRosa di Jerichodisponibile nei giorni 23 e 27 dicembre 2016.
 
Se si volesse essere sicuri di poter usufruire del servizio, basterà prenotarlo inviando Invia una mail a presepeviventemola@gmail.com 
Indicando come oggetto: “Accompagnatore Turistico + data evento” – Nome e cognome; provenienza; numero di persone; recapito telefonico e ora prevista di arrivo.
Si riceverà  l’e-mail di conferma della prenotazione.

Ovviamente, in tutto questo, sarà la rievocazione del viaggio della Madonna e San Giuseppe e la nascita di Gesù a scaldare il cuore dei fedeli, per quanto riguarda i due appuntamenti sui quali ci stiamo soffermando.

Bene... c'è un legame tra tutto quello che ho riportato e la nascita di Gesù, o meglio il motivo del viaggio.
Fino ad ora abbiamo parlato di riscoprire le nostre origini, ma ricordate perché una donna incinta ed il proprio marito, affrontarono quel viaggio, tra stenti e l'impossibilità di potersi permettere un alloggio migliore?

Cesare Augusto emise un decreto riguardante un censimento su tutte le terre conquistate dai Romani.

Per registrarsi bisognava recarsi nella propria città d’origine. Giuseppe e sua moglie Maria dovettero intraprendere un viaggio da Nazareth a Betlemme perché proprio Betlemme era la città da cui la loro stirpe, quella di Davide, proveniva.
 
E se qui a Mola rievochiamo gli stessi avvenimenti dando uno sguardo alle nostre origini, vi sembra casuale? 
 
... Me lo saprete dire tra qualche giorno...

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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