BARI. CONSEGNATE IN PREFETTURA LE ONOREFICENZE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, IDEALMENTE POTREMMO FARCI TUTTI QUESTO REGALO

Quando mancavano 10 giorni a Natale qualcuno ha ricevuto il regalo più bello che potesse desiderare.

Vedere riconosciuti i propri meriti ...e devo dire che purtroppo non accade spesso.

Nella Sala degli Specchi della Prefettura di Bari si è svolta, infatti, come ogni anno, la cerimonia di consegna dei diplomi delle onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana”, concesse a trentaquattro cittadini dell’area metropolitana di Bari.

Come si sa, l’ambita onorificenza viene riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica a tutti i cittadini italiani e stranieri, che abbiano almeno 35 anni di età e che abbiano acquisito benemerenze verso la Nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e del disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.

Nella Nazione del "siamo tutti più buoni" ... ma solo a Natale... di tangentopoli, parentopoli, mafia capitale e chi più ne ha più ne metta, forse il regalo più bello che possiamo farci è proprio quello di credere che ci siano ancora delle persone che si possono distinguersi ed essere premiate per questo.

Nel corso della serata, a cui erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Bari, Marilisa Magno e il sindaco metropolitano, Antonio Decaro, l’ammiraglio Domenico De Michele ha ricevuto la più alta onorificenza, quella di Grande Ufficiale.

Però voglio sottolineare la parte ...."comune" della cerimonia.

Senza togliere valore e meriti a nessuno, è chiaro che il popolo si senta tirato in causa quando può identificarsi in qualcuno e quando i meriti di quest'ultimo vengono riconosciuti è come se tutti noi fossimo a ritirare il premio.

Troppo spesso ci siamo nascosti dietro a supereroi conclamati ed in tv molte volte gli eroi sono superpoliziotti, o addirittura la polizia stradale che in Italia non se la caga nessuno, invece diamo share di ascolti vertiginosi allea serie "Cobra 11" 

"Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo. "

(Pier Paolo Pasolini, La religione del mio tempo, 1961)

Nel corso della cerimonia, è stata consegnata una medaglia di Bronzo al Merito Civile con relativo brevetto, a Nicola Camporeale, residente nel comune di Giovinazzo che, nel maggio del 2011, salvò la vita di un uomo che aveva tentato il suicidio gettandosi in mare, soccorrendolo prontamente senza curarsi delle condizioni proibitive del mare.

Possiamo essere tutti eroi nel nostro piccolo con o senza gesti clamorosi.

La medaglia di Bronzo rappresenta un riconoscimento dato a coloro che si sono prodigati, con eccezionale senso di abnegazione, nell’alleviare le altrui sofferenze o comunque nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno.

Potremmo idealmente fare tutti questo regalo, farci tutti questo regalo, anche senza il premio ufficiale, perché sarebbe la felicità del prossimo il primo nostro premio.

E non dovrebbero essere questi i concetti di ogni 25 Dicembre?

Buon Natale.