Cesare Battisti: C'è stato l'arresto in Bolivia!

Quello che potevamo mettere sotto la voce cronaca, negli ultimi anni si era trasformata quasi in farsa, una telenovela lunga diverse decine di anni che ha avuto varie tappe significative e Paesi accondiscendenti, tipo la permanenza in Brasile.



Non mi riferisco a gran premi e corse automobilistiche, ma ad una vicenda che ha tutti gli ingredienti della spy story nella quale il nome italiano è altisonante, ma non come Ferrari, ma come l'omonimia tra un malvivente evaso dal carcere nel 1981 in Italia che deve scontare due ergastoli per l’uccisione di due agenti di polizia ed un patriota, giornalista, geografo, politico socialista e irredentista italiano.

Ovviamente sto parlando della notizia del giorno: Cesare Battisti è stato arrestato a Santa Cruz, la città più popolosa della Bolivia.
Mi verrebbe da dire che è stato come cercare un ago in un pagliaio, ma per certi versi non è stato proprio così.

E' sembrato tutto un gioco con la polizia di tutto il mondo che sapeva dove fosse, ma non poteva intervenire, il latitante, per certi versi sembrava addirittura provocatorio

"L'Inferno è andato e il Paradiso è qui
Non è rimasto niente che tu debba temere
Muovi il tuo culo e vieni qui"
(Robbie Williams)

Ad ogni modo, l'epilogo della vicenda possiamo intercettarla nell'elezione dell'attuale Presidente della Repubblica Jair Bolsonaro che aveva promesso in campagna elettorale che qualora fosse stato eletto avrebbe immediatamente estradato Cesare Battisti che intanto è divenuto introvabile da ottobre 2018.

Detto fatto! La sentenza di estradizione si è materializzata  il 16 dicembre ed è stato ordinato l'arresto per questo fine.

A quel punto il malvivente si è dileguato, come fosse stato spinto da uno start in Formula 1 e con una partenza bruciante che vorremmo definire alla Leclerc, a scavalcato tutti, beffando anche il Raikkonen del caso, andandosi a rifugiare in Bolivia, dove credeva di potersi nascondere definitivamente.

Chiaramente non ci sono feste nazionali e nemmeno manifestazioni come la  "Notte nazionale del Liceo" a Cassano e decennale dell'istituzione con festeggiamenti al "Platone", ma senza dubbio è una notizia importante per tutto il comparto della Giustizia.

In verità al momento della cattura non si è respirata nemmeno l'aria della festa rhomanife, reggae and love di Bitetto, in quanto Cesare Battisti era in strada da solo e indossava barba e baffi finti, quasi con una colonna sonora di tristezza attorno a lui.

A catturarlo una squadra speciale dell'Interopol con agenti boliviani, italiani e brasiliani che da giorni era sulle sue tracce, giunta in Bolivia già da una settimana alla quale non ha opposto resistenza.

Visto il periodo, la notizia ha fatto il giro del mondo attraverso i social, le nuove tecnologie che hanno invaso le nostre vite, ovviamente non risparmiano i politici e così è accaduto che il figlio di Bolsonaro, deputato al Parlamento brasiliano, abbia comunicato l'arresto attraverso un tweet a Matteo Salvini, riferendosi alle parole del padre in campagna elettorale.

"Il Brasile non è più terra di banditi, Matteo Salvini il piccolo regalo è in arrivo".

C'è da aggiungere che questo "dono day" prevede anche alcune condizioni, infatti ritenendo 

ci sia il fondato timore di persecuzione verso Cesare Battisti a causa delle sue idee politiche, ha concesso l'estradizione a condizione che l'Italia avesse commutato i due ergastoli in una pena massima di 30 anni di carcere.

Questi però al momento sono solo piccoli dettagli.