Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Mola: Il Piano Urbano della Mobilità sostenibile...



È attivo sul sito del Comune di Mola di Bari all’indirizzo www.pumsmoladibari.it il portale di ascolto di cittadini e operatori, a supporto della fase preliminare di partecipazione per la redazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile.


Due mesi di chiusura, totale prima e parziale ora, hanno evidenziato esigenze di interventi di gestione del traffico e della mobilità che dovranno strutturarsi in termini definitivi, ma che dovranno anche essere anticipate in via sperimentale già nelle prossime settimane per affrontare al meglio le fasi post COVID-19.

In realtà la problematica si trascina da anni.
E' da tanto tempo che la cittadina a sud di Bari necessita di questo tipo di intervento.
Non è questione di veder particolarmente "Dark" la questione, ma non bisogna essere Einstein per capire che qualcosa non ha mai girato per il verso giusto.

Già non è un caso che io abbia chiamato, per esempio, "Le cose non sono mai quello che sembrano" il mio primo romanzo , a dirla tutta se rapportiamo il titolo alla questione, qui sembrano pure.

A Mola di Bari è sempre stata problematica la viabilità, la mancanza di parcheggi, ecc....
ma credo che bisognerebbe affrontare la questione anche attraverso la sostenibilità.
Siamo reduci dalla "Giornata mondiale per l'ambiente", certo, ma talvolta bisogna anche fare in modo che la natura non si prenda tutti gli spazi.
Parliamo dello stato di piazze e ville nel territorio ed anche del problema di colombi che proliferano e sporcano.

La questione è, quindi a 360° e deve essere affrontata nel rispetto di tutti, cittadini, infrastrutture, monumenti, flora e fauna che popolano il territorio.

A breve, anche in modalità telematica, sono previsti specifici incontri a tema che coinvolgeranno gli operatori del settore dei trasporti, i rappresentati delle imprese e del mondo del commercio, le associazioni attive sul territorio, gli ordini professionali, i principali enti e istituzioni presenti sul territorio, a partire dalle scuole, fino ai singoli cittadini.

Lo scopo è individuare insieme e fin da subito i punti di forza e di debolezza del nostro territorio, nonché gli obiettivi principali e le strategie da mettere in atto per raggiungerli, anche attraverso opinioni e suggerimenti per indirizzare correttamente il percorso di pianificazione che il Comune di Mola sta intraprendendo. 

Spero che queste non siano solo parole e che si ritenga valido ricorrere alle opinioni ed ai suggerimenti di chi è chiamato a voler dire la propria, ovviamente sempre in ottica costruttiva, circa la questione.

Quando il Comitato residenti Piazza XX Settembre, per esempio, mette in evidenza il fatto che:
"In tutto il centro storico i colombi si riproducono in modo incontrollato. 
Da due anni almeno l’amministrazione comunale ha preso atto che «l’imponente presenza della popolazione aviaria può causare danni agli immobili pubblici e privati, alla salubrità e al decoro, alla salute e all’igiene pubblica» (ordinanza n. 6 del 15 giugno 2018).
Il disagio è grave in particolare per i residenti del centro storico: l’impegno dei singoli per allontanare le colonie dai propri immobili è continuo, ma da solo non può bastare. 
Perciò questo comitato ha chiesto più volte che il Comune assumesse le iniziative necessarie, nel rispetto dei protocolli sanitari e di etologia animale".
questo deve produrre qualche effetto.

Ora... è vero che a giugno 2019 il sindaco ha pubblicamente assicurato che nel bilancio 2019 erano state stanziate le risorse necessarie per attuare un piano di distribuzione di mangime antifecondativo (pratica indicata dalla LIPU e segnalata in uno degli incontri al Comune).

Ma, nonostante a dicembre 2019 si sia ricevuta assicurazione che erano stati approvati gli atti di gara, in realtà è evidente che nessuna iniziativa concreta è stata più messa in atto.

Lo stesso Comitato, quindi, il 24 aprile ha scritto formalmente a Sindaco e ASL per rappresentare il disagio avvertito e chiedere conto dell’attuazione di quel piano, ma non è seguita nessuna risposta.

La speranza è quella di un'inversione di tendenza, per questa, come per tutte le problematiche relative al Piano Urbano.

Quando l'amministrazione fa sapere che vuole iniziare 
"Un percorso nell’ottica di una visione d’insieme, proiettata verso la città dei prossimi decenni, ma che nel contempo tenga conto delle attuali esigenze di cittadini e operatori economici, in cui una migliore qualità della vita e sostenibilità ambientale siano le chiavi, tanto più oggi alla luce dell’esperienza pandemica che stiamo ancora vivendo".
Questo deve essere credibile e coinvolgente.

“Oggi come comunità - dichiarano il sindaco, Giuseppe Colonna e l’Assessore alla Mobilità, Nico Berlen – siamo finalmente pronti ad avviare quei percorsi di pianificazione (PUG, PCC, PUMS, etc.) che disegneranno la città per i prossimi 20- 30 anni. 
Si tratta di scelte decisive, rese ancor più improrogabili dall’emergenza sanitaria, che ci obbliga a ripensare le nostre città in chiave rivoluzionaria rispetto ad un passato anche recentissimo. 
Un cambiamento epocale che dovremo fare, anche attraverso canali di partecipazione innovativi, ma necessariamente assieme, per individuare le scelte migliori per lo sviluppo della nostra città e la qualità della vita della nostra comunità”.

Dovrebbe essere sempre questa la strada giusta, un percorso condiviso da tutti, ma deve essere veritiero tutto ciò, senza sfociare nelle solite innumerevoli polemiche, ma con un approccio positivo da parte di tutti gli interpreti della vita cittadina.

Il PUMS della Città, che il Comune di Mola di Bari ha iniziato a redigere, è uno strumento fondamentale per governare la mobilità urbana di persone e merci, così come indicano le linee guida nazionali emanate con Decreto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nell’agosto 2017 e quelle che la Regione Puglia ha declinato sul proprio territorio. 
Entrambe le linee guida definiscono il PUMS come strumento utile a migliorare la qualità della vita nelle città e ridurre l'uso dell'automobile, favorendo gli altri modi di spostarsi e prevedono un percorso trasparente di partecipazione e coinvolgimento di cittadini e operatori.

Ovviamente non si devono estremizzare questi elementi, questo voglio sempre ricordarlo.
Se fare in modo che non si utilizzi l'automobile può essere una buona scelta, essa non deve prescindere dal fatto di poter avere a disposizione parcheggi o altri servizi.
Sono questi ultimi che ci devono essere prima di poter abbandonare le auto e non il contrario come è sempre stato fatto.

Speriamo che questa volte le cose vadano nella giusta direzione, anche perchè altrimenti le eventuali carenze ce le dovremmo sorbire per diversi decenni.
Ovviamente la speranza è che questo non accada, per questo servono le opinioni di tutti.

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