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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

MILAN - JUVENTUS 0-2 PER CHI VIENE DA FUORI MILANO.



Una delle classiche o la classica per eccellenza della nostra Serie A, una gara mai banale anche quando non è valsa titoli o importanti posizioni in classifica; è Milan - Juventus ed anche questa volta è stata una bella gara combattuta da entrambe le squadre.


Il Milan doveva dare continuità al successo di Verona contro il Chievo e recuperare in classifica,
la Juventus, oltre al fatto di voler vincere sempre, doveva fare in modo che Napoli e Inter non scappassero via in classifica.

Le due squadre sono scese in campo con le seguenti formazioni:

MILAN (3-4-2-1): G.Donnarumma; Zapata, Romagnoli, Rodríguez; Abate, Kessie, Biglia, Borini; Suso, Çalhanoglu; Kalinic.
A disposizione: A. Donnarumma, Storari, Paletta, Musacchio, Gómez, Montolivo, Locatelli, Mauri, Cutrone, André Silva. Allenatore: Montella.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Asamoah; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Alex Sandro, Barzagli, Matuidi, Marchisio, Bentancur, Bernardeschi, Douglas Costa. Allenatore: Allegri.

I padroni di casa hanno cercato all'inizio di premere i Campioni d'Italia nella loro metà campo, senza creare parecchie occasioni.

Max Allegri si preoccupa di neutralizzare quello che considera il pericolo numero uno, ovvero Suso e fa in modo che sullo spagnolo ci siano sempre almeno due uomini, il sacrificatissimo Mandzukic e Asamoah  più uno tra Pjanic e Khedira

Ad ogni modo, il Milan cerca di metterla sul piano fisico.
Un colpo di testa largo di Kalinic al 17' è l'occasione più pericolosa.

La Juventus fa sfogare il Milan e comincia a tessere un po' più di gioco ed arrivano alla conclusione, prima dalla distanza di Paulo Dybala e poi lo è stesso numero 10 a servire splendidamente Gonzalo Higuain  al 23'; Il Pipita raccoglie da par suo l'invito e scocca  la conclusione che vale il vantaggio ed il suo 100° gol in Serie A.

Il Milan cerca di reagire, ma non combina granché fino allo scoccare del '45 quando Kalinic colpisce una traversa clamorosa; l'azione finale vede anche una bellissima e fondamentale parata del Capitano della Juventus Gianluigi Buffon

Le due squadre rientrano per la ripresa con in campo con le stesse formazioni del primo tempo.
Il Milan deve recuperare e gioca in casa, quindi cerca di partire forte, ma in realtà è la Juventus a sembrare più efficace.

56′- Tiro di Paulo Dybala che va poco alta sopra la traversa.
59′- Tiro ancora del numero 10 ma scivola e la palla va a finire di poco a lato.
59′- viene fermato in fuorigioco Higuain.

Il Milan gioca una partita onesta, ma non sembra in grado di reggere.


Vincenzo Montella cerca di porre rimedio ed al 61' effettua due cambi:
Manuel Locatelli per Abate e Antonelli per Biglia.

Tutto inutile, due minuti dopo bella azione corale della Juventus ed  Higuain ancora con un tiro da fuori con due finte prima e poi grande tiro da fuori area fa 101 in serie A e 2-0.

A quel punto Andrea Barzagli sostituisce Stephan Lichtsteiner, un po' perché quest'ultimo è  acciaccato ed un po' perché Max Allegri si affida alle caratteristiche diverse del difensore. 

Calhanoglu ci prova da lontano, ma Buffon la fa sua, insiste una seconda volta, ma viene fermato dalla retroguardia bianconera.

Da qui in poi:

70′- Dybala fermato da Zapata a limite dell’area.
72′- Colpo di testa di Chiellini e la sfera va di poco alta sopra la traversa.
75′- Zapata chiude Dybala in calcio d’angolo.
76′- Tiro di Dybala da fuori area ma la palla viene parata da Donnarumma in due tempi.

Alex Sandro rileva Asamoah nella Juve
Silva rileva Calhanoglu nel Milan


Più tardi, al 71' anche Max Allegri esaurisce i cambi inserendo Blaise Matuidi al posto di Sami Khedira.

Nei rossoneri l'ultimo ad arrendersi è Kessie  che all'85′ viene fermato dalla retroguardia bianconera, si ripropone  all' 88′ , ma viene fermato da Giorgio Chiellini uno dei migliori in campo ed in una condizione strepitosa, e poi Buffon con i pugni spazza fuori dall’area.

Il rientro di Mario Mandžukić che ancora nei minuti di recupero, viene a svettare nella propria area e viene a difendere sulla sua linea di fondo, la vena realizzativa e l'evoluzione fisico tattica del Pipita, la gestione tecnica della gara quando il Milan non riesce più a reggere certi ritmi, mostra la reale differenza tra due squadre che alla fine della gara si sono abbracciate, ma che in gara non si sono risparmiate.

Paulo Dybala, Cuadrado, Pjanic che fanno di tutto con il pallone, insomma alla fine il Milan non tocca più palla per un torello infinito che dura fino al fischio finale dell'arbitro.

Il risultato è netto, è giusto, ma il Milan ha comunque dimostrato che potrà dire la sua se riuscirà a crescere nel corso della stagione.
Al momento non è ancora in grado di competere con le primissime, ma è stato in partita ed è apparso più reattivo rispetto alle scorse giornate.
Forse Vincenzo Montella ha finalmente trovato il modulo per far giocare in modo veloce ed efficace i rossoneri.
Sulla Juventus, nulla da dire; è la più forte e quando vuole può vincere contro chiunque, ma questa non è una novità.

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