Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

Le cose non sono mai quello che sembrano ©.           Clicca sull'immagine.
Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Ciclo di eventi "Una tra tante" a cura di Alma Terra, per celebrare la Festa della Donna.


È vero, a volte è il periodo che ti fa parlare di un argomento, piuttosto che un altro, ma quando ci sono degli eventi che danno rilevanza ad un aspetto è quasi scontato dedicarsi a certi temi.
Capita, quindi che se si dedicano sei storie di donne in un ciclo di eventi, è difficile non soffermarsi.

"You can colour my life
Until it fits with your own
You can colour my life
Until it fits with your own
"
(Oasis)

L'associazione Alma Terra celebra così la giornata internazionale della donna, attraverso uno spettacolo teatrale e un ciclo di cinque incontri, ideati da Elisabetta Aloia e Lucia Diomede e la questione non può lasciare indifferenti, anzi.

Come il territorio comunale si estende a breve distanza dalla costa adriatica nell'area pianeggiante nota come Conca di Bari, pochi chilometri a sud del capoluogo e orograficamente si caratterizza per la presenza di lama San Giorgio, che, provenendo dai territori di Casamassima e Rutigliano, giunge al mare nei pressi dell'omonima località della costa di Bari, denominata Triggiano, così le vicende delle sei storie, possiamo farle nostre, quasi a carpirne il significato, guardando sulla carta geografice delle nostre esperienze o, se non soprattutto, nel bagaglio che si portano dietro le nostre compagne.

Innanzitutto bisogna dire che tutti gli eventi si svolgeranno presso la sede dell’associazione, in via Tripoli 19, punto fermo come quello di un ruolo nella società che spesso le "usanze" tendono a stereotipare.

Si parlerà, in questa che possiamo, impropriamente chiamare rassegna, di donne che hanno lottato per affermarsi nei loro ambiti, magari usando espedienti e  travestimenti, disobbedendo alle leggi di quelle che potremmo anche definire convenzioni sociali per potere esprimere liberamente il proprio essere, ma che ancora oggi, in alcune nazioni, sono la realtà, con tutte le conseguenze del caso.

Non parliamo di cadute in un ipotetico Pozzo, stile Capurso, ma se è difficile oggi riuscire a comprendere il fatto che ci siano differenze di genere e, nonostante questo assistiamo a storie riprorevoli a tal riguardo, è inutile sottolineare che nel corso degli anni la situazione è stata ancora più difficile. 

Proprio per questo è stato scelto il nomeUna tra tante” per questo ciclo e con ciò si vuole sottolineare il fatto che le storie che saranno messe in evidenza, riguardano tutte quelle donne che hanno lasciato una traccia nella storia, avendo in comune proprio la caratteristica di voler affermare la normalità di uno stato d'essere.

"A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio."
(Oscar Wilde)

Troppo forte la vicinanza con il carnevale per sottolineare il fatto che molto spesso si usa mettere una specie di maschera per apparire quello che non si è nella realtà; oggi magari è una scelta, in passato una necessità, ma non siamo a Venezia e non parleremo di quanto possano essere belle, costose e storiche le maschere stesse; qui si parla dell'essenza e dei mezzi per affermarla.

Per poter asserire tutto ciò, ci sono, come detto diversi appuntamenti:

Si parte Sabato 9 marzo 2019 alle ore 19;  il monologo teatrale “Si faceva chiamare Giovanni”, scritto e diretto da Elisabetta Aloia con il sostegno della Compagnia Diaghilev (prenotazione obbligatoria al numero 347/1565119) che ho già visto un paio di volte e che posso assicurare essere grandioso sia nel testo che nella splendida interpretazione, già è esemplificativo dell'intero argomento che si vuole mettere in evidenza.

I successivi incontri curati da Lucia Diomede metteranno ancora più in evidenza la tematica:
il 13 marzo sarà presentata “Mary Wollstonecraft, una forza della natura”, con letture di Elisabetta Aloia: un approfondimento sulla filosofa inglese del Settecento, considerata la fondatrice del femminismo liberale, che fu una delle prime a sostenere pubblicamente che le donne non sono inferiori per natura agli uomini.

Il 20 marzo sarà la volta di “Benedette Badesse: monstrum Apuliae?”, sempre con le letture di Elisabetta Aloia, dove sarà evidenziato  il singolare esercizio del potere temporale che per cinque secoli contraddistinse le monache di San Benedetto a Conversano: una situazione considerata unica nella cristianità occidentale, che valse loro l’appellativo di “stupore della Puglia”.

Il 27 marzo sarà la volta di  “Isabella Andreini, comica gelosa”, scrittrice e attrice dal talento straordinario, che calcò le più importanti scene europee del secondo Cinquecento.

Il 3 aprile toccherà a  “Maria Gaetana Agnesi, la formula dell’amoreprima donna a ottenere, già nel Settecento, una cattedra universitaria di matematica.

L'ultimo incontro sarà il 10 aprile con “Giustina Rocca di Trani, nel nome la vocazione”, considerata la prima avvocatessa al mondo.

Oggi, paradossalmente, ci si innamora delle escort e non solo nel brano di Mr. Facciolla, forse perchè si tende ad essere intimoriti dalla forza dell'universo femminile, ma forse anche questo è uno stereotipo, anche se recente....
E' questo il problema principe della società...
come se a Monza ci fosse solo l'autodromo

Commenti

IL LIBRO DI MANCIO !!!

IL LIBRO DI MANCIO !!!
Le cose non sono mai quello che sembrano ©

© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

ACQUISTA SU

- www.ilmiolibro.it

ACQUISTA ORA: CLICCA QUI!!!

- La Feltrinelli (librerie e/o sito)

- Cartolandia Mola

(Via S.Chiara, 5 - Mola di Bari)

- Francesco Basile Strumenti Musicali

(Via Matteotti, 14 - Taranto )

- Stores esterni (amazon,Apple, Kobo, ecc.)

(versione cartacea Isbn: 9788891066589

ebook Isbn: 9788891066824)

CLICCA "MI PIACE" sulla pagina:

Le cose non sono mai quello che sembrano

www.facebook.com/lecosenonsonomaiquellochesembrano

Puoi acquistare il libro anche dalla stessa pagina facebook:

Clicca QUI: Acquista ora !!!

Top 10 (gli articoli più letti di sempre)