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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

“Quel Piccolo Campo”, di Peppino de Filippo - “Tuttinscena Cultura e Spettacolo” - Regia Vito Rago - 23, 24, 25, 26 Maggio 2024 - Teatro Van Westerhout - Mola


 

Il primo dei due lavori che Tuttinscena porta in scena nello stesso periodo.


Periodo molto intenso per Tuttinscena che proporrà nel giro di pochissimo tempo due lavori così diversi, ma ugualmente interessantissimi.

Cominciamo con quella che sarà messa in scena prima e cioè "Quel piccolo campo", 
una brillante commedia del grande Peppino De Filippo, scritta nel 1948 e ambientata in un piccolo paese contadino dove la terra rappresenta l’unica fonte di sostentamento, benessere e identità.

Raccontando con tratti tragicomici gli aspetti più arcaici della campagna, Peppino De Filippo svolge la trama con guizzi di fantasia e di burla, tale da sovvertire le premesse e arrivare alle soglie della farsa.

Se, dunque, la commedia è 

"Troppo bella"
(Davide de Marinis)

Contiene gli elementi che mettono in evidenza una certa "Kapadura" 
e quella ricerca di un cielo sempre più blu alla Rino Gaetano che non sempre arriva come ce lo aspettiamo.

Non bisogna venire da Marte per comprendere che si narrano vicende di tempi che furono, ma...
pensateci bene, non si può riportare ad una certa attualità quello che verrà messo in scena?

Oggi pensiamo che non ci sia divertimento senza una scena di inseguimento della polizia stradale o non ci sia una sorta di esoterismo se non si ascolta qualche passaggio dei Pink Floyd.

Ma in un concetto più concreto e con meno mezzi, una parentopoli di altri tempi o un groviglio interiore non può sembrare addirittura più vicino, tanto da farci immedesimare nei personaggi?

Certo, tutte le disquisizioni del caso possono anche sembrare inutili

"Fiumi di parole"
(Jalisse)

Ma parliamo di qualcosa che non si può spacciare per UE, 
rimane, per forza di cose, qualcosa di nostro.

"Scrivendo questa commedia, non ho creduto di affrontare e risolvere nessun problema centrale, polemico o cere­brale. Né dimostrare il fallimento di questa o di quell'altra opinione, fede o ideologia. Ho voluto semplicemente por­tare sulla scena del mio teatro un tipo di italiano tirato fuori da una qualsiasi piazza di un nostro paese: uno di quei tipi nella cui coscienza altro non è rimasto che il facile concetto delle scritte sui muri, e poi quello di tutti gli agitatori di piazza: di destra o di sinistra. Se i toni del protagonista sono a volte rudi e crudi è perché derivano da una mentalità rude e cruda quale spesso è quella di un contadino. Ed è logico sia così. Un contadino non può frequentare il ginnasio, il liceo e l'università: vanga o studia! Concludendo, ho voluto scrivere una commedia comica ove il dramma affiora solamente in quei punti in cui viene più da ridere che da piangere".
(Peppino de Filippo)

Sono sicuro che con queste premesse il regista Vito Rago e tutto il cast abbiano sviluppato qualcosa che riesca a carpire l'anima dei protagonisti ed il senso della vicenda.
Del resto parliamo di un'Associazione come Tuttinscena che si cimenta da tantissimi anni in produzioni che spaziano in un universo così vasto di lavori che possiamo essere sicuri che in ogni caso riusciranno a proporre qualcosa che sicuramente conquisterà il pubblico.

La trama racconta, con tratti tragicomici, il mondo contadino nei suoi aspetti più arcaici, con guizzi di fantasia e burla da sovvertire le premesse e offrendo allo spettatore non solo divertimento, ma anche riflessioni sulla fede, la responsabilità e i rapporti umani.

Il rude Padrone Luigi, ateo convinto, eredita dal padre un bel podere con la condizione che una parte vada in dono ai frati del convento locale. 
Indispettito, Luigi dona ai frati la parte più infertile del terreno, ma questa si rivela sorprendentemente produttiva. 
Luigi si sente perseguitato dalla sfortuna e intraprende una lotta contro il convento.

Sembra anche semplice riassunta in questa maniera, ma sono sicuro che la commedia farà commuovere e sorridere e conquisterà il cuore di tutti coloro che siederanno sulle poltrone del teatro comunale molese.

Il cast, composto da Stefano Gaudiuso, Francesca Boccuzzi, Rosa Maria Quaranta, Michele Pesola, Nicola Desilvio, Mario Deflorio, Franca Vasto e Lorena Panzini, è diretto dal regista Vito Rago.

“Quel Piccolo Campo”, prodotto da “Tuttinscena Cultura e Spettacolo” con il patrocinio del Comune di Mola di Bari e in collaborazione con F.I.T.A e A.I.C.S. sez. di Bari, sarà in scena al Teatro Van Westerhout di Mola di Bari Giovedì 23, Venerdì 24, Sabato 25 a Domenica 26 Maggio 2024. 

Ingresso ore 20:00 e Sipario ore 20:30

Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 348.8734671.
Ultimissimi posti disponibili.

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