Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Vito Diomede saluta il pubblico del Teatro Van Westerhout di Mola con l'ultimo spettacolo del 3 Maggio 2024 - "Sul Palco" Jalisse, Davide de Marinis, La Zanzarita Orchestra e tanti altri ospiti....



Il Lungo addio?


La speranza è che sia un arrivederci, 
che sia per appuntamenti estivi, che sia per una prossima stagione a teatro in inverno, in autunno, in primavera, poco importa.

Però quello che c'è di sicuro che il viaggio di "Sul Palco", l'ultimo titolo degli spettacoli di Vito Diomede giunge al termine.

Lo fa, come tradizione, nel migliore dei modi e quindi, "tanto per cambiare"
Il 3 maggio ci sarà un evento unico al Teatro Van Westerhout di Mola.

Intanto registriamo l'ennesimo "Sold out"....
dovrebbe essere il 90°
e, ironia della sorte, come in una trasposizione calcistica è al 90° minuto che la partita finisce.

Ogni stagione si è conclusa con un arrivederci, ma quest'anno si respira un'aria diversa, probabilmente è tempo di intraprendere altre strade, nuovi progetti, al momento non  sappiamo se siano definitivi o "di contorno", ma a prescindere da quello che accadrà, la cosa importante, oggi, è che potremo sicuramente goderci tutti gli ospiti che saranno "Sul Palco" (di nome e di fatto) nel corso dell'ultimo appuntamento nel teatro comunale molese.

Il nome che ha riempito anche la locandina dell'ultimo evento è quello dei Jalisse, 
ma accanto alla coppia che quest'anno è tornata a fare un'ospitata anche al Festival di Sanremo, ci sono tanti altri bravi artisti, con il loro repertorio e tante storie e progetti da raccontare e promuovere
Davide de Marinis, La Zanzarita Orchestra, Asia Inverardi, Il Maestro Crist Vito Cristino, Asia Santacroce. la Star Dance....

Insomma ci sarà da divertirsi e da godere del mondo artistico che sa regalare emozioni e momenti particolari a 360°.

L'intestazione che notate sotto l'immagine che apre questo scritto è frutto di una citazione fumettistica che, per certi versi, si sposa in pieno con questo appuntamento.

E' il titolo dell'albo n° 74 nel novembre 1992 di Dylan Dog, fumetto al quale sono molto legato.
Il viaggio lungo l'autostrada deserta si trasforma per i due protagonisti della storia, tra ricordi, rimpianti e tanta nostalgia, in un salto nel passato. Il loro sentimento riesplode in una sequenza di emozioni e l'incredulità e la gioia si fondono nella speranza di poter ricostruire e recuperare il tempo perduto.

Praticamente in questo albo l'orrore, ricordiamo che parliamo di un fumetto in stile horror, è rappresentato dagli anni che passano, dal confronto tra il prima e il dopo, dalla giovinezza perduta che non potrà più tornare e dalla distruzione di tutti i sogni adolescenziali.

Ecco, parto da qui che è un concetto direi anche esagerato se confrontato con quello del quale stiamo parlando, per sottolineare che questo ultimo appuntamento suona un pò come una pagina da voltare, magari per evolvere, magari per tracciare nuove rotte e superare quei confini che troppo spesso si sono trasformati quasi in barriere che hanno impedito quell'espansione verso lidi diversi, sia in termini di location che in quelli di nuovi progetti.

Magari non sempre le scelte vengono determinate solamente da una parte, ma è vero che non ci si può fare cogliere impreparati.

Lo sa bene questo lo stesso Vito Diomede che si abbandona a pensieri malinconici anche nell'annunciare il prossimo evento, attraverso i suoi canali social.

Il 3 maggio si chiude, dunque, un ciclo di Spettacoli organizzati e condotti dallo showman molese… 
Le sue parole colpiscono:

"Non posso lamentarmi di nulla, ho cercato nel mio piccolo di illuminare la mia cittadina e nonostante una serie di difficoltà sono riuscito a portare ospiti di calibro, personaggi, divertimento e a volte abbiamo trattato temi importanti! Sono soddisfatto del mio lavoro. Grazie a tutti"

"E' ora di ...Te", "Stella del Sud", gli speciali durante le festività, sono tanti anni ormai che trascorriamo una parte delle nostre serate con le produzioni dello showman.

Eppure le parole del mattatore di queste serate sembrano un addio....
Se proviamo ad immaginare da dove siamo partiti, da quando siamo partiti, ecco che si concretizza la formula "Il lungo addio" ed è per questo che sono voluto partire proprio dal titolo di quel fumetto.

Del resto, ne parleremo più nel dettaglio nei prossimi giorni, ma c'è qualcosa di nuovo che bolle in pentola.
Addirittura un lavoro discografico che sta per uscire e che ha visto la collaborazione di un artista come 
Davide de Marinis e proprio Vito Diomede con Asia Santacroce che è una delle tante scoperte tra i talenti venuti fuori dalle produzioni del conduttore.

Il progetto musicale sarà presentato proprio il 3 maggio al Teatro Van Westerhout, si intitolerà 
“Andiamo al Mare” ed uscirà il 17 Maggio. 

Lo scopo è quello di far diventare il brano una hit per la prossima estate ed a quanto pare gli ingredienti ci sono tutti.

La Kapadura, più che capatosta non manca e sono sicuro che ci siano grosse possibilità per un successo tra tutti i tormentoni che sanno di mare e spiagge nel corso delle stagioni estive.

Insomma, allo stato delle cose è come se dicessimo:

"Ma la notte, la festa è finita, evviva la vita"
(Rino Gaetano)

Chiuso (io spero sempre momentaneamente) un capitolo se ne apre un altro.
Alla malinconia di alcune affermazioni preferisco lo "Smile" di Harvey Ball, 
all'immobilismo preferisco l'albero della vita.
Ai confini che ti costringono preferisco la comunità europea.

Da sempre ho fatto mio il concetto che l'arte sia una specie di "Fabbrica del benessere"

E di conseguenza, a prescindere dal come, dal dove e dal perché ...con queste prospettive ci vedremo ancora.

In altre vesti in altri lidi, in altri contesti?
Forse si o forse no....

Penso che se si è seminato bene non si finisce nel dimenticatoio e se questa frase ha una sua logica, di può tranquillamente "tradurre" con "non sarà mai un addio".

Anzi....
Gli addii in un certo senso non esistono, perché qualsiasi cosa fatta ed arrivata alla gente, rimane nella memoria.

E se anche dovessimo partire per viaggi diversi che ci dovessero allontanare sono sicuro che prima o poi un comune denominatore sarà la cartina tornasole che ci rimetterà sulla stessa strada.

Quindi siano partiti da un estremo, ma ritorniamo all'opposto.
Non sarà un lungo addio, 
ma un lungo arrivederci.

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