Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Mola; Palazzo Roberti: 10 mesi da scacciapiccioni.



Quando a dicembre si celebrerà la Giornata mondiale dei diritti umani, saranno passati due mesi oltre la scadenza dell'anno senza il Palazzo Roberti.
Qualcosa che avevo ampiamente previsto e che vede in questi giorni giungere alla disdicevole cifra dei 10 mesi senza poter usufruire dell'importante struttura.

Bisognerà pure fare qualcosa a proposito di chi crede che sia una vittoria aver potuto cantare  >>> HO CHIUSO LE FINESTRE (G.Morandi) <<<  quando non è neanche vero … sia perché di fatto non sono neanche state chiuse per bene e sia perché anche queste decisioni vengono dall'alto non certo da chi si prende meriti che non ha.

Semmai colpe, come ho più volte sottolineato, ma non starò qui a ripetermi nei dettagli, chi ha un minimo di cervello sa quale sia la verità e la storia e le mensilità trascorse parlano da sole, senza ulteriori chiarimenti.

Bisogna capire che come i GAL elaborano il piano di azione locale (PAL) e gestiscono i contributi finanziari erogati dall'Unione europea e dal Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia, non ci si può improvvisare l' Henry Ford dei poveri e vantarsi di avere non solo le soluzioni, ma anche i meriti di vittorie inesistenti.

Se la Ford è nota per aver utilizzato per la prima volta la catena di montaggio e il nastro trasportatore, in seguito adottati da numerose altre aziende e tuttora usati nelle industrie moderne, gli scaccia piccioni nostrani lo sono (nella migliore delle ipotesi, se ammettiamo che abbiano avuto un minimo ruolo nella vicenda, ma avrei seri dubbi a tal riguardo) per aver portato il Commissario Prefettizio all'esasperazione ed averlo costretto alla chiusura totale dello stabile con un quasi certo "e che cazz, mò vi sbatto tutti fuori e andate proprio a fare in culo" che non sarà stato pronunciato dalle sue labbra, ma, ci scommetterei, dalla sua mente.
Vorrei tanto un fax che lo certificasse… 😂

Se dovessimo scegliere una Tv per seguire la vicenda, sicuramente visti i piccioni protagonisti, sia in senso fisico che metaforico, sceglieremmo quasi sicuramente "Fly TV".

Sulla falsa riga di Fidel Castro c'è chi vorrebbe essere rivoluzionario, politico statista e presidente, ma qui non solo non siamo a Cuba, ma ci vorrebbe anche un po' di sostanza non solo "chiacchiere vacanti".

Mi spiego, anche se ci fossero stati dei meriti, quale grande vittoria sarebbe socchiudere due finestre e ripulire un po' di cacate di piccioni da una struttura che stiamo perdendo sotto i nostri occhi?
E va bene che ci dobbiamo accontentare di poco, ma il nulla mi sembra esagerato come poco.

Anzi, qualcuno ha avuto il "privilegio" di affacciarsi in quella struttura dopo la sua chiusura?
L'atrio sembra essere diventato la foresta amazzonica, certo… se la destinazione d'uso sarebbe dovuta essere la botanica, sarebbe stato un successo clamoroso.
Basta uno sguardo all'interno e come se si ricevesse un assist al bacio da Federico Bernardeschi, si potrebbe facilmente andare in gol con tutte le imprecazioni del caso e l'elenco di ulteriori spese per quest'altra bonifica ed eventuali danni dovuti alla vegetazione selvaggia.

A proposito di destinazione d'uso, ci si riempie la bocca con  l'intesa con la Fondazione Pascali, finalizzata al perseguimento comune di una destinazione d'uso a fini artistico-culturali dello stabile, con la direzione artistica della fondazione e con un ruolo attivo dell'associazionismo locale.

La cosa sarebbe molto interessante ed avrebbe in linea di principio la mia personale approvazione, ma bisogna sempre ricordare che le decisioni vengono prese, comunque a livello istituzionale e rumors provenienti da qualche km più a sud di noi, mi fanno percepire un inizio di insofferenza verso l'interlocutore molese da parte della Fondazione, ma speriamo che questa volta mi si stupisca in positivo, il mio scopo non è quello di mettere i bastoni tra le ruote, quanto a correggere le cazzate che si sparano, alle quali qualcuno potrebbe pure credere.

La realtà comunque è un'altra e va oltre a tutte queste scaramucce di gente che per sentirsi qualcuno si erge a fenomeno, troppo spesso più da baraccone che altro.

Premessa:

"Per vastità di immobili e per continua frequenza di utilizzo degli stessi, un Comune dovrebbe, in itinere, garantire in tempo reale tutti gli interventi di manutenzione ordinaria che dovessero rendersi necessari.
In questo modo sarebbe garantita, senza soluzione di continuità, la funzionalità degli stessi immobili.
In assenza di questo servizio i malesseri che dovesse presentare un bene pubblico si sommerebbero nel tempo, rendendo l’intervento ad eseguirsi straordinario e di più complessa soluzione per quantità di risorse necessarie. Per non parlare della ricaduta sui fruitori di quei beni, in termini di funzionalità e sicurezza.
Se fossero sempre garantiti appalti di manutenzione ordinaria, la risoluzione del problema sopravveniente sarebbe immediata.
In assenza di questi, nel tempo, come detto, lo stato di salute di un immobile peggiorerebbe sino ad essere rischioso per la sicurezza e salute dei cittadini utilizzanti, l’intervento di recupero necessiterebbe di somme ingenti e, quant’anche fossero disponibili (cosa tutt’altro che certa!), i tempi per la risoluzione del problema sarebbero superiori.
"

Tanti concittadini, in particolare Cesario Rago, testimoniano da tempo immemore il degrado della struttura soffermandosi in particolare sulle crepe e lo stato fessurativo in genere, presente nella parte del Palazzo Roberti che si affaccia in via Buttaro.

Ovviamente parlando di cose serie non si fa mai riferimento agli scaccia piccioni nonostante la maggior parte siano migrati da questa parte e non si possa più percorrere la strada senza un ombrello adeguato che possa mitigare le piogge torrenziali dei loro escrementi.

Ovviamente in primo piano c'è il fatto che il Comune di Mola di Bari, ai tempi dell’Amministrazione Diperna, nel 2015 riuscì ad aggiudicarsi un importante finanziamento dell’intervento di restauro e manutenzione straordinaria dei prospetti del Palazzo (per un importo di circa € 840.000). 

Certo, ai più potrà sembrare "n'a ncalcnat e avast" , però almeno qualcosa si mosse e non esistevano all'epoca gli scaccia piccioni che vorrebbero prendersi i meriti pure di tutto ciò….
ed infatti, ora come allora, quando si parla seriamente dei veri problemi della struttura gli antivolatili non vengono mai menzionati.

Tornando a parlare di cose serie, purtroppo le vicende di quello che qualcuno vedeva come almeno parziale risoluzione del problema, non si sono risolte nemmeno oggi, nonostante la periodica documentazione degli stessi concittadini volta a raccontare i "progressi dei problemi".

L'Ufficio Tecnico avrebbe dovuto cogliere la palla al balzo tempestivamente e  partire quanto prima, nella predisposizione degli atti propedeutici alla definitiva messa in sicurezza delle pareti, ma non solo dopo tre anni i lavori non sono ancora iniziati, ma tutto ciò ha peggiorato di fatto la struttura ed a permesso a taluni personaggi di metter becco a sproposito.

ironizzando sulla questione:

"Se ci fossero stati, sui luoghi, problemi seri di sicurezza per la pubblica incolumità dei residenti e dei passanti, l’Ufficio avrebbe provveduto ad effettuare la Consegna dei Lavori nel maggio stesso, “sotto riserva di legge” suggerisce la norma in casi similari.
E se ci fossero stati quei problemi di cui sopra, l’Ufficio avrebbe chiesto al Direttore dei Lavori (o lo avrebbe fatto quest’ultimo in occasione perlomeno del sopralluogo congiunto necessario perché potessero serenamente partire i tempi contrattuali) di ordinare l’immediato effettivo inizio dei lavori stessi, piuttosto che lasciare all’Impresa Appaltatrice l’organizzazione e l’inizio del cantiere secondo i propri intendimenti.
Per cui, caro il mio Cesario, cerca di stare sereno e tranquillo.
Non essendoci stato un solo comportamento amministrativo teso ad iniziare quanto prima i lavori (sfruttando, come detto, l’evento raro e straordinario del finanziamento avvenuto) sicuramente quello stato di rischio e pericolo da te più volte evocato non ha ragione di esistere.
A questo punto ti verrà naturale chiedermi come mai il Capo Settore dei Lavori Pubblici, in occasione del sopralluogo del 6 marzo 2017 testimoniava “la situazione di pericolo”, redigendo verbale di rito disponeva “l’immediata esecuzione del transennamento delle vie Buttaro e De Marco, inibendo la circolazione veicolare ed addirittura pedonale” salvaguardava “l’incolumità pubblica e privata”, diceva egli stesso, e si affidava a procedimento di somma urgenza?
Semplice. Lo diceva egli stesso.
Perché l’intervento di transennamento provvedeva a “rimuovere lo stato di pregiudizio dell’opera pubblica”.
Per cui, caro il mio Cesario, cerca di stare tranquillo e sereno.
Gli organi deputati alla salvaguardia della incolumità pubblica e privata hanno la situazione sotto controllo.
"


Alla fine si ritorna sempre al punto di partenza, scremando dalle chiacchiere e cialtronerie che riempiono le presunta attività di informazione posso dire che i problemi veri di Palazzo Roberti sono altri e non quelli che millantano i perennemente aspiranti uomini di successo e che se proprio volessimo andare a ribadire i concetti basterebbe andare a copiare la parte finale del mio articolo del 13 Gennaio 2018.

Perché se terminavo così in quella data:

"A conclusione di questo ripasso della storia cosa possiamo concludere?
Che l'iter di tutto quello che sta accadendo è quello normale,
che avrebbe avuto lo stesso corso,
che chi soffre di manie di protagonismo eccessivo fa più "piccioni" che altro,
che visti i precedenti su tutto quello che ha toccato .....porta pure sfiga, 😝,
che tutto quello che si è fatto in questo periodo sono solo state delle cose burocratiche e che si sarebbero potute fare anche con i locali aperti
e che quindi il fatto di far chiudere tutti i locali, se è stato a causa dell'insistenza del Comitato è una colpa grave e non una stupida vittoria che ha privato la Proloco della sua sede, la popolazione di un evento già organizzato, ecc.…
Sempre che riapra il Palazzo…
sempre che si arrivi alla conclusione della vicenda....
A Mola è quasi una regola il fatto che non si arrivi mai.....
Alla fine a cosa è servito tutto ciò?
Che cazzo di domanda....
A niente, come al solito.
Speriamo solo che l'iter di tutto ciò che comunque doveva già essere
prosegua, almeno non ci cadrà addosso.
"

Cosa è cambiato oggi, non posso chiudere così pure ora?
E soprattutto perché incazzarsi tanto visto che i fatti e le tempistiche dimostrano che ho ragione?

Mmmmah!

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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