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La cultura rigeneri anche le periferie e i luoghi dimenticati (Lettera di Futura al Sindaco di Mola)



Si intitola, se così possiamo dire, "La cultura rigeneri anche le periferie e i luoghi dimenticati", la lettera che l'associazione politico culturale "Futura" ha inviato, anche a mezzo stampa al Sindaco di Mola di Bari Giuseppe Colonna e credo che sia un'analisi della situazione molese che rispecchia in pieno quello che sta accadendo e quelle che sono importanti direzioni che si possono prendere per il futuro.

Del resto la delocalizzazione degli eventi è stata per me e per i ragazzi de "La Fabbrica del Benessere", qualche anno fa la molla che ci ha permesso di realizzare "Dalcentroailati", una serie di eventi che ha abbracciato diverse arti come la letteratura e la musica in primis e la musica, anche con l'aspetto sociologico, la pittura, ecc.

Di conseguenza non posso che essere d'accordo con quanto espresso in questa missiva per il primo cittadino che ripropongo integralmente qui: 

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Gentile Sig. Sindaco

FUtuRA non ha potuto che accogliere positivamente la programmazione di eventi ideata per questa estate molese, realizzata con il decisivo contributo delle associazioni locali: le buone risposte che si sono riscontrate a livello di partecipazione sono senz’altro un’ottima notizia per la nostra comunità. In questo quadro, lodevoli sono in particolar modo le molteplici iniziative culturali, che impreziosiranno le nostre giornate estive.

Purtuttavia è impossibile non evidenziare, in un quadro che ribadiamo essere globalmente meritorio, alcuni limiti e criticità. Prima fra tutti la tendenziale emarginazione delle zone di periferia, tagliate fuori dalla stragrande maggioranza delle iniziative. Con due conseguenze negative: la congestione delle zona piazza-lungomare (e corrispettivi disagi) e l’aggravamento della “frattura” tra centro e periferia. Una più armoniosa e omogenea distribuzione delle iniziative sull’intero territorio molese porterebbe sicuramente molti più vantaggi a livello sociale e non solo, coinvolgendo zone della città ormai da decenni private di spunti per la crescita culturale ed economica.

Sarebbe altresì auspicabile attivarsi fin da subito per la realizzazione di una programmazione annuale delle manifestazioni culturali, volta al recupero di una vocazione turistica che possa protrarsi al di là della parentesi estiva. Mola sta lavorando per ritagliarsi un ruolo importante e non da semplice crocevia nel flusso turistico che nei mesi più caldi si riversa a Sud di Bari, ma perché non rilanciare? Perché non ipotizzare una Mola attrattiva tutto l’anno, con perno sulla Casa delle Culture o sul Palazzo Roberti? Siamo convinti che il nostro territorio abbia le potenzialità per raggiungere certi standard, anche se certamente non dall’oggi al domani.

Purtroppo Mola si trova nella situazione di dover recuperare molta visibilità nello scenario pugliese, in cui cittadine limitrofe già da qualche tempo hanno potenziato gli strumenti a supporto delle attività culturali e di attrattiva turistica, alcune di respiro nazionale, che hanno in poco tempo trainato numerose attività imprenditoriali.

Ecco che per noi molesi è cruciale la valorizzazione di peculiarità che realmente ci contraddistinguono, perché rappresentative della nostra storia, delle nostre tradizioni popolari, che rileviamo essere sconosciute alle nuove generazioni, perché Mola non è stata più raccontata.

I palcoscenici per il racconto sono davvero molteplici, a maggior ragione se non si considerano solo quelli “di pregio” come la piazza, la chiesa, il porto, il convento… Nello sforzo di rimetterci in pari con le altre realtà dell’area metropolitana, dobbiamo cogliere ora l’occasione, attraverso la cultura, per accendere le luci sui luoghi dimenticati, ricucire la frattura con la periferia, mettere a sistema Mola, San Maderno e Cozze nella programmazione culturale annuale.

Il coinvolgimento di associazioni, privati, operatori economici e cittadini è alla base di una programmazione ambiziosa e non convenzionale che investe risorse per progetti focalizzati su luoghi poco “popolari”, magari poco fruibili, perché in stato di degrado e privi di impianti e servizi. E’ chiaro come sia anche fondamentale una organizzazione più coordinata degli uffici comunali preposti allo svolgimento dei vari adempimenti amministrativi relativi ad eventi e manifestazioni pubbliche che devono svolgersi in piena sicurezza e pieno godimento di tutti.

Non può che cogliersi ancora una volta l’occasione per sottolineare l’urgente necessità di nuove unità nell’organico comunale e nuova impostazione organizzativa, perché la macchina comunale, nonostante i buoni propositi dell’Amministrazione, appare molto sovraccaricata.

Siamo certi che Lei Sindaco saprà avere quella temerarietà oggi necessaria per vedere domani risultati sostanziali che interessino tutto il territorio molese.

FUtuRA – Mola di Bari

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SPOT
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Penso si possa essere tutti d'accordo.

Io credo che sia un suggerimento che può essere tenuto in considerazione dall' Amministrazione, per fare in modo che il paese sia vivo a 360° e che tutti possano sentirsi coinvolti, del resto

"Spegni la luce, ascolta il silenzio"
(Laura Dimitri)

è la frase di una canzone, non uno stile di vita, praticamente imposto a chi vive in periferia. 

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