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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Contrada Martucci, torna l'ottimismo?



Sono sicuro che quando un lettore incontra sulla sua strada un articolo che parla di Contrada Martucci, alzi gli occhi al cielo e magari pronunci un localissimo: "AnGoooooor".

Si, perché quando qualsiasi si questione si prolunga nel tempo, purtroppo genera negli interlocutori che sono le vittime stesse di un sistema, un certo senso di intolleranza, dopo che è giunta da un po' la rassegnazione.

Nei giorni scorsi abbiamo letto delle dichiarazioni dei sindaci di Mola e Conversano, circa la forte preoccupazione e rammarico per le tante omissioni riscontrate da ARPA, ma comunque è almeno il segnale che ci sia un minimo di partecipazione da parte delle Istituzioni a questo annoso problema.

In realtà mentre i cittadini di Mola di Bari non si sono espressi sull'operato del primo cittadino, Giuseppe Colonna, in quel di Conversano c'è chi si dichiara allibito per quello che viene definito come l'ennesimo sconcertante comunicato di Pasquale Loiacono di qualche giorno fa. 

"Al cospetto di problematiche di tale gravità, ed in mancanza di
interventi da parte della Curatela fallimentare della "Lombardi Ecologia", auspica che sia la stessa Regione, attraverso atti concreti, a dimostrare grande senso di responsabilità su tale situazione."

Effettivamente auspicare che qualcuno faccia qualcosa per la grave situazione in discarica è un proclama che si commenta da solo.
A che serve fare sopralluoghi, con un conseguente rapporto di ARPA, che ripete cose acclarate da anni e ribadisce problemi accertati durante le perizie del processo?

I cittadini hanno bisogno di azioni concrete e di certezze da Michele Emiliano e dai sindaci dei paesi coinvolti, soprattutto serve che qualcuno vada fisso nella direzione della urgente messa in sicurezza del sito, senza inutili essere presi in giro senza che ci sia  reale risultato.

Quella che sembra inerzia da parete di Michele Emiliano su questa grave vicenda è qualcosa di grave e fa in modo che i soggetti interessati siano sul piede di guerra, però c'è qualcuno che, comunque vede uno spiraglio.

E' chiaro che le paure rimangono e che alla fine non c'è stato nulla di operativo nella direzione sperata, ma la riunione del Tavolo Tecnico Regionale di martedì 29 ottobre 2019 ha preso atto della importante e decisiva relazione a cura dell’ARPA Puglia sullo stato degli impianti di smaltimento in contrada Martucci, commissionata dallo stesso Tavolo, ed ha così programmato le attività conclusive del suo lavoro pluriennale. 

Tutto ciò sarebbe dovuto avvenire cinque anni fa, secondo le scadenze originali, ma comunque almeno si è arrivati ad una conclusione:
MARTUCCI VA LIBERATA E RISANATA!

Come se fosse una vicenda di spessore culturale avanzato, di quelle delle quali di solito si occupa "Il Ponte di Eraclito", la storia di questa conclusione, per certi versi ovvia e scontata, ma in Italia … "mai dire mai"... questa specie di romanzo si snoda per un percorso di anni di ritardo per diversi motivi.

Le resistenze dell’apparato burocratico, ancorché politico, della Regione, restii a dover abbandonare l’idea della prosecuzione delle attività di discarica in quei martoriati siti, prima di tutto 
...e prova ne è la loro inclusione nel nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti già adottato dalla Giunta Regionale il 2 agosto 2018.

Non basta 
"Fuggire dalla verità
per guardarla da lontano
"
(Annalisa)

Insomma, si è così avviata la fase conclusiva dell’annoso problema sociale e disputa infinita sui danni e alterazioni del territorio e della salute umana, con una sentenza senza appello:
IL PERCOLATO NON È STATO RACCOLTO PER DIVERSI ANNI ED È SCOMPARSO NEL NULLA, molto probabilmente nelle viscere della terra. 

Purtroppo la stima della relazione ARPA è impressionante: almeno 20.000 mc dispersi, solo se si tiene conto di quanto non raccolto dal sequestro giudiziario ad oggi, senza pensare alle denunce di mancato smaltimento passate.

La verità è che c'è la conferma a quello che si dice da tempo, a quello che si è detto dall'inizio:
UN DISASTRO EPOCALE CONSEGNATO ALLE GENERAZIONI FUTURE!

Già il Consiglio Regionale, con l’ordine del giorno n.179 del 15.10.2013 che riconosceva esser «note molteplici situazioni di abbandono incontrollato dei rifiuti» e istituiva all’uopo un Comitato Tecnico (alias Tavolo Tecnico) col compito di redigere un rapporto di valutazione finale sullo stato ambientale di contrada Martucci, aveva decretato l’impegno della Regione ad accordare a tale Comitato «attività ricognitive che consentano una più dettagliata conoscenza dei dati ambientali relativi a suolo, sottosuolo e falda nell’area vasta, che permettano l’individuazione dei responsabili dell’inquinamento e quindi l’avvio di interventi per la bonifica e la riqualificazione ambientale dell’area». 

Ora siamo alla stretta finale, almeno di questa parte della vicenda ed aspettiamo l'ufficialità:
Il Tavolo Tecnico, infatti, sta per licenziare il suo rapporto finale nella prossima riunione, presumibilmente entro la metà del prossimo novembre e ha deliberato in quest’ultima riunione del 29 ottobre l’avvio della procedura per la presentazione di un progetto di messa in sicurezza dei lotti e dell’area delle discariche, da redarre in tempi brevi.

L'Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci", oltre a diffondere in un comunicato i contenuti inglobati nello scritto che state leggendo, ha dichiarato di non voler tralasciare nulla, ora più che mai, visto che alcuni riconoscimenti di tutto quello per cui si è lottato in questi anni, stanno per essere riconosciuti ufficialmente.

Le interlocuzioni con gli Organi Istituzionali della Regione vanno avanti, per presentare le risultanze della relazione ARPA e il definitivo rilascio e risanamento in contrada Martucci. 
E' annunciata, tra le altre cose, a brevissimo, una pubblica comunicazione sugli ultimi eventi.

la paura di nuove delusioni c'è sempre, ma almeno su questi contenuti sembra essere tornato un po' di ottimismo.

Speriamo bene.

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