Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

A Mola ci dovrebbe essere un nuovo Piano Urbano della Mobilità. Come se ne sia mai stato fatto uno decente in passato...



Premesso che l'uso del mezzo privato si paga a caro prezzo e che questo, in qualche maniera, genera diritti e che ci dovrebbe essere prima di tutto un luogo consono dove poterlo lasciare, prima di argomentare su tutto il resto, analizziamo l'ultimo spot istituzionale che, ovviamente, manca delle premesse e non solo... 



A Mola, ogni tanto qualcuno ha lo scrupolo di "fare la mossa" di coinvolgere i cittadini.
Ovviamente non è vero, anche perché tra quasi 30000 persone ce ne sarebbe qualcuna che potrebbe dare un suggerimento intelligente e addirittura funzionale,  termine assolutamente sconosciuto alle nostre latitudini. 

Qualcuno si inventa il fatto che ci sia un Piano Urbano della Mobilità.... Qualcosa alla quale puoi aggiungere o meno la parola Sostenibile, ma ovviamente non cambia la sostanza. 

Io non mi vanterei di averlo fatto.... 
E mi riferisco non solo al presente, ma a tutti i tentativi di rendere ancora più assurdo e ridicolo il settore della viabilità anche durante gli anni precedenti. 

Veniamo a sapere che è attivo il geoblog sul sito dedicato.
Addirittura i cittadini possono suggerire azioni e interventi oppure votare le proposte avanzate da altri cittadini.

Voi ci credete?
Io no... Ma ognuno è libero di credere a quello che vuole.
Gridare We are Mola è partecipare in prima persona?
Utopia... Visto che a prescindere dalle parole vengono tagliate fuori anche le persone che si prendono la briga di costituirsi in comitato o associazione, figuriamoci il singolo cittadino.

Si dice che nei giorni scorsi oltre 500 cittadini abbiano segnalato i principali problemi del sistema della mobilità a Mola, ma anche le proprie abitudini, le proprie esigenze e gli obiettivi che l’amministrazione dovrebbe perseguire.

Se possiamo avanzare proposte e suggerimenti sulle iniziative e le azioni da mettere in campo, oppure votare le proposte avanzate da altri cittadini, perché tutti sono e saranno probabilmente scontenti in futuro? O comunque perché nessuno si dichiara coinvolto?

"che a Mola stiamo"... Si sanno le cose!

È attivo il “geoblog” sul “portale di ascolto dei cittadini” del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Mola di Bari, www.pumsmoladibari.it.
Un motivo in più per sbandierare
il presunto percorso di partecipazione del Piano, in piena coerenza con le linee guida europee, nazionali e regionali, che invitano le amministrazioni a coinvolgere il territorio nel lavoro di redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

Chiacchiere?
Purtroppo di solito è così, dobbiamo illuderci di un cambio di tendenza?
Ci spererei, ci spero, ma poi poi stando a quello che sento, non mi pare sia così.

La settimana scorsa, infatti, stando a quanto comunicato dai canali ufficiali dell'amministrazione si sarebbe tenuto anche un incontro di partecipazione attiva con gli operatori del settore dei trasporti, dei rappresentanti delle imprese e del mondo del commercio, delle associazioni attive sul territorio, ma anche degli ordini professionali e dei principali enti e istituzioni presenti sul territorio, primi fra tutti l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Puglia.

Possibile che la maggior parte dei cittadini non rientri in queste categoria e della questione non ne sappia nulla?

Sembra di parlare della Lega del Cane a Mola, quando questa non esiste più sul territorio, o guidare una Lamborghini quando chiedi il reddito di dignità.
Ed a volte è il colore "red" che fa da unione tra quello che si dice e quello che si fa effettivamente.

Si parla di un incontro, tenutosi in modalità telematica che avrebbe  consentito di individuare e condividere i punti di forza e di debolezza del sistema della mobilità e dei trasporti in città, ma anche le opportunità da cogliere e le minacce che possono costituire una variabile indipendente dalle scelte di cittadini e amministrazione, ma da tener comunque presenti ogni qual volta si avvii un percorso di pianificazione.

Ora premesso che punti di forza non ne ho mai colti in passato e devo ricorrere a tutto il mio ottimismo per aspettarmeli ora, mi viene da dire: di cosa stiamo parlando e con chi se n'è parlato, visto che nessuno sa niente tra le persone che conosco e che potrebbero avere un minimo di competenza in merito?

Si parla di un indice di motorizzazione decisamente più basso della media regionale e nazionale, una discreta dotazione di ciclabili, una maglia stradale regolare e con carreggiate larghe fuori dal centro, caratteristica non così comune in città delle dimensioni di Mola.

Cioè parliamo di Mola o abbiamo preso queste frasi dai documenti  di qualche altra città?

Il copia incolla è molto più diffuso di presunti trasporti  bici-treno che di fatto non esistono.
Potrebbero esistere in futuro?
Non lo so... Sta di fatto che sono i principali punti di forza individuati nell’incontro e da cui partire, guardando con attenzione ai punti di debolezza da superare.

Tra i punti di debolezza sono emersi un’elevata abitudine all’uso dell’auto e un contemporaneo scarso uso dei servizi di trasporto urbano, come se usare l'auto fosse un crimine e ci fosse la possibilità di parcheggiare, quindi lasciare il mezzo di trasporto privato.
Inoltre per usare i mezzi pubblici, questi dovrebbero esistere altrimenti diciamo solo minchiate inesistenti.

La mancanza o carenza di parcheggi dedicati e di scambio, oltre all’assenza di politiche di regolamentazione della circolazione e della sosta fanno il resto, fermo restando che usare l'auto sia un diritto e soprattutto poterla parcheggiare e non in "culonia" con tutto quello che si paga tra bollo, assicurazione, ecc.

Si dice che per avanzare proposte o per votare quelle già avanzate dagli altri cittadini sia possibile collegarsi a www.pumsmoladibari.it/portale-dascolto-modulo/
Ma è chiaro che si parte da certi presupposti sbagliati che considerano il centro del paese come fosse un centro storico e centro storico non è... Non troveremo mai un punto di incontro.

Inoltre si fa la finta di coinvolgere i cittadini, come si è detto prima, ma in realtà non si considerano neanche quei gruppi organizzati che si sono recati diverse volte al comune in rappresentanza di comitati ed associazioni.

Il comitato dei residenti di piazza Venti Settembre, per esempio, nonostante abbia depositato regolare iscrizione all'albo comunale degli enti no profit, non è stato considerato dall'amministrazione comunale interlocutore per la redazione del piano del traffico.

Allora di cosa stiamo parlando?

Se da una parte è l'ennesima dimostrazione che, al di là delle dichiarazioni di facciata, questa amministrazione ignora l'esistenza di un comitato e soprattutto è indifferente alle esigenze di chi abita nel centro del paese, dall'altra vi è la dimostrazione di quanto affermato in precedenza riguardante il "fumo" che si vuole vendere per essere legittimati a continuare a sbagliare, secondo la mia opinione, in ambito mobilità.

Certo, fare in modo che il suddetto comitato si renda conto, ancora una volta, di non essere considerato un interlocutore per la pianificazione condivisa, ma un ostacolo per la realizzazioni di programmi che probabilmente sono già stabiliti a tavolino, sbugiarda ancora una volta anche i tentativi di "far finta" circa il coinvolgimento della popolazione.

Ovviamente il sindaco inviterà questi ultimi a compilare il questionario, ma non era questo che ci si sarebbe aspettato.

Io penso che prima di parlare di viabilità si dovrebbero stabilire quali siano le zone del centro storico, (che poi è facile lo è solo la citta vecchia) e quali siano le zone sensibili al traffico ed alla funzionalità della viabilità.

Poi si dovrebbero prima recuperare, liberare, inventare i parcheggi e poi mettere mano al resto.
Invece ogni mese si bruciano parcheggi per "idee varie" e si aggiungono tavolini dei bar in mezzo alla strada ad occupare quei quattro o cinque rimasti.
È poi parliamo di viabilità e sostenibilità?
Ma per piacere.....
Facciamoci più seri e poi parliamo....
Purtroppo però siamo a Mola.....
Dobbiamo accontentarci di gente che ci prende per il culo con la pretesa di coinvolgerci?

Il rischio è quello di fare delle scelte discutibili e contemporaneamente cercare di dividere i demeriti con i cittadini.

Ovvio che in questo caso la partecipazione diventa inutile, almeno fino a quando non venga dimostrato il contrario.

Cosa che, intendiamoci bene, io vorrei.
Ovviamente non ci sono elementi tali da poter sperare, ma ripeto.....
Sarei ottimista.....
(Certo, fino ad un certo punto) 

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