La decima giornata del campionato è stata un vero e proprio spartiacque per le zone alte della classifica, caratterizzata da frenate inattese e vittorie pesanti negli scontri diretti.
C'è un gruppone di testa racchiuso in un punto al quale si aggiunge la 
Juventus del nuovo corso ed il 
Bologna che invece sono a 4 punti dal primo posto.
Mentre in coda si consuma il dramma della Viola che sta frantumando tutti i suoi record negativi.
Il risultato più atteso, il big match di San Siro tra Milan e Roma, ha visto i rossoneri di Max Allegri imporsi per 1-0, guadagnando punti preziosi e raggiungendo la squadra capitolina e l'Inter in piena zona Champions. 
L'Inter, dal canto suo, ha dovuto lottare fino all'ultimo per avere la meglio sul Verona (1-2), grazie a un autogol in pieno recupero, mantenendo così il passo delle prime.
La capolista Napoli ha invece rallentato in casa, fermato sullo 0-0 da un sorprendente Como, protagonista di un match coraggioso, con Milinkovic-Savic decisivo su un calcio di rigore.
Sconfitte Inattese e Risvegli Tardivi
Le sorprese non sono mancate. 
Nel frattempo, la 
Juventus ha ottenuto una vittoria so per 
2-1 in trasferta contro la 
Cremonese, mentre il 
Bologna ha confermato il suo momento positivo vincendo per 
1-3 contro il 
Parma.
 
Nelle altre sfide, il Lecce ha messo a segno un importante colpo esterno battendo per 0-1 una Fiorentina in grande difficoltà. 
La Lazio ha ritrovato il sorriso vincendo 2-0 contro il Cagliari, e, nel finale di giornata, il Genoa ha conquistato la sua prima vittoria stagionale in extremis (1-2 contro il Sassuolo). 
Infine, il pareggio spettacolare per 2-2 tra Torino e Pisa ha chiuso il quadro delle partite con un'ulteriore dose di emozione.
Questa giornata ha compattato ulteriormente la lotta per le prime posizioni, lasciando il campionato apertissimo ad ogni scenario.
Ma vediamo tutte le gare più nel dettaglio e le conseguenti classifiche:👇🏼
 
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Cremonese-Juventus 1-2
CREMONESE (3-5-2): Audero; Terracciano (24'st Johnsen), Baschirotto, Bianchetti; Barbieri, Payero, Bondo (15'st Sarmiento), Vandeputte, Floriani Mussolini (25'st Vazquez); Bonazzoli (25'st Faye), Vardy (16 Silvestri, 69 Nava, 8 Valoti, 23 Ceccherini, 48 Lordkipanidze, 55 Folino). 
All.Nicola
JUVENTUS (3-4-3): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Koopmeiners, Cambiaso, Locatelli, Thuram (33'st Joao Mario), Kostic (33'st Adzic), McKennie (39'st Rugani), Openda (18'st Conceiçao), 
Vlahovic (39'st David) (1 Perin, 42 Scaglia, 11 Zhegrova, 21 Miretti, 40 Rui, 44 Pedro). 
All.Spalletti
Ammoniti: Bianchetti per fallo, Spalletti
La 
Juventus ha inaugurato l'era di 
Luciano Spalletti sulla panchina con una vittoria convincente per 
2-1 in trasferta contro la Cremonese. 
I bianconeri hanno dimostrato subito un ottimo approccio, indirizzando la gara in discesa fin dai primissimi minuti. 
La Juve è partita a razzo e, dopo appena due minuti, Kostic ha sbloccato il risultato, regalando al nuovo tecnico, successore di Igor Tudor un avvio lampo. 
La squadra ha controllato il gioco, con un palo colpito da Locatelli al 26° che ha sfiorato il raddoppio. 
La Cremonese, poco incisiva in attacco, è andata al riposo sotto di un gol. 
Nella ripresa, Cambiaso ha messo il sigillo sul match trovando la rete del 2-0, frutto di un'azione ben orchestrata. 
Nonostante la vittoria, è emerso un dato statistico che ha sollevato qualche perplessità: le punte, in particolare Vlahovic, pur partecipando attivamente alla manovra e toccando molti palloni, non sono riuscite a trovare la via del gol. 
L'assenza di 
Yildiz è stata ben gestita dal collettivo, che ha saputo comunque imporre il proprio gioco. 
Nel finale, un guizzo di Vardy all'83° ha riaperto brevemente la gara, accorciando le distanze sull'1-2, ma i bianconeri sono riusciti a difendere il vantaggio fino al triplice fischio. 
Una "prima" vincente per Spalletti, che ora avrà il compito di sbloccare anche i suoi attaccanti.
 
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Lazio-Cagliari 2-0 
LAZIO (4‑3-3): Provedel, Lazzari (27 ' st Pellegrini), Gila, Romagnoli (1'st Provstgaard), Marusic, Guendouzi, Cataldi, Basic (16' st Vecino), Isaksen (39'st Pedro), Dia (39' st Noslin), Zaccagni. 
All. Sarri
CAGLIARI (4-2-3-1): Caprile, Zappa, Mina, Luperto, Palestra (34' st Idrissi) Adopo, Prati, Esposito (24' st Luvumbo), Folorunsho (34' st Pavoletti), Gaetano (12' st Felici); Borrelli (24' Kiliçsoy). 
All. Pisacane
Ammoniti: Gaetano e Felici per gioco scorretto.
La Lazio ha conquistato una vittoria casalinga per 2-0 contro il Cagliari, centrando la seconda affermazione consecutiva all'Olimpico.  
La prima frazione di gioco si è chiusa a reti inviolate, pur non mancando le occasioni da entrambe le parti. 
I padroni di casa sono andati vicini al gol con Basic e Zaccagni, ma anche gli ospiti si sono fatti vedere in attacco con buone opportunità create da Folorunsho e Luperto.
La svolta della partita è arrivata nella ripresa, grazie a un lampo di genio: 
L'equilibrio è stato rotto da Isaksen, autore di un'azione personale conclusa con un gran sinistro a giro che non ha lasciato scampo al portiere Caprile. 
A sigillare definitivamente il risultato ci ha pensato Zaccagni in pieno recupero, che ha infilato la palla con precisione sotto l'incrocio dei pali, fissando il 2-0 finale. 
La squadra di 
Maurizio Sarri ottiene così un successo importante che le permette di proseguire la sua marcia in campionato.
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Udinese-Atalanta 1-0
⚽ 40' Zaniolo
UDINESE (3-5-2): Okoye; Bertola (30' Palma), Kabasele, Solet; Zanoli (30' st Ehizibue), Ekkelenkamp (24' st Piotrowski), Karlstrom, Atta, Kamara; Zaniolo (24' st Bayo), Buksa (40' st Zarraga). 
All.: Runjaic.    
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou (39' Brescianini), Hien, Djimisti; Zappacosta, Ederson, Pasalic, Zalewski (32' st De Ketelaere); Sulemana (15' st Lookman), Samardzic (32' st Bellanova); Scamacca (15' st Krstovic). 
All.: Juric.    
Ammoniti: Kamara per comportamento non regolamentare; Ederson, Krstovic, De Ketelaere per gioco falloso.  
L'Udinese ha conquistato una vittoria preziosa (1-0) contro l'Atalanta allo stadio Bluenergy, infliggendo ai bergamaschi la loro prima sconfitta stagionale in campionato. 
La prestazione dei friulani, solidi e determinati, ha messo in seria difficoltà la Dea, apparsa inaspettatamente spenta. 
L'Udinese ha dominato la prima frazione di gioco, controllando il ritmo e creando le occasioni più pericolose, mentre l'Atalanta faticava a entrare in partita. 
Il vantaggio è arrivato al 40° minuto grazie a Zaniolo, l'ex di turno, che ha sfruttato al meglio un assist di Kamara per trafiggere il portiere Carnesecchi e chiudere il primo tempo sull'1-0.
Nella seconda metà, l'Atalanta ha provato a reagire, alzando l'intensità e cercando con più convinzione la rete del pareggio. 
I nerazzurri hanno avuto alcune chance, ma l'Udinese non si è limitata a difendere: i padroni di casa hanno continuato a rendersi pericolosi in contropiede. 
Nonostante gli sforzi dell'Atalanta e i cambi offensivi, il punteggio non è più cambiato. 
L'Udinese ha mantenuto la porta inviolata e ha conquistato tre punti fondamentali, confermando un buon momento di forma.
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Sassuolo Genoa 1-2 
⚽ 18' pt Malinovskyj (G), 2' st 
Berardi (S), 48' st Ostigard (G)
SASSUOLO (4-3-3) Muric; Walukiewicz, Idze, Muharemovic, Doig (33' s.t. Coulibaly); Thorsvedt, Matic, Konè (19' s.t. Vranckx); Berardi (33' s.t. Cheddira), Pinamonti (41' s.t. Moro), Laurientè (19' s.t. Fadera). 
All. Grosso
GENOA (3-5-2) Leali; Marcandelli (23' s.t. Ellertsson), Ostigard, Vasquez; Norton-Cuffy, Frendrup, Malinovskyj (14' s.t. Masini), Thorsby (40' s.t. Gronbaek), Martin; Vitinha (14' s.t. Messias), Colombo (23' s.t. Ekuban) 
All. Murgita/Criscito
Ammoniti: Malinovsky, Marcandalli, Masini e Muharemovic per gioco falloso.
Il Genoa ha conquistato la sua prima vittoria stagionale sbancando il campo del Sassuolo con un combattuto 2-1, trovando il gol decisivo in pieno recupero. 
Questo successo segna anche un esordio vincente per la nuova coppia in panchina, formata da Murgita e Criscito, subentrati dopo le dimissioni di Vieira. 
La partita si è infiammata subito con il vantaggio ligure al 18° minuto: in seguito a un calcio d'angolo, la palla è arrivata a Malinovskyi che, dal limite dell'area, ha scagliato un potente sinistro in rete. Il primo tempo si è concluso sull'1-0 per gli ospiti.
Il Sassuolo ha reagito immediatamente all'inizio della ripresa, pareggiando al 47°: da un corner di Laurienté, la palla è stata prolungata di testa da Vitinha e Berardi ha insaccato al volo con il mancino. 
Il match è sembrato destinato al pareggio, ma il Genoa ha avuto un colpo di coda incredibile. 
Al 93° minuto, su un calcio di punizione battuto da Martin, il difensore Ostigard è svettato in area e di testa ha siglato il 2-1, regalando tre punti fondamentali al Grifone proprio all'ultimo respiro. 
Una vittoria che vale doppio per il Genoa, ottenuta al termine di un finale tesissimo.
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 Milan-Roma 1-0
⚽ 39' pt Pavlovic
MILAN (3‑5‑2): Maignan, De Winter, Gabbia, Pavlović, Saelemaekers (42' st Athekame), Fofana, Modrić, Ricci, Bartesaghi, Leão (49' st Tomori), Nkunku (39' st Loftus-Cheek). 
All. Allegri
ROMA (3‑5‑2): Svilar, Hermoso (39' st Tsimikas), Mancini, Ndicka, Çelik (31' st Dovbyk), Cristante, Koné, El Aynaoui (6' st Pellegrini), Wesley, Soulé (6' st Bailey), Dybala (39' st Baldanzi). 
All. Gasperini
Ammoniti: El Aynaoui, Saelemaekers, Çelik, Fofana, Hermoso per gioco falloso, Mancini per proteste
Note: al 37' del st Maignan para il rigore a Dybala.
Il Milan ha conquistato i tre punti nel cruciale scontro serale contro la Roma, vincendo per 1-0. 
In avvio, la Roma è sembrata più intraprendente e ha avuto la prima grande opportunità per portarsi in vantaggio, fallita da Dybala. 
Tuttavia, col passare del tempo, il Milan ha preso il controllo del gioco. 
La rete decisiva è arrivata al 39° minuto, quando Pavlovic ha insaccato il gol su assist illuminante di Leao, fissando il risultato sull'uno a zero.
Nel secondo tempo, la gara è stata ricca di emozioni: Il Milan ha sfiorato il raddoppio, colpendo un palo con Nkunku e sprecando un'altra clamorosa occasione con Leao. 
La Roma, pur provandoci, è risultata poco incisiva sotto porta. 
Il momento clou della ripresa è avvenuto all'81° minuto, quando un tocco di mano di Fofana in area ha concesso un calcio di rigore alla Roma. 
Dal dischetto si è presentato Dybala, ma il portiere rossonero Maignan è stato superlativo, respingendo la conclusione e blindando la vittoria per il Milan. Dybala, purtroppo, è stato costretto a uscire subito dopo per un infortunio. 
Il Milan porta a casa una vittoria sofferta ma meritata, grazie alla prodezza del suo portiere e al gol di Pavlovic.
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Parma-Bologna 1-3
⚽ 1' pt Bernabè (P), 17' pt Castro (B), 23' st Castro (B), 47' st Miranda (B)
PARMA (4-4-2): Suzuki, Delprato, Circati (42' pt Ndiaye), Valenti, Britschgi (34' st Hernani), Bernabè, Estevez (24' pt Sorensen), Keita, Ordonez, Benedyczak (33' st Djuric), Pellegrino (33' st Cutrone). 
All.: Cuesta
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski, Holm, Heggem, Lucumi, Miranda, Freuler (11' st Moro), Pobega, Orsolini (37' st Bernardeschi), Odgaard (27' st Fabbian), Rowe (37' st Cambiaghi), Castro (27' st Dallinga). 
All.: Niccolini
Ammoniti: Valenti, Cambiaghi per gioco falloso
Espulso: nel pt al 35' Ordonez per somma di ammonizioni
Certamente! Ecco il resoconto del derby tra Parma e Bologna, riscritto con le mie parole e mettendo in risalto gli elementi più importanti:
Il Bologna è riuscito a conquistare una vittoria in rimonta sul campo del Parma per 3-1 nel derby delle 18:00, ritrovando i tre punti dopo due pareggi consecutivi. 
Per la squadra di casa, invece, si tratta della seconda sconfitta di fila.
La partita è iniziata in modo fulmineo, con il Parma in vantaggio dopo appena 15 secondi grazie al rapido tiro vincente di Bernabé. 
Nonostante lo svantaggio lampo, il Bologna ha reagito con veemenza, mantenendo un ritmo di gioco elevatissimo. 
Dopo una traversa colpita da Britschgi, il pareggio degli ospiti è arrivato al 17° minuto: un cross di Holm è stato trasformato in gol da Castro, bravo ad anticipare Estevez e a battere il portiere Suzuki. 
La situazione si è complicata per il Parma al 35' quando Ordonez è stato espulso per doppia ammonizione, lasciando i padroni di casa in dieci uomini. Il primo tempo si è chiuso in parità, 1-1.
La ripresa è stata segnata da un violento nubifragio che si è abbattuto sullo stadio Tardini. 
Nonostante le condizioni avverse, il Bologna ha sfruttato la superiorità numerica e ha completato il sorpasso al 68° minuto. 
Dopo un traversone di Miranda e una serie di rimpalli concitati in area, ancora una volta Castro si è dimostrato il più lesto, insaccando la sua doppietta personale con un sinistro preciso. 
Il sigillo finale è arrivato in pieno recupero, al 92': su assist di Cambiaghi, Miranda ha scagliato un tiro che si è infilato sul primo palo, segnando il suo primo gol in Italia e fissando il risultato definitivo sul 3-1 per il Bologna.
 
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H.Verona-Inter 1-2
⚽ 16’ 
Zielinski, 40’ Giovane, 90+4’ autogol Frese
HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Bella-Kotchap, Nelsson, Frese; Belghali, Akpa Akpro (42'st Harroui), Gagliardini, Bernede (29'st Niasse), Bradaric; Giovane (35'st Sarr), Orban (29'st Mosquera). 
All: Zanetti.
INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Luis Henrique (11'st Dumfries), Zielinski (11'st Barella), Calhanoglu, Sucic (42'st Frattesi), Carlos Augusto (20'st Dimarco); Martinez, Bonny (11'st Esposito). 
All: Chivu
Ammoniti: Orban,  Bisseck.
L'Inter ha conquistato una vittoria sofferta per 2-1 al Bentegodi contro un combattivo Hellas Verona, trovando il gol decisivo solo nei secondi finali della partita. 
La gara è partita con i nerazzurri che hanno subito imposto il loro ritmo, passando in vantaggio al 16° minuto con un bellissimo gesto tecnico: Zielinski ha trasformato in rete un assist chirurgico di Calhanoglu con un gran tiro. 
Tuttavia, il Verona non si è intimidito e ha aumentato l'intensità del suo gioco. 
La reazione è stata premiata poco prima dell'intervallo, quando Giovane si è inventato una splendida giocata personale che è valsa il gol del pareggio (1-1).
Nella ripresa, l'Hellas Verona è rientrato in campo con più convinzione e ha mantenuto il controllo del gioco, mettendo in difficoltà l'Inter che faticava a costruire occasioni significative. 
Un momento di grande rischio per i nerazzurri si è verificato al 66° minuto, quando Bisseck ha commesso un fallo su Giovane a centrocampo, rimediando un'ammonizione, ma rischiando il cartellino rosso. 
Nel finale, l'Inter ha intensificato gli sforzi nel tentativo di strappare la vittoria. 
E proprio quando il pareggio sembrava inevitabile, in 
pieno recupero (al 94° minuto), i nerazzurri hanno trovato la rete della vittoria grazie a una sfortunata 
autorete di Frese, che ha deviato in rete un pallone crossato in area. 
L'Inter porta a casa i tre punti in un match equilibrato e difficile, mentre il Verona, autore di un'ottima prestazione, viene beffato all'ultimo respiro.
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Napoli-Como 0-0
NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Spinazzola (1' st Gutierrez); Anguissa, Gilmour (37' st Elmas), McTominay; Politano (42' st Lobotka), Hojlund (42' st Lucca), Neres (27' st Lang). 
All.: Conte.     
COMO (3-5-2): Butez; Smolcic (26' st Posch), Ramon, Kempf (8' pt Diego Carlos), Valle; Perrone, Caqueret (26' st Da Cunha); Addai (37' st Rodriguez), Paz, Diao; Morata (37' st Douvikas). 
All.: Fabregas.    
Ammoniti: Perrone, Anguissa, Smolcic, Politano per gioco falloso; Fabregas per proteste.
La partita al Maradona tra Napoli e Como si è conclusa con un pareggio a reti inviolate (0-0), nonostante non siano mancate le emozioni. 
Il Como ha messo in seria difficoltà i padroni di casa, sprecando l'occasione più clamorosa dell'incontro. 
Il primo tempo è stato vibrante, con entrambe le squadre che hanno giocato a viso aperto. 
L'episodio che avrebbe potuto cambiare la storia della gara è arrivato al 24° minuto, quando l'arbitro ha concesso un calcio di rigore al Como per un fallo in area di Milinkovic-Savic sull'attaccante Morata. Tuttavia, lo stesso portiere del Napoli si è riscattato immediatamente, dimostrando grande abilità nel neutralizzare il tiro dal dischetto di Morata. 
Si è andati così all'intervallo con il punteggio fermo sullo 0-0.
Nella ripresa, il Napoli ha aumentato la pressione offensiva, cercando con maggiore insistenza il gol del vantaggio. 
Nonostante diverse opportunità create, la difesa del Como e la giornata di grazia del loro portiere hanno impedito che la rete si sbloccasse. 
Il match si è concluso senza che nessuna delle due squadre riuscisse a trovare il guizzo vincente, fissando il risultato finale sullo 0-0. 
È stato un pareggio combattuto e con un grande protagonista: Milinkovic-Savic!
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Fiorentina-Lecce 0-1
⚽ 23' pt Berisha
FIORENTINA (3-5-2): De Gea, Pongracic, Comuzzo (32' st Fazzini), Ranieri, Dodò, Ndour (1' st Sohm), Nicolussi Caviglia (1' st Mandragora), Fagioli (1' st Gudmundsson), Fortini, Dzeko (15' st Piccoli), Kean. 
All. Pioli
LECCE (4-2-3-1): Falcone, Veiga, Gaspar, Gabriel, Gallo, Ramadani, Coulibaly, Morente (44' st Drame, Berisha (31' st Maleh), Banda (28' st Pierotti), Stulic (44' st Camarda). 
All. Di Francesco
Ammoniti: Nicolussi Caviglia, Fagioli, Veiga, Kean per gioco falloso, Ranieri per proteste
La Fiorentina è in una crisi sempre più profonda, perde in casa contro il Lecce per 1-0, e vede peggiorare ulteriormente la sua drammatica posizione in classifica. 
Gli ospiti salentini, al loro secondo successo stagionale, hanno trovato il gol decisivo al 23° minuto: un cross di Morente è stato finalizzato da distanza ravvicinata da Berisha, che ha battuto il portiere avversario. 
La reazione della squadra di Pioli è stata debole e disorganizzata. 
Il gioco è apparso spento e macchinoso, e le uniche vere opportunità create prima dell'intervallo – con Kean (parata di Falcone) e un colpo di testa di Ranieri finito alto da ottima posizione – non sono state sfruttate. 
Nella ripresa, i cambi operati dal tecnico Pioli non hanno sortito l'effetto sperato per scuotere la squadra. L'unica nota di cronaca è un altro intervento eccezionale del portiere leccese Falcone su un tiro di Kean respinto sulla linea, un tentativo dalla distanza di Sohm e, soprattutto, un momento di grande tensione: l'arbitro Rapuano ha assegnato un calcio di rigore alla Fiorentina all'85', salvo poi revocare la decisione dopo il consulto al VAR. 
Il fischio finale sul risultato di 1-0 per il Lecce ha scatenato la netta disapprovazione dei tifosi viola (fischi). 
Con questa sconfitta, la Fiorentina stabilisce un record negativo nella sua storia quasi centenaria: zero vittorie dopo dieci giornate di campionato e un magro bottino di soli 4 punti. 
È un momento davvero difficile per la squadra di Firenze. 
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Torino-Pisa 2-2 
⚽ 13' pt e 29' pt rig. Moreo (P), 42' pt Simeone (T), 48' pt Adams (T)
TORINO (3-5-2): Paleari, Ismajli, Maripan (21' st Tameze), Coco, Pedersen, Casadei, Ilic, Vlasic (1' st Ngonge), Lazaro (28' st Biraghi), Adams (21' st Gineitis), Simeone (33' st Zapata). 
All. Baroni
PISA (3-5-2): Semper, Calabresi, Caracciolo, Canestrelli, Touré (20' st Nzola), Vural (38' st Marin), Hojholt (1' st Aebischer), Akinsanmiro, Leris (38' st Cuadrado), Moreo (20' st Angori), Meister. 
All. Gilardino
Ammoniti: Casadei, Hojholt, Pedersen per gioco falloso
Espulsi: al 45' Baroni dalla panchina per proteste. 
La sfida tra Torino e Pisa si è conclusa con un pareggio per 2-2, con tutte le quattro reti segnate in un pirotecnico primo tempo. 
Il Pisa ha avuto un avvio travolgente, portandosi in doppio vantaggio grazie a una giornata di grazia del suo attaccante Moreo. 
La gara si è sbloccata dopo un tiro di Akinsanmiro che ha colpito la traversa; sul rimpallo, Moreo è stato il più lesto a insaccare, segnando il suo primo gol in Serie A. 
Poco dopo, il Pisa ha ottenuto un rigore per un fallo di Casadei su Vural, trasformato con freddezza ancora da Moreo, autore di una doppietta. 
Sotto di due gol, il Torino ha dimostrato grande carattere, innescando una furiosa rimonta negli ultimi minuti della prima frazione. 
Simeone ha riaperto i giochi con un colpo di testa vincente. 
Il nervosismo era palpabile: l'allenatore granata Baroni è stato espulso per le veementi proteste dopo un rigore non concesso. 
Nonostante l'assenza del tecnico, la squadra ha trovato il pareggio in pieno recupero grazie a Adams, che ha finalizzato un cross di Lazaro siglando il 2-2. 
Il secondo tempo, pur mantenendo un buon ritmo, non ha più regalato reti né la stessa carica esplosiva. 
Il Pisa si è difeso con ordine, mentre il Torino non è riuscito a concretizzare i suoi assalti finali. 
Il pareggio permette al Torino di allungare a cinque i risultati utili consecutivi, mentre per il tecnico del Pisa, Gilardino, l'appuntamento con la prima vittoria stagionale è stato ancora una volta rimandato.
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Classifica 
| 
 Squadra 
 | 
 Punti 
 | 
| 
 Napoli 
 | 
 22 
 | 
| 
 Inter 
 | 
 21 
 | 
| 
 Milan 
 | 
 21 
 | 
| 
 Roma 
 | 
 21 
 | 
| 
 Bologna 
 | 
 18 
 | 
| 
 Juventus 
 | 
 18 
 | 
| 
 Como 
 | 
 17 
 | 
| 
 Lazio 
 | 
 15 
 | 
| 
 Udinese 
 | 
 15 
 | 
| 
 Cremonese 
 | 
 14 
 | 
| 
 Atalanta 
 | 
 13 
 | 
| 
 Sassuolo 
 | 
 13 
 | 
| 
 Torino 
 | 
 13 
 | 
| 
 Cagliari 
 | 
 10 
 | 
| 
 Lecce 
 | 
 9 
 | 
| 
 Parma 
 | 
 7 
 | 
| 
 Pisa 
 | 
 6 
 | 
| 
 Genoa 
 | 
 6 
 | 
| 
 Verona 
 | 
 5 
 | 
| 
 Fiorentina 
 | 
 4 
 | 
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Marcatori 
5 Reti
- Hakan Çalhanoglu (Internazionale)
 
- Riccardo Orsolini (Bologna)
 
4 Reti
- Federico Bonazzoli (Cremonese)
 
- Giovanni Simeone (Torino)
 
- Christian Pulisic (Milan)
 
- André-Frank Zambo Anguissa (Napoli)
 
- Santiago Castro (Bologna)
 
- Nicolás Paz (Como)
 
- Kevin De Bruyne (Napoli)
 
3 Reti
- Mattia Zaccagni (Lazio)
 
- Marcus Thuram (Internazionale)
 
- Lautaro Martínez (Internazionale)
 
- Andrea Pinamonti (Sassuolo)
 
- Rafael Leão (Milan)
 
- Keinan Davis (Udinese)
 
- Dušan Vlahovic (Juventus)
 
- Nicolò Zaniolo (Udinese)
 
- Raoul Bellanova (Atalanta)
 
- Matteo Cancellieri (Lazio)
 
- Matías Soulé (Roma)
 
- Ange-Yoan Bonny (Internazionale)
 
2 reti
Vardy (Cremonese);
Belotti (Cagliari);
Berardi (Sassuolo);
Kempf (Como);
Dimarco (Internazionale);
Mandragora (Fiorentina);
Moreo (Pisa);
McTominay (Napoli);
Adams (Torino);
Dovbyk (Roma);
Serdar (Hellas Verona);
Nzola (Pisa);
Odgaard (Bologna);
Krstovic (Atalanta);
Kean (Fiorentina);
Castellanos (Lazio);
Douvikas (Como);
Laurienté (Sassuolo);
De Ketelaere (Atalanta);
Felici (Cagliari);
N’Dri (Lecce);
Cambiaghi (Bologna);
Pavlovic (Milan);
Højlund (Napoli);
Sulemana (Atalanta);
Terracciano (Cremonese);
Pellegrino (Parma);
Baschirotto (Cremonese);
Yildiz (Juventus);
Berisha (Lecce);
Orban (Hellas Verona);
1 rete
Vázquez (Cremonese);
Kostic (Juventus);
Cristante (Roma);
Dybala (Roma);
Loftus-Cheek (Milan);
Zielinski (Internazionale);
Cataldi (Lazio);
Ekuban (Genoa);
Maripán (Torino);
Malinovskyi (Genoa);
Karlström (Udinese);
Mina (Cagliari);
Pasalic (Atalanta);
Luperto (Cagliari);
Barella (Internazionale);
Gosens (Fiorentina);
Thorsby (Genoa);
Pellegrini (Roma);
Buksa (Udinese);
Posch (Como);
Scamacca (Atalanta);
Dumfries (Internazionale);
Cutrone (Parma);
Vojvoda (Como);
Basic (Lazio);
Hermoso (Roma);
Coulibaly (Lecce);
Gudmundsson (Fiorentina);
Bastoni (Internazionale);
Ranieri (Fiorentina);
Moro (Bologna);
Lookman (Atalanta);
Sottil (Lecce);
Kelly (Juventus);
De Luca (Cremonese);
Guendouzi (Lazio);
Thuram (Juventus);
Gilmour (Napoli);
Modric (Milan);
David (Juventus);
Beukema (Napoli);
Miranda (Bologna);
Saelemaekers (Milan);
Isaksen (Lazio);
Bernabé (Parma);
Ricci (Milan);
Coco (Torino);
Brescianini (Atalanta);
Fofana (Milan);
Østigård (Genoa);
Ngonge (Torino);
Conceição (Juventus);
Esposito (Cagliari);
Zalewski (Atalanta);
Dia (Lazio);
Lucca (Napoli);
Samardzic (Atalanta);
Holm (Bologna);
Borrelli (Cagliari);
Perrone (Como);
Cabal (Juventus);
Ellertsson (Genoa);
Cheddira (Sassuolo);
Circati (Parma);
Fadera (Sassuolo);
Iannoni (Sassuolo);
Kristensen (Udinese);
Cambiaso (Juventus);
Scalvini (Atalanta);
Gatti (Juventus);
Koné (Sassuolo);
Pio Esposito (Internazionale);
Bravo (Udinese);
Wesley (Roma);
Addai (Como);
Giovane (Hellas Verona);
Sucic (Internazionale);
Adzic (Juventus);
Ekhator (Genoa);
Atta (Udinese);
Lorran (Pisa);
Athekame (Milan);
Camarda (Lecce);
Gabriel (Lecce);
Idrissi (Cagliari);
Cuadrado (Pisa);
Spinazzola (Napoli);
Kabasele (Udinese);
Autogol
Hien (Atalanta - 1 autogol);
Frese (Hellas Verona - 1 autogol);
Muharemovic (Sassuolo - 1 autogol);
Sabelli (Genoa - 1 autogol);
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