Scontro all'ONU: "Stregoneria" Contro "Genocidio". La Risposta Epica di Francesca Albanese ad Israele (ed ai 63 Stati che ha accusato di complicità)
Il rappresentante israeliano Danny Danon ha attaccato la relatrice ONU con accuse sessiste. Albanese ha respinto l'attacco, ribadendo: "Quelli accusati di genocidio siete voi. Se avessi poteri magici, li userei per fermare i vostri crimini".
La presentazione del nuovo rapporto della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, ha innescato uno scontro drammatico e simbolico.
Albanese ha accusato formalmente 63 Stati di complicità nel genocidio in corso a Gaza, un'affermazione di portata storica.
"Signora Albanese, lei è una strega. Questo rapporto è un’altra pagina del suo libro degli incantesimi. Ogni accusa è un incantesimo che non funziona, perché lei è una strega fallita. Possano le sue maledizioni continuare a ritorcersi contro.”
L'insulto, così esplicito e retrogrado, è stato l'ennesimo attacco personale subito da Albanese, spesso in un silenzio assordante da parte dei rappresentanti italiani e di altri Stati "liberali".
La Replica che Zittisce l'Insulto
Francesca Albanese, dimostrando ancora una volta la sua tempra e il suo coraggio intellettuale, ha preso la parola per rispondere all'attacco con una replica che è stata definita "da scolpire negli annali".
Ha definito "grottesco e francamente delirante" che uno Stato accusato di genocidio rifiuti di rispondere alla sostanza del rapporto e ricorra all'accusa di stregoneria.
Albanese ha capovolto l'insulto in un monito:
"E così sia: quelli accusati di genocidio siete voi."
Riguardo alla stregoneria, la sua risposta è stata un inno all'etica contro la vendetta:
"Se la cosa peggiore di cui mi potete accusare è la stregoneria, la accetto. Ma se avessi il potere di fare incantesimi, non lo userei per vendetta. Lo userei per fermare i vostri crimini una volta per tutte e per assicurarmi che i responsabili finiscano dietro le sbarre."
Un Appello agli Stati e la Forza del Popolo
La relatrice ha poi rivolto un severo rimprovero ai governi occidentali: ha espresso "vergogna" per quelle democrazie liberali che non riescono a sostenere i propri cittadini — volontari in flottiglie e marce globali — che "continuano a rischiare la vita" per rompere l'assedio.
Albanese ha ricordato che fermare l’assedio e il genocidio è un obbligo preciso che spetta agli Stati membri, accusandoli di rimanere "in silenzio e complici".
Al contempo, ha lodato la crescente mobilitazione popolare globale, citando:
Il popolo unito che si sta sollevando.
I lavoratori in sciopero in tutto il mondo.
La campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) che sta guadagnando nuovo slancio grazie al boicottaggio strategico dei consumatori, al disinvestimento delle aziende e alla progressiva correzione delle pratiche da parte di istituzioni come banche e università.
Concludendo con una nota di fiducia sul futuro, Albanese ha dichiarato che la vera domanda non è se il sistema di apartheid e la complicità globale che lo sostiene finiranno, ma "quando e come".
Questa coraggiosa donna continua a reggere il confronto con un sistema di potere vasto e maschile, armata unicamente della forza del suo lavoro, dei fatti e delle sue idee.
Il suo operato è un atto di coraggio che merita protezione e gratitudine.


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