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Tragedia ai Fori Imperiali: Crolla la Torre dei Conti a Roma, un Operaio Morto dopo 11 Ore sotto le Macerie. La polemica che non ti aspetti con la Russia.



La vittima è Octay Stroici, 66 anni. Aperta un'inchiesta per disastro e omicidio colposo. L'intervento di 140 pompieri e un secondo cedimento durante i soccorsi. Scoppia la polemica con Mosca dopo le parole della portavoce Zakharova. 


​Un grave incidente sul lavoro ha funestato il centro di Roma nella tarda mattinata di lunedì 3 novembre 2025, dove un crollo parziale della storica Torre dei Conti, in ristrutturazione ai Fori Imperiali (Largo Corrado Ricci), ha causato la morte di un operaio.

Purtroppo la questione delle morti sul lavoro continua a mietere vittime nonostante i tanti "Safety day" organizzati da istituzioni ed aziende, molto dei quali fatti per mettersi la coscienza a posto e per pararsi il culo più che altro, ma evidentemente Senza un riscontro nella realtà effettiva delle cose.

Ovviamente è una considerazione generale che non possono al momento applicare a questo tragico eventi, siamo consapevoli, infatti, che la tragedia può sempre avvenire, purtroppo, anche quando si prendono tutte le precauzioni del caso.

In questa occasione ne sapremo di più quando saranno state condotte le indagini.

​La Dinamica e i Soccorsi

​Il primo cedimento è avvenuto intorno alle 11:30, coinvolgendo quattro operai del cantiere, attivo per lavori di restauro finanziati con i fondi Pnrr (programma Caput Mundi). 

Subito soccorsi gli altri tre colleghi, mentre il 66enne di nazionalità romena, Octay Stroici, è rimasto intrappolato sotto una valanga di calcinacci.

​Le operazioni di salvataggio, durate circa 11 ore e che hanno visto l'impiego di circa 140 pompieri, sono state rese estremamente complesse e rischiose da un secondo crollo avvenuto poco prima delle 13, che ha investito la squadra dei Vigili del fuoco già sul posto, ferendo un pompiere (trasportato all'ospedale Oftalmico).

​Nonostante le difficoltà, monitoraggi continui con droni e il grave rischio di ulteriori cedimenti, l'operaio è stato finalmente estratto vivo in serata. 

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il prefetto Lamberto Giannini hanno seguito con apprensione le operazioni, confermando che i soccorritori sono riusciti a stabilire un contatto con il 66enne e ad assicurargli una maschera d'ossigeno. 

I medici, con grande coraggio, sono anche saliti tra le macerie per praticare i primi interventi.

​La Morte in Ospedale e gli Altri Feriti

​Estratto vivo tra gli applausi dei presenti, Octay Stroici era in condizioni gravissime
Trasportato in ambulanza al Policlinico Umberto I in arresto cardiocircolatorio, è deceduto nella notte, nonostante i tentativi di rianimazione.
Un altro operaio ferito, Gaetano La Manna (che ha raccontato di aver sentito "un boato ed è venuto tutto giù"), era stato ricoverato in mattinata in codice rosso al San Giovanni con un trauma cranico (come precisato da fonti successive). 
È stato dimesso in serata con 8 giorni di prognosi, pur presentando un ematoma all'occhio destro e punti di sutura. 
Due colleghi hanno riportato solo lievi escoriazioni e non sono stati ricoverati.

​Le Indagini e le Ipotesi

​La Procura di Roma ha immediatamente aperto un'inchiesta per disastro colposo e lesioni colpose (che, a seguito del decesso, sarà probabilmente aggravata in omicidio colposo). 
Gli inquirenti disporranno una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica e accertare le cause. Si ipotizza un cedimento interno della struttura, forse di un basamento o legato a lavori preliminari per l'installazione di ascensori.
​La Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ha precisato che, prima dell'avvio dei lavori, erano state effettuate indagini strutturali (prove di carico e carotaggi) che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai.

​Scontro Diplomatico con la Russia

​La tragedia ha innescato una dura polemica internazionale in seguito al commento della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha speculato sull'accaduto collegandolo ai finanziamenti italiani per l'Ucraina, affermando che "l'Italia crollerà tutta, dall'economia alle torri" finché spenderà soldi per Kiev.

​Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (Fratelli d'Italia), ha definito le parole della portavoce "una cafonata inaccettabile degna di un popolo barbaro", chiedendo scuse a Roma.

In serata, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha convocato l'ambasciatore russo in Italia, Alexey Paramonov, per un richiamo formale, definendo le dichiarazioni della Zakharova "ignobili" e "vergognose".

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