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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Lista Di Rutigliano e Progetto Mola sul Piano Comunale delle Coste: La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.



Ci sarebbe dovuta essere un discorso in sinergia con tutte le altre funzionalità. 


Per alcuni il Piano Comunale delle Coste non è partito dai giusti presupposti. 

Non possiamo parlarne come si fa del Buena Vista Social club, ma dobbiamo partire da alcune caratteristiche che ci portano ad una cognizione di causa. 

Non stiamo, infatti, parlando del fatto che ci piaccia o meno come se stessimo stilando una classifica di gradimento tra Francesca Michielin, Bruce Springsteen, Blackinsane Bon Jovi, o se preferiamo il Brasile a Bologna. 

La conclusione è che il tutto sia stato quantomeno affrettato come descritto nella seguente nota:👇🏻 

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PIANO COMUNALE DELLE COSTE:
LA GATTA FRETTOLOSA FECE I GATTINI CIECHI.

Il PCC (Piano Comunale delle Coste) è uno strumento molto importante per il futuro del nostro territorio, in quanto, oltre ad essere un adempimento normativo , offre l'opportunità di dotarsi di importanti strumenti di tutela delle caratteristiche uniche ed identitarie, paesaggistiche, ambientali e storiche di una componente fondamentale del nostro territorio, quale è la costa, cosi come ne traccia e riconosce una decisiva rilevanza in una prospettiva di sviluppo economico, sostenibile e compatibile, di quelle attività legate alla valorizzazione della risorsa mare. 

Il PCC per essere efficiente ed efficace deve conformarsi alle linee guida, indirizzi e criteri forniti dal PRC (Piano Regionale delle Coste). 
Infatti, coerentemente a quanto previsto dal PRC tutti i comuni costieri sono tenuti, a redigere il PCC facendo seguito alla ricognizione dello stato in cui versa la costa e ai livelli di sensibilità e criticità (secondo quanto definito dal PRC, delle possibili aree concedibili, atteso il recente trasferimento di funzioni amministrative agli Enti Locali per il rilascio di concessioni demaniali. 
La gestione integrata della costa nell'ambito della pianificazione costiera affidata ai Comuni costituisce pertanto un importante banco di prova per dare risposte alle incalzanti istanze di tutela ambientale e di fruibilità sociale, senza per questo disattendere le aspettative degli operatori della balneazione e, più in generale l'opportunità di valorizzazione economica dei territori costieri. 
A tal fine occorre quindi mettere in campo un percorso progettuale e dialogico che coinvolga la collettività, non in maniera formale, ma in modo sostanziale, e può risultare efficace, solo se si parte dalla consapevolezza che il rispetto delle regole debba prevalere su tutto. 

Per far questo occorre una tempistica e un approccio diversi da quelli messo in campo dall'Amministrazione. 
Una per tutte, considerato che il PUG (Piano Urbanistico Generale) è fermo al palo e non sembra essere più una priorità per questa amministrazione comunale, diventa fondamentale adeguare il nostro vigente PRG (Piano Regolatore Generale) al PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) che rispetto al PRC ha un approccio differente in quanto l'ultimo ( ossia il PRC) si orienta più alla corretta utilizzazione della fascia costiera e di quella demaniale in particolare, mentre l'altro (ossia il PPTR ) è più essenzialmente orientato alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio, così come inteso nella odierna concezione sancita dalla Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 in quanto fornisce indirizzi e direttive in campo ambientale, territoriale e paesaggistico ai differenti piani di settore con finalità complesse che vanno dalla tutela e mantenimento dei valori paesaggistici esistenti alla valorizzazione dei paesaggi compromessi nonché alla realizzazione di nuovi valori paesaggistici.  

Con riferimento poi al territorio costiero più nello specifico, il PPTR mira a: riqualificare e valorizzare i paesaggi costieri; salvaguardare l'alternanza storica di spazi inedificati ed edificati lungo la costa; considerare il mare come grande parco pubblico della regione; salvaguardare la diversità e varietà dei paesaggi costieri storici; riqualificare ecologicamente gli insediamenti a specializzazione turistico-balneare; dare profondità al turismo costiero, creando sinergie con l'entroterra; decomprimere la costa attraverso progetti di delocalizzazione. 

 Nota delle forze politiche “Progetto Mola e “Lista Giangrazio Di Rutigliano”         

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