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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Champions League: Fuori Messi e Ronaldo. PSG, Porto, Liverpool, e Borussia Dortmund ai quarti. Barcellona e Juventus le grandi deluse


La caduta degli dei; Neymar passa senza neanche giocare.


La Champions League da i suoi primi verdetti per quanto riguarda gli ottavi di finale.
Questa settimana sono andate in scena le prime quattro gare, la settimana prossima sarà completato il quadro.

A causa della Juve perde la voce anche chi di professione fa la cantante, come Francesca Michielin, ma ormai è andata...
possiamo solo raccontare cosa è successo e magari accennare anche ad altre "dipartite illustri" che però non ci consolano, viste anche le difficoltà che incontreranno le altre due squadre italiane rimaste a disputarsi questi ottavi.

Ecco le Gare di ritorno 1^ parte:

Juventus-Porto 3-2 d.t.s.
Reti: 19' su rig. e 115' Sergio Oliveira (P), 49' e 62' Chiesa (J), 117' Rabiot (J)

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Demiral, Bonucci (75' De Ligt), Alex Sandro; Ramsey (75' McKennie), Arthur (102' Kulusevski), Rabiot, Chiesa (102' Bernardeschi); Morata, Ronaldo. All. Pirlo

PORTO (4-4-2): Marchesin; Manafà, Mbemba, Pepe, Zaidu (71' Luis Diaz); Otavio (61' Sarr), Oliveira (118' Ndiaye), Uribe (89' Grujic), Corona (118' Leite); Marega (106' Martinez), Taremi. All. S. Conceiçao

Ammoniti: Otavio, Taremi, Chiesa, Cuadrado, Sergio Oliveira, Bernardeschi, Mbemba
Espulso: Taremi


Per la Juventus è la partita  prima della paura, poi dell'illusione ed infine della delusione.
Quella di aver accarezzato a lungo la possibilità di rimonta e di passaggio ai quarti di finale. 
Ai punti avrebbe meritato la Juve, ma il Porto non ha demeritato, non fosse altro per il fatto di essere riusciti a resistere tanto tempo in 10 uomini.
Questa volta Buffon avrà pensato che il bidone d'immondizia al posto del cuore ce l'hanno pure i suoi compagni, visto che non si può regalare un primo tempo in quella maniera, con un un risultato da dover rimontare.
Nella formazione schierata da Andrea Pirlo, Demiral vince il ballottaggio con Chiellini e De Ligt in difesa e Ramsey quello con McKennie a centrocampo. 
Il Porto schiera la formazione titolare.
Gli ospiti passano inaspettatamente in vantaggio con il calcio di rigore trasformato da Oliveira e accordato per mezzo fallo ingenuo di Demiral su Taremi. 
L'occasione più ghiotta nel primo tempo della Juve è rappresentata da un colpo di testa di Morata parato da Marchesin.
Nella ripresa scende in campo un'altra Juve. 
Federico Chiesa trova subito il gol del pari su suggerimento di Ronaldo. 
L'ingenuità commessa da Taremi (palla allontanata e secondo giallo), ha agevolato, da quel momento le cose agli uomini di Pirlo. 
Il Chiesa-show che ne è seguito, ha visto l'esterno bianconero inarrestabile ed imprendibile per i difensori del Porto. 
Per fermarlo c'è voluto l'allenatore che al 102esimo ha inserito Bernardeschi.
E' proprio il numero 22 a siglare al 62' il gol del 2-1 che ha riportato, di fatto, la qualificazione in bilico nel punteggio, ma nettamente sbilanciata in favore della Juve in virtù dell'uomo in più. 
Il Porto si è abbassato, ha resistito, Pepe è stato sontuoso nel guidare la difesa dei suoi. 
Di tanto in tanto la squadra di Conçeiçao ha tentato qualche sortita e la Juve ha avuto la chance più grossa per evitare i supplementari con Cuadrado il cui tiro si è stampato contro la traversa.
Iniziano i supplementari ed i bianconeri non riescono a scardinare la difesa portoghese come vorrebbero.
Nel secondo supplementare arriva quello che non ti aspetti. 
Oliveira calcia una punizione dai 20 metri, con la palla che passa sotto sotto la barriera e batte Szczesny.
Cristiano Ronaldo ha disputato probabilmente la peggior partita da quando veste bianconero, è mancato, probabilmente soprattutto lui in questo delicatissimo turno.
Però nessuno è infallibile.
Rabiot a 3' dalla fine siglato il 3-2 dando vita a un assedio finale che non sortitisce gli effetti sperati. 
Il Porto va ai quarti e la Juventus deve abbandonare la competizione. Juve eliminata.

In sintesi, vediamo anche come sono andate le altre gare previste in questa prima parte del ritorno degli ottavi.

Borussia Dortmund-Siviglia 2-2
Reti: 35', 54' rig. Haaland (BD), 68' rig, 95' En-Nesyri (S)
Il Borussia, dopo il 3-2 dell’andata, pareggia al Signal Iduna Park e conquista i quaarti di finale.
Il Siviglia parte benissimo e sfiora ripetutamente il gol, ma sono i tedeschi a passare al primo tentativo con il solito Haaland.
Il norvegese segna su rigore a inizio ripresa e firma la quarta doppietta di fila in Champions.
Il Siviglia accorcia, sempre dal dischetto, con En-Nesyri che poi pareggia 2-2 al 95', ma non basta, passa il Borussia.


Liverpool-Lipsia 2-0
Reti: 70' Salah, 74' Mané
A Budapest il Liverpool batte per la seconda volta per 2-0 il Lipsia.
Il momento cruciale va dal 70’ al 74’ con un uno-due firmato da Salah e Mané.
In precedenza il Lipsia si era reso molto pericoloso colpendo la traversa con Sorloth.
Reds ai quarti di finale, i tedeschi fuori.

PSG-Barcellona 1-1
Reti: 31' rig. Mbappé (P), 37' Messi (B)Non riesce la "remuntada" al Barcellona di Koeman; è il Psg, nonostante l'assenza di Neymar, a qualificarsi.
I catalani iniziano pure bene, ma sblocca il solito Mbappé, grazie ad un rigore guadagnato da Icardi.
Messi prova a riaprire il discorso qualificazione con una magia da lontanissimo, ma poi sbaglia nel recupero del primo tempo il rigore che avrebbe definitivamente riacceso il match.
Nella ripresa succede poco e passano i francesi.


La prossima settimana avremo il quadro completo.

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