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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Partita la Stagione teatrale 2019/2020 della Compagnia Diaghilev al Teatro Van Westerhout in Mola di Bari



E' stata inaugurata, mercoledì 2 ottobre 2019 con “La tempesta” di Shakespeare la nuova stagione teatrale al Teatro Van Westerhout.

Come al solito, ci sarà un'offerta di tutto rispetto che andrà a soddisfare i gusti di tutti e che, soprattutto, darà la possibilità di apprezzare l'arte teatrale che, come spesso accade, diventa un veicolo culturale di primissimo livello ed impatto anche su coloro che non sono avvezzi a tale tipo di spettacolo.

In cartellone ci sono 21 spettacoli con 14 produzioni in residence.
Saranno proposti i classici per riflettere sulla società attuale e, in maniera quasi inversamente proporzionale, l'arte contemporanea per riflettere e magari guardare le assonanze con le radici comuni che riguardano le varie epoche e le loro evoluzioni che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi.

Insomma, la Stagione 2019-2020 della Compagnia Diaghilev nel Teatro van Westerhout di Mola di Bari si muove in equilibrio tra indagine storica e rigenerazione creativa, puntando sul teatro di regia capace di riesaminare sul piano estetico il legame con l’eredità dei secoli trascorsi e gli insegnamenti dei maestri del Novecento.

Esattamente ciò che accade sin dalla “Tempesta” di Shakespeare ripensata da Paolo Panaro per lo spettacolo inaugurale in programma dal 2 al 24 ottobre con scene e costumi di Tommaso Lagattolla e Francesco Ceo e luci di Peppino Ruggiero

Oltre allo stesso Panaro, vedremo come interpreti: Livio Berardi, Altea Chionna, Doriana Costanzo, Nicola Di Chio, Carlo D’Ursi, Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia, Mario Lasorella, Loris Leoci e Antonio Valenzano.

La Compagnia Diaghilev, quindi approccia alla nuova stagione con operazioni impegnative sia dal punto di vista artistico che d’investimento, cercando anche l’apertura a collaborazioni esterne per un processo di crescita sul piano professionale e creativo, del resto ci dobbiamo aspettare una creatività a 360° che si muove tra commedia, teatro in versi e d’impegno civile, cabaret satirico e avanspettacolo,
teatro musicale e per ragazzi.

La partenza non è casuale, perché se lo si fa con la "La Tempersta" di Shakespeare , si mette subito in evidenza il tema portante sia dell'opera riprodotta che dell'intera programmazione, che parte da un'osservazione, attraverso la sensibilità della gente del Sud, attraverso le parole del passato e del presente, per soffermarsi sui temi dominanti dell’esistenza, a partire dal pessimismo verso il destino dell’uomo.

Chiaramente, se parliamo di animo umano, a qualsiasi latitudine e, direi, in qualsiasi epoca, non possiamo non soffermarci sull’ambizione, il bisogno di apparire, la falsità e potremo farlo con 
 “Le smanie per la villeggiatura” di Goldoni con la regia di Paolo Panaro che sarà rappresentato 20, 21 e 22 novembre 2019, o ancora il valore del mito come rappresentazione di un ideale umano nella “Ulisseideda Omero a Dante di Virginio Gazzolo  che invece andrà in scena il 6 e 7 novembre.

 “L’uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello diretto da Paolo Panaro, fruibile dal 10 al 26 gennaio, la natura “sovversiva” del desiderio in “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare con la regia di Massimo Verdastro, dal 5 al 16 febbraio, possono rappresentare l’ipocrisia, la finzione e le maschere la ribellione degli adolescenti contro la castrante ottusità degli adulti, mentre il pericolo della sopraffazione della dignità e della libertà, grazie al consenso raccolto senza scrupoli, può essere ritrovato in “Eros e Priapo” di Carlo Emilio Gadda, coproduzione con Galleria Toledo di Napoli per la regia di Massimo Verdastro, in scena dal 2 al 5 aprile.

Quindi abbiamo detto i classici, certo, ma in un teatro volutamente aperto ai linguaggi più sperimentali, non si può non tener conto dell'aspetto contemporaneo.

La presa di coscienza del mondo circostante è il tema dominante di questo secondo filone di programmazione che tende ad accendere i riflettori su vizi, luoghi comuni e grotteschi paradossi dell’attuale consorzio sociale con “Toilet” il 16 novembre 2019  e “Una notte bianca” dal 17 al 19 aprile prossimi, diretti da Gabriele Pignotta e con “Twentyfive just one leg” dei Virtuosi di San Martino, dal 6 al 10 maggio 2020, riscopre il senso del teatro, della vita e dello humor con “Achille Campanile, il teatro e l’umorismo”, pièce diretta da Paolo Panaro dal 6 aprile.

Ovviamente se si cerca nell'animo umano non si può fare a meno di scavare nelle reminiscenze infantili e gli odierni fantasmi, questo avverrà con tre spettacoli diretti da Damino Nirchio, “Don Chisciotte, l’ultima avventura”, 14 novembre, “L’ultimo Natale del lupo”, dal 20 al 30 dicembre e “Senza piume”, vincitore del Premio Eolo 2010 come migliore novità dell’anno con musiche dal vivo di Mirko Lodedo  previsto per il 27 novembre e la “Cenerentola” di Deianira Dragone il18 febbraio.

Per completare il tutto, non mancherà la presenza di alcune stimate formazioni teatrali come la Compagnia Il Crogiuolo con lo spettacolo “La moglie di nessuno, un incontro possibile con Joyce Lussu” di Virginia Martini con Rita Atzeri il 30 ed il 31 ottobre e Astragali Teatro con “Mater Medea” di Fabio Tolledi , il 25 ed il 26 novembre e proposte prevalentemente indirizzate all’infanzia con “Semino” di Katia Scarimbolo per la regia di Michelangelo Campanale; una produzione La luna nel letto e Associazione tra il dire e il fare, il 28 ottobre, “La fiaba di Biancaneve” del Teatro delle Forche di Carlo Formigoni, 6 e 7 novembre, “Sottovoce” di Terramare Teatro, 11 e 12 novembre e “Bartolomeo e Cioppina” della Compagnia Il Duende con la firma di Deianira Dragone e Carmine Basile il 9 dicembre.

Ovviamente tutta questa carne al fuoco può raggiungere ogni tipologia di pubblico ed ogni fascia d'età, proprio per questo sono previsti anche matinée per gli studenti, laboratori e altre iniziative formative.

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SPOT

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Non c'è sempre una separazione netta tra palco e pubblico o tra palco a realtà per dirla alla Ligabue.
Ci sono momenti particolari, senza scomodare vicende gravi come quelle del piccolo Ethan, che permettono diversi stati d'animo nelle persone e questo è comune agli artisti ed a coloro che assistono alla loro arte.
Il potere di una connessione sulle stesse lunghezze d'onde, pur rimanendo se stessi, ma immergendosi nel mondo, in questo caso teatrale, rappresenta la magia dell'arte ed il perché essa sia uno dei motori del mondo.

Si può pescare da una discoteca labirinto, stile Bluevertigo, ad una situazione artistica più classica e sopraffina, ma è il sentimento che deve trionfare e se quello che si propone è di livello, difficilmente questo non accade.

Info e prenotazioni 333.1260425 | 347.1788446. 
Biglietti online e circuito vivaticket.

La Stagione 2019-2020 della Compagnia Diaghilev nel Teatro Van Westerhout viene realizzata in collaborazione con il Comune di Mola di Bari e il sostegno della Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale – Piiil Cultura, Unione Europea – FSC 2014/2020, Ministero Beni e Attività Culturali.

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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