Earth Day: La Giornata della Terra 2021

Siamo alla 51esima edizione di quella giornata che ormai ogni 22 Aprile cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di una serie di emergenze ecologiche. 

Consultando Google Earth gli utenti possono ora scoprire il nostro pianeta in una dimensione completamente nuova: il tempo. 

Macchina del tempo? Ritorno al Futuro?

In un certo senso si.... con la speranza di poter cambiare gli eventi anche se non in corsa, cioè quando questi sono avvenuti.

Con una nuova funzionalità chiamata Timelapse in Google Earth, gli utenti possono assistere a quasi quattro decenni di cambiamenti in tutto il pianeta.

Starà a noi tutti cambiare registro da ora in poi.

Se otto giovani su dieci, dai 15 ai 35 anni, in 23 Paesi europei, ritengono la salute del Pianeta e il cambiamento climatico, emergenze prioritarie anche durante la pandemia, la speranza è che la nuova generazione abbia a cuore il problema.

Purtroppo fino ad ora, le precedenti hanno remato nella direzione opposta, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Il programma «Dear» (Development Education and Awareness Raising) mira a sviluppare la consapevolezza e la comprensione critica delle migrazioni indotte dal cambiamento climatico come una delle più grandi sfide del mondo globalizzato.
I dati forniti dal programma Copernicus dell’Unione europea e dai suoi satelliti Sentinel, nonché dalla Nasa e dal programma Landsat del Geological Survey degli Stati Uniti danno le prove visive dei drastici cambiamenti in atto nel nostro mondo, inclusi gli effetti del cambiamento climatico e del comportamento umano.

Ovviamente tutta questa documentazione deve fare i conti con la coscienza di ognuno di noi.  

Quando l’attivista di pace americano, John McConnell ideò e fondò l'Earth Society Foundation probabilmente non eravamo nemmeno nelle condizioni attuali.

E se nell'ormai lontano 1969 durante la Conferenza a San Francisco dell’UNESCO si avvertì la necessità di creare una giornata dedicata al nostro pianeta per promuovere la pace e sensibilizzare gli esseri umani sulla necessità di preservare gli ecosistemi e quindi tutte le forme di vita del nostro pianeta Terra, si era consci che bisognava invertire la tendenza.

Oggi la diffusione del web ha accelerato il processo di condivisione dell'evento, ma bisogna anche dire che nel frattempo la situazione si è aggravata a 360°.

L'edizione 2021, infatti, vede, come tema centrale della Giornata della Terra, il Restore our Earth, ovvero “ripristina la tua Terra”.

Si è arrivato a pensare che il lockdown potesse rilanciare il benessere del Pianeta, però è anche vero che dai dati non è proprio così.

Infatti è bastato una minima ripresa della nostra normale esistenza per notare come le emissioni di Co2 siano tornate ai livelli presenti prima dell'avvento della pandemia.

Il Covid ha fatto vittime, ma da sempre noi rendiamo vittima il nostro pianeta e non abbiamo, praticamente imparato nulla, dalla disgraziata vicenda dell' epidemia.

Certo, teniamo più sott'occhio il Pil che le sorti del pianeta, ma è indubbio che una cosa non escluda l'altra, anzi....

Ovviamente ci saranno tantissime iniziative e, purtroppo, preponderanti saranno le nuove tecnologie, le piattaforme i vari server, perchè praticamente quasi tutto sarà in streaming, a causa del blocco per il Covid-19. 

Sul sito di Earth Day Italia c’è addirittura una mappa che geocalizza le varie iniziative mondiali. 

RaiPlay ha in programma una maratona di ben 13 ore, con collegamenti con le reti e le radio della tv pubblica.
Rai Documentari presenta “Antropocene – L’epoca umana”, che andrà in onda oggi, 22 aprile alle 16:10 su Rai Tre. 

Si tratta di un ricco progetto fotografico e registico, accompagnato dalla voce narrante dell’attrice Alba Rohrwacheun  che accompagna lo spettatore attraverso un racconto sulle trasformazioni che l’uomo ha imposto al pianeta negli ultimi 10.000 anni di storia. 

Tutto è fondamentale, possiamo dare uno sguardo alle nostre vicine Corato, Altamura, Alberobello o, magari spostarci fino a Quatar, ma sarebbe tutto riduttivo senza una visione unitaria che tenga presente ogni luogo, dal più piccolo al più vasto, fino a proteggere l'intero pianeta.