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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Il Papa nella piazza vuota, ma Roma torna il centro del Mondo


Chiamati a dare un senso, pensavamo essere sani in mondo malato


Quella del 27 marzo 2020 è una data destinata a rimanere come particolare. 
Il Coronavirus continua a diffondersi ed a provocare vittime in una gara che ha visto la Cina superata prima dagli italiani e poi dalla Spagna in una gara al massacro che è peggio delle disfida di Barletta. 

Anche gli Usa, si iscrivono a questa indesiderata gara, cominciando a fare la parte del gigante, ma è una questione che ormai riguarda il mondo intero. 

Spesso abbiamo parlato dei mali del nostro tempo, oggi vediamo probabilmente la parte che rappresenta le conseguenze.

Oggi abbiamo assistito ad un evento senza precedenti che ha visto Roma tornare al centro del mondo. 
Ormai eravamo abituati a considerare tali gli eventi del Gal o quelli sportivi, ma, purtroppo, sappiamo che quello che accade non riguarda Euro 2020, il Gp di Monza, o qualcosa di simile. 

Roma al centro e da tutte le latitudini del pianeta si sono collegati tutti i popoli che, a prescindere dalla fede, hanno voluto guardare le gesta di un personaggio di primo piano assoluto come il Pontefice ed ascoltare le sue parole. 

Da Piazza San Pietro il Papa si è rivolto a colui che rappresenta su questa Terra:
"Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: 'Svegliati Signore!
Non lasciarci in balia della tempesta. "Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori".

Non ci siamo ritrovati in una situazione tipo esibizione del Grupo Compay Segundo che riportava alle antiche tradizioni, ma dinanzi ad un Bergoglio che ha voluto aggrapparsi alla tradizione delle religione che rappresenta per fare in modo che tutto quello che stiamo vivendo, svanisca e che ci insegni anche qualcosa. 

"Pensavamo di rimanere sempre sani in un mondo malato", afflitto da guerre e "ingiustizie planetarie.
Da settimane sembra che sia scesa la sera

Potremmo dare "un significato" a questo tempo sperimentando forme nuove di solidarietà.

Ha indicato come esempi medici, infermieri, addetti ai supermercati, forze dell'ordine che stanno dando la loro vita. 
Io aggiungerei anche i postini ed in generale tutti i dipendenti postali, in prima linea dall'inizio di questa emergenza.

Insomma:
"Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite. 
Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. 
Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme".

Oggi siamo stati, quindi tutti benedetti. 
Chi ha chiesto l'indulgenza è stato perdonato. 
Quindi è tornato tutto alla normalità? 
Alla fine anche la religione ci dice che dipende da noi. 


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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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