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Il duello decreta la seconda posizione per il monegasco.
Perez e Sainz finiscono a muro.
Non è stata la giornata perfetta "alla Lou Reed" che abbiamo cantato nello scorso gran premio e questo si doveva pure intuire, ma partendo dalla pole i dopo quello che era successo lo scorso gran premio era lecito anche sognare.
A prescindere da dove si corra da latitudini più vicine o paradossalmente in Ghana ed a prescindere dai brani che si vogliano cantare, da quelli citati a Chris Isaak, una cosa rimane sempre certa.
Anche alla fine si questa stagione rimarrà Kimi Raikkonen l'ultimo campione del mondo su Ferrari.
Intanto arriva la seconda vittoria nel Mondiale per Oscar Piastri che si aggiudica il gradino più alto del podio al termine di un Gran Premio dell'Azerbaijan segnato dal lungo duello tra il pilota australiano della McLaren e il ferrarista Charles Leclerc che, partendo dalla pole position, aveva dominato la prima parte del Gran Premio con le gomme a mescola media.
Poi purtroppo le cose hanno preso una piega diversa da quella sperata.
Ma andiamo per ordine.
Lewis Hamilton ed Ocon partono dal fondo della corsia box per sostituzione di elementi della power unit.
Leclerc al comando dalla pole davanti a Piastri, Perez, Sainz e Verstappen, poi Russell, Alonso e le due Williams di Colapinto e Albon.
Il primo brivido è un contatto nella bagarre del primo giro tra Stroll e Tsunoda, con conseguente foratura per il canadese e danni al fondo vettura e alla fiancata per il giapponese.
Partito con mescola hard, Norris guadagna quattro posizioni nei primi tre giri e lascia intendere che può mangiare ad una delle prime 10 posizioni.
Ed infatti, quando all'ottavo giro supera la Haas di Bearman che un paio giri dopo subisce anche il sorpasso del compagno di squadra Hulkenberg, la sua prima missione è già portata a termine.
Più complicata appare la rimonta di Lewis Hamilton.
Leclerc, intanto, al comando, allunga il passo sulla McLaren di Piastri che deve anche pensare a difendersi da Perez.
Le vetture cominciano a fare le soste.
Al dodicesimo giro Alonso si ferma ai box e viene seguito un giro dopo da Max Verstappen.
Quindi seguono le altre:
Le Mercedes di Russell e Hamilton, poi Perez, quindi a Piastri che rientra davanti al messicano.
Nek frattempo si ritira Tsunoda.
Al 17° giro la luce della Ferrari comincia a farsi più fioca.
Leclerc fa la sua sosta lasciando brevemente il comando al compagno di squadra Sainz che rientra subito dopo.
Tra Leclerc e la coppia Piastri-Perez c'è la Williams di Albon che di fatto favorisce il ferrarista per un intero giro.
Quando, però, Piastri riesce ad attacca di Leclerc, precisamente all'inizio del ventesimo giro, il ferrarista prova timidamente ad incrociare le traiettorie in uscita da curva uno, ma l'australiano lo passa inesorabilmente.
Il monegasco a questo punto viene minacciato anche da Perez.
Dietro di loro c'è Albon che deve ancora compiere la propria sosta, ma soprattutto ci sono Norris, Sainz, Verstappen e Russell.
Mentre Hamilton è quindicesimo.
Carlos Sainz supera Norris al ventitreesimo giro e poi subito dopo Albon, mentre Norris e Verstappen combattono per la sesta posizione.
Leclerc si trova praticamente dietro gli scarichi della McLaren, Perez appena più staccato ma sempre minaccioso.
Il monegasco tenta il sorpasso all’inizio del giro 29 e ci riprova anche nei giri successivi, ma il leader della gara si difende bene, ma anche qui in Ferrarista appare troppo timido.
Al 34° giro Russell passa Verstappen che già da tempo lamentava via radio problemi sulla sua vettura.
Albon si ferma per montare la media e rientra undicesimo, il suo compagno di squadra Colapinto è nono, ma prima Hulkenberg e poi Albon riescono a superarlo.
Norris si ferma per un pit stop al 38° giro, rientra settimo davanti ad Alonso che a sua volta precede Albon, Hulkenberg, Colapinto e Bearman, poi Hamilton che passa il connazionale a dieci giri dalla fine.
Perez si riavvicina ai due di testa. Alle spalle dei primi tre si avvicina a gran ritmo l'altro ferrarista Sainz che precede Russell, Verstappen, Norris e Alonso.
Leclerc intanto ha praticamente bruciato le gomme e subisce la minaccia di Perez e Sainz a quattro giri dalla bandiera a scacchi.
Piastri a quel punto non ha più avversari, quindi allunga sulla seconda posizione e verso la vittoria.
Norris supera Verstappen per la sesta posizione.
Al penultimo giro Carlos Sainz supera Perez e prova ad attaccare Leclerc.
Intanto il messicano non ci sta e si accende una bella lotta tra lui e lo spagnolo.
Alla fine, però le due monoposto vengono a contatto e finiscono a muro.
La gare quindi finisce in regime di Virtual Safety Car.
Il rovinoso incidente tra Sergio Perez e Carlos Sainz, da un lato ha permesso a Leclerc di tirare un sospiro di sollievo e conservare un secondo posto ormai a rischio, e dall’altro ha premiato con il podio un fortunato George Russell.
Il contatto è stato per un paio d’ore sotto investigazione da parte dei commissari di gara, che però non hanno individuato un chiaro responsabile.
Peccato per Sainz quello che secondo me ha meno colpe ed anche per Perez che poteva coronare un'ottima gara.
Sta di fatto che con due protagonisti fuori ne approfittano gli altri, quindi oltre a Russell che, come detto sale sul terzo gradino del podio, cambiano anche le altre posizioni
Arriva, infatti un quarto e quinto posto per i duellanti per il titolo Norris e Verstappen.
Gli altri punti arrivano per Alonso con la Aston Martin, Albon e Colapinto con le Williams, Hamilton con la McLaren e Bearman con la Haas
Alla fine il team principal della Ferrari Vasseur parla di passi avanti e crescita, ma con un altra strategia, Senza un tempo assurdo durante il pit stop ed altre accortezze si sarebbe potuto fare di più.
Non è una novità, ma Bottas e Zhou anche oggi non hanno racimolato nessun punto e quindi la Sauber rimane ancora a zero.
Ordine di arrivo.
PIASTRI
LECLERC
RUSSELL
NORRIS
VERSTAPPEN
ALONSO
ALBON
COLAPINTO
HAMILTON
BEARMAN
HULKENBERG
GASLY
RICCIARDO
ZHOU
OCON
BOTTAS
PEREZ (incidente)
SAINZ (incidente)
STROLL (ritirato)
TSUNODA (ritirato)
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