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Foto - La Gazzetta dello sport |
A tre GP dalla fine Mad Max va a +62 su Norris.
La Rossa di Sainz finisce fuori, quella di Charles arriva quinta.
Il diluvio a intermittenza su Interlagos, ha creato non pochi problemi a tante scuderie ed a tanti piloti, ma come si suol dire, quando devi dimostrare qualcosa è in queste situazioni che devi venire fuori come vincente.
Max Verstappen ha vinto in Brasile il suo 62° Gran Premio in carriera, dopo essersi esibito in una delle sue più grandi prestazioni da quando corre in Formula 1.
Mad Max si è confermato uno specialista della pioggia e ha rimontato dalla 17esima posizione mettendo, praticamente, la parola fine alle velleità degli avversari, anzi, mettendoci anche il carico del punto supplementare per il giro veloce.
Adesso i punti di vantaggio sul secondo, Norris, solo sesto al traguardo, sono 62 quando mancano tre gare dalla fine della stagione.
La gara inizia, se così possiamo dire, con tutti i piloti che montano le gomme da bagnato intermedio.
Lance Stroll si è girato durante il giro di formazione finendo la sua gara ancora prima della partenza.
Dopo l’incidente arriva la prima confusione con piloti come Norris che compaiono un ulteriore giro di formazione ed altri no.
Tra violazioni di regolamento e scuse varie, viene annullato il primo start.
Dopo 10 minuti si riparte, con la pioggia che adesso è battente.
Russell è più reattivo di Norris e diventa primo dopo la prima curva .
Verstappen dalla 17esima posizione risale fino alla decima in un solo giro, chiudendo anche un grande sorpasso su Hamilton.
Anche Leclerc guadagna una posizione superando la RB di Lawson per la quinta posizione.
Quando siamo al quinto giro notiamo che Verstappen ha guadagnato un’altra posizione, superando Gasly, prima di far fuori anche Alonso.
Al decimo giro Mad Max, supera la McLaren di Piastri e poi Lawson, ritrovandosi sesto all’undicesimo giro dopo essere partito 17esimo.
Nel frattempo Tsunoda, seguito da Ocon, Leclerc e Verstappen, si inseguono mentre Norris e Russell tentano la fuga.
Anche Carlos Sainz, partito dalla pit lane, è risalito, ritrovandosi 13esimo al 21esimo giro.
L'altra Ferrari di Leclerc ha il suo da fare a tenere a bada Verstappen che al giro 22 tenta di sorpassarlo, ma Senza riuscirci.
Arriva il tempo dei pit stop ed è al 24esimo giro, Leclerc, il primo a fermarsi ed a montare un nuovo set di intermedie, rientrando in pista tredicesimo.
Al 28esimo giro si è entrati in regime di Virtual Safety Car, dopo un lungo di Hulkenberg.
Russell e Norris si sono fermati quando il tedesco è ripartito, Ocon e Verstappen hanno approfittato, prendendosi rispettivamente la prima e la seconda posizione.
La Safety Car vera e propria entra al 30esimo giro, dopo il sorpasso di Norris su Russell.
E non basta ad evitare danni ai piloti, visto che Colapinto finisce a muro.
A quel punto i commissari espongono la bandiera rossa ed interrompono la gara.
Dopo la squalifica di Hulkenberg colpevole di essere ripartito dopo che un commissario aveva già toccato la sua monoposto, si riparte con queste posizioni:
Ocon, Verstappen, Gasly, Norris, Russell, Tsunoda, Leclerc, Piastri, Alonso, Lawson e via via gli altri.
Alla ripartenza Ocon è riuscito a mantenere la posizione su Verstappen, mentre Norris è andato lungo regalando la posizione a Russell, Hamilton è risalito di due posizioni, mentre Sainz è finito a muro ed è stato costretto al ritiro.
È rientrata, quindi, la Safety Car.
Alla ripartenza Verstappen si libera di Ocon, prendendosi la testa della corsa.
Leclerc passa in quarta posizione dopo un doppio sorpasso.
Norris, invece, commette un errore e si ritrova settimo.
Poi si riprende la sesta posizione.
Anche Leclerc commette un errore e cede la sua quarta posizione a Russell, non solo diventando quinto, ma mettendo in evidenza le difficoltà della Rossa sulla pioggia.
Alla fine la bandiera a scacchi è quasi una liberazione per tutti e celebra la gara perfetta e vittoriosa di Verstappen.
Sugli altri gradini del podio vanno le due Alpine con Esteban Ocon secondo e Pierre Gasly terzo.
Quarto arriva George Russell e quinta è l'unica Ferrari classificata, quella di Charles Leclerc. Sesto Lando Norris, Settimo Yuki Tsunoda, poi Oscar Piastri, penalizzato.
Nono si piazza Liam Lawson.
Chiude la top ten Lewis Hamilton.
Se dire che Kimi Raikkonen rimarrà anche per quest'anno l'ultimo campione del mondo su Ferrari era rimasto il mio tormentone anche nelle scorse e vincenti gare della Rossa, questa volta la frase appare ancora più con cognizione di causa.
Le parole di Vasseur e di Leclerc parlano di danni limitati e che non si poteva fare di più ed a quel punto è anche difficile recriminare qualcosa.
Non dico che le Ferrari sto giro lo hanno fatto al
Formula Shop Model di Pesaro, ma per quanto riguarda il podio, sono "Altrove" come canterebbe Morgan.
È ancora possibile un'affermazione marche, non sembra un concetto "totalmente naif" anche se ora sono 36 i punti di vantaggio della McLaren sulla Scuderia di Maranello.
Neanche a dirlo, ancora zero punti per Bottas e Zhou che si piazzano 13esimo e 15esimo.
La Sauber continua ad essere l'unica scuderia a non aver guadagnato neanche un punto.
Ordine d’arrivo della gara
1 Max Verstappen (Ned) Red Bull alla velocità media di 140.540 Km/h in 2:06:54.430
2. Esteban Ocon (Fra) Alpine a 19"477
3. Pierre Gasly (Fra) Alpine a 22"532
4. George Russell (Gbr) Mercedes a 23"265
5. Charles Leclerc (Mon) Ferrari a 30"177
6. Lando Norris (Gbr) McLaren a 31"372
7. Yuki Tsunoda (Jpn) Racing Bulls a 42"056
8. Oscar Piastri (Aus) McLaren a 44"943 (pen.)
9. Liam Lawson (Nzl) Racing Bulls a 50"452
10. Lewis Hamilton (Gbr) Mercedes a 50"753
11. Sergio Perez (Mex) Red Bull a 51"531
12. Oliver Bearman (Gbr) Haas a 57"085
13. Valtteri Bottas (Fin) Kick Sauber a 63"588
14. Fernando Alonso (Esp) Aston Martin a 78"049
15. Zhou Guanyu (Chi) Kick Sauber a 79"649
Piloti ritirati: Lance Stroll (Can) Aston Martin; Franco Colapinto (Arg) Williams; Carlos Sainz (Esp) Ferrari. Piloti squalificati: Nico Hulkenberg (Ger) Haas.
Classifica Costruttori
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