Ci si può occupare di campagne ed allevamenti.

L'ordinanza di Emiliano tutela anche i non professionisti del settore. 

Per tutti questi giorni, da quando c'è stato il primo decreto del Governo, ci sono stati diversi dubbi sulle applicazioni delle regole, specialmente in alcuni casi particolari.

Si chiedeva spesso: ma se ho i cani, o comunque animali in campagna, mica posso farli morire di fame o di sete, dovrò andarci per forza. 

Non era un discorso da "Lega del Cane", ma la risposta era di un'ovvietà imbarazzante. 

Non erano ancora i tempi dei brani pubblicati da Beppe Delre, Generational Gap, ecc... per combattere la "noia da Pandemia", c'erano ancora concetti di presunto antifascismo nel non accettare le direttive, ma già c'era una domanda simile per tutti coloro che avevano un appezzamento di terra. 

Giusto che gli animali non si debbano far morire, ma perché devo perdere tutto quello ho piantato nella mia campagna? 

Effettivamente anche questa domanda era più che legittima, ma si scontrava con quanto disposto dal Governo. 

Coloro che possono recarsi in campagna, sono coloro che ufficialmente lavorano come contadini, o, comunque sono proprietari di fondi che producono reddito e sostentamento. 

È sempre stata questa la regola, nonostante le amministrazioni hanno lasciato intendere che, probabilmente, avrebbero chiuso un occhio.

Senza decadere a commiserazione manieristica ed insistendo nella direzione dello stupore per una realtà inafferrabile che procede ciecamente nella cancellazione di ogni cosa, come fa Edgar Lee Masters e senza voler suscitare gli stessi sentimenti di vicende, tipo quelle di Ethan, i contadini e ortolani considerati hobbisti, hanno vissuto, fino ad ora, con una spada di Damocle che penzolava sulle proprie teste. 

Non sarà la festa del 2 Giugno, ma ritengo sia una decisione giusta quella che vale per  Mola, ma anche Bitritto, Trani, ecc...  Insomma tutta la Puglia che ha sottoscritto Michele Emiliano. 

Recarsi presso le proprie campagne, presso i propri fondi o allevamenti, infatti, è adesso possibile grazie ad una ordinanza regionale finalizzata a tutelare le produzioni vegetali e gli allevamenti di animali e permettere per queste ragioni lo spostamento che deve avvenire nel rispetto di tutte le misure di sicurezza ed a queste condizioni:

📍non più di una volta al giorno

📍solo per il tempo necessario

📍e con autodichiarazione che attesti il possesso della superficie agricola produttiva effettivamente adibita a questi fini.

qui tutte le informazioni dettagliate

➡️ http://rpu.gl/ordagr