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Mola: La Minoranza chiede una task force sulla riapertura della scuola.




Settembre è più vicino di quello che si pensa.


L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci insegna che il tempo non va sprecato, mai.
Vanno bene le iniziative di artisti come Blues Reflex, Beppe Delre, Generational Gap, ecc., per stemperare la tensione, ma poi le Istituzioni devono occuparsi anche di fatti più concreti.

Fondamentalmente la richiesta della Minoranza all'Amministrazione Comunale di Mola di Bari, riguarda, questa volta, il mondo scolastico e per ripartire a settembre con una scuola, seppur “speciale”, si pongono all'attenzione due punti fondamentali:

🔴 creare una task force che coinvolga l'istituzione comunale, i dirigenti scolastici, i rappresentanti della componente genitori, il responsabile servizio prevenzione e protezione (RSPP) e il medico competente.
🔴 un’indagine conoscitiva sullo stato dei luoghi, dei contributi e dei fondi mensa.

La questione Covid 19 ha sulla gente gli stessi effetti di un terremoto o di un atto di terrorismo, è una questione della quale si discute da Torre a Mare ad Ostuni, dal Salento a Palermo, da Napoli alla Svezia, insomma, in tutto il mondo.

E' chiaro che, però, siamo più in trepidante attesa circa le decisioni che si adotteranno alle nostre latitudini, quindi è importante vedere cosa si farà in questo senso, nel prossimo futuro a Mola di Bari, per me e per i miei concittadini.

La missiva che i Consiglieri di Minoranza hanno inviato all'Amministrazione ha il seguente testo:



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È ormai chiaro a tutti che l'anno scolastico in corso è da ritenersi chiuso, bisogna, dunque, programmare il rientro degli alunni di Mola con lo sguardo già rivolto a settembre.

Due mesi di istituti scolastici chiusi sono un periodo che dovrebbe far riflettere tutti, in particolare chi ricopre cariche istituzionali o coloro i quali fanno parte delle componenti scolastiche.

Occuparsi del ritorno sui banchi di scuola è un atto di cura e attenzione, oltre che un dovere che sentiamo forte.

Nonostante i 65 milioni di euro stanziati dal Miur per portare computer e tablet a chi non è dotato, molti studenti non sono stati raggiunti dalla D.A.D.; a ciò si devono aggiungere altre situazioni di criticità e di disagio socio-economico prodotte dal Covid-19 e che peseranno ancora di più sulle famiglie meno abbienti.
Proprio a quei figli e a quegli alunni, la comunità ha l'obbligo morale di ridare la scuola al più presto.

Dobbiamo essere consapevoli che sono i figli delle famiglie più povere, con maggiore disagio sociale ed economico, a pagare il prezzo più alto.

L’isolamento sociale mette in sofferenza tutta l’infanzia e accentua gravemente la diseguaglianza dei più deboli.

A tal proposito crediamo che non sia più il tempo di procrastinare, ma che occorra procedere - inderogabilmente- ad un'indagine conoscitiva (stato dell'arte degli immobili scolastici - agibilità scuola materna, elementare e media - contributi statali e regionali per l’edilizia scolastica – utilizzo fondi mensa) favorendo il confronto e il dialogo tra l'istituzione comunale, i dirigenti scolastici, i rappresentanti della componente genitori, il responsabile servizio prevenzione e protezione (RSPP) e il medico competente. 

Tutto ciò allo scopo di valutare ogni possibile iniziativa per una pianificazione strategica che punti a non lasciare indietro nessuno ed al fine di creare una task force, che metta assieme varie competenze; anzitutto pedagogisti, psicologi dell’età evolutiva, tecnici dell’apprendimento, esperti di politica scolastica, per costruire un impianto che sia adeguato ai bisogni dei bambini e ragazzi, i soggetti più fragili, e a sostegno delle famiglie e dei genitori.

Nessuno deve immaginare che a settembre non si possa tornare in qualche modo a scuola. 
Certo sarà una scuola “speciale”, ci auguriamo solo per i primi mesi, ma non potrà certo limitarsi ad uno schermo acceso.

È cresciuto il desiderio di tornare a scuola, impensabile agire diversamente.

Non lo sopporterebbero per primi i piccoli e meno piccoli, provati da questa lunga privazione di libero movimento, privazione delle relazioni, degli affetti più larghi, delle amicizie.

Non lo sopporterebbero neppure i genitori, impegnati in una defatigante azione di cura e contenimento oltre ogni limite e prigionieri loro stessi del distanziamento sociale.

È dunque necessario progettare il rientro a scuola, almeno per più piccoli.

L’accompagnamento alla normalità deve diventare una priorità.

L’isolamento sociale mette in sofferenza tutta l’infanzia e accentua gravemente la diseguaglianza dei più deboli.

In attesa di un urgente riscontro, cogliamo l’occasione per porgerVi Cordiali Saluti.

Mola di Bari, 20 Aprile 2020

I Consiglieri Comunali

Vitantonio Battista
Michele Daniele
Sebastiano Delre
Stefano Diperna
Giangrazio Di Rutigliano
Michele Palazzo 

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