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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Martucci: ignorate le prove dell’inquinamento. Perché?



Comunicato del Comitato Stop Martucci e lettera rivolta a chi dovrebbe agire.


Bisognerebbe essere risolutivi in una questione come questa che si trascina avanti da anni.
Non dico di farlo come Putin con la scusa della presenza della Nato, argomento di tristissima attualità, piuttosto vedrei meglio l'esempio di un Dusan Vlahovic.

Ma senza divagare e riprendere discorsi fatti mille volte, rompo subito gli indugi e riporto il comunicato che il Comitato Stop Martucci ha diffuso per informare la cittadinanza circa una lettera inviata a diverse persone interessate alla questione che sarebbero colpevoli di non aver agito al meglio circa questa delicata questione:👇

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Martucci: ignorate le prove dell’inquinamento. Perché?

Due pozzi inquinati e chi avrebbe dovuto avviare le procedure per l’accertamento di sito potenzialmente inquinato non l’ha mai fatto. Che cosa stanno ancora aspettando?

Ecco la triste realtà smascherata dal ritrovamento di una relazione ARPA datata 18 novembre 2020.

Il Comitato Stop Martucci, ha deciso di renderla pubblica, affinché i cittadini sappiano.

Ferro, Cloruri, Selenio riscontrati all’interno di due Pozzi di monitoraggio delle falde acquifere in Discarica Martucci e i Comuni di Conversano e di Mola di Bari hanno colpevolmente ignorato questo importante documento, anziché avviare, d’intesa con l’ARPA Puglia e la Città Metropolitana, le procedure per l’accertamento di sito potenzialmente contaminato (art 244 del Codice dell’Ambiente).

Cosa vuol dire questo?

Che le evidenze tecnico-giuridiche per l’esclusione della Discarica Martucci dal Piano Regionale dei Rifiuti c’erano, ma i Comuni di Conversano e di Mola, il primo competente territorialmente e il secondo capofila del Tavolo Tecnico Intercomunale, li hanno, colpevolmente, dimenticati in qualche cassetto, ignorati o non visti.

L’Ingegner Gravina, Direttore servizio territoriale di Bari Bat Arpa Puglia, dichiara: “Abbiamo notato che non è stato aperto un procedimento di 244 presso la Città metropolitana di Bari come sito inquinato, quindi ci sono degli elementi che portano all’inquinamento del sito, però burocraticamente non si è aperta la procedura che poi avrebbe portato a definire il sito inquinato”.

Se l’Assessora Maraschio, durante il Consiglio Regionale del 14/12/2021 ha accusato i Comuni in questione di inadempienza, il Comitato Stop Martucci porta alla luce la prova documentata che rende ancor più grave la loro responsabilità.

Responsabilità ed inadempienze inaccettabili perché le vittime sono i cittadini che mangiano i frutti dei campi contaminati dal percolato ed ignari, permettono ai propri figli di nuotare in un mare nel quale il percolato defluisce.

Cittadini che lottano ogni giorno con patologie oncologiche sempre più drammaticamente frequenti.

E, proprio in nome di questi cittadini e dei loro figli, che il Comitato Stop Martucci oggi ha scelto di far diventare di pubblico dominio il Documento e, affinché chi non ha agito ora decida finalmente di farlo, ha scritto la Lettera che alleghiamo alla presente e-mail.

Comitato STOP Martucci

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 Ecco la lettera:👇

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Al Sindaco del Comune di Conversano 

Avv. Giuseppe Lovascio 

Al Sindaco del Comune di Mola di Bari 

Dott. Giuseppe Colonna 

Al Sindaco del Comune di Polignano a Mare 

Rag. Domenico Vitto 

Ai componenti del Tavolo Tecnico Intercomunale 

Area Vasta Martucci – Comune capofila Mola di Bari 

Al Direttore Servizio Territoriale di Bari-Bat - ARPA Puglia 

Ing. Giuseppe Gravina 

Al Sindaco della Città Metropolitana di Bari 

Ing. Antonio Decaro 

Al Presidente della Regione Puglia 

Dott. Michele Emiliano 

All’Assessore all’Ambiente Regione Puglia 

Avv. Anna Grazia Maraschio 

Al Prefetto di Bari 

Dott.ssa Antonia Bellomo 

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari 

Dott. Roberto Rossi – Procuratore Capo 

OGGETTO: DISCARICA sita in contrada MARTUCCI, Agro di Conversano. Avvenuto  superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC). Inerzia delle Autorità preposte  all’attivazione delle procedure di cui al D. Lgs. 152/2006 (Testo Unico dell’Ambiente). Invito ad  intervenire con urgenza. 

Con riferimento all’oggetto, si rammenta che, nel tempo - in base ai controlli effettuati, sia di routine per  l’esercizio dell’impianto complesso TMB con produzione di CSS, gestito dalla società Progetto Gestione  Bacino Bari 5 srl, che in sede giudiziaria ad opera della Procura della Repubblica di Bari, nonchè  all’interno del procedimento penale seguito al rinvio a giudizio per disastro ambientale - è stato verificato  più volte il superamento delle CSC in alcuni pozzi di monitoraggio della falda acquifera all’interno e  nell’intorno del complesso dei tre lotti componenti la discarica. Alcune date: 

periodo 2010 – 2012: sono stati superati più volte i livelli CSC di Ferro, Manganese e Piombo in  diversi pozzi di monitoraggio (capi di accusa per il processo disastro ambientale: i pozzi  risultano tuttora sotto sequestro giudiziario)

pag. 1 di 5 

periodo 2014 – 2015: a seguito della perizia del collegio CTU, il Ferro supera i limiti CSC di 8  volte in alcuni pozzi.  

(fonte: https://doi.org/10.1016/j.dib.2018.08.201

CSC Ferro 200 microgrammi litro (Leachate = percolato). Ecco i valori di superamento CSC Ferro  riscontrati nel Novembre 2014 e nel Marzo 2015: 

Novembre 2014  

Marzo 2015 

(fonte: https://doi.org/10.1016/j.dib.2018.08.201)

pag. 2 di 5 

Novembre 2020: durante i controlli annuali, l’ARPA Puglia riscontra n. 2 pozzi oltre i limiti di  legge con il superamento delle CSC per Ferro, Cloruri e Selenio. 

A tal proposito, così si legge nel rapporto ARPA del 18 Novembre 2020:

pag. 3 di 5 

Per queste ragioni, l’ARPA così specifica le azioni a seguire: 

(fonte: Rapporto di Prova n. 16803-2020 REV. 0 del 17/11/2020 – ARPA Puglia) 

Detti superamenti delle CSC nel tempo non potevano sfuggire ai Comuni di Mola di Bari e di  Conversano, tanto che già in una delibera unitaria dei due Comuni, votata nel corso di una seduta  congiunta dei due Consigli comunali, tenuta a Conversano il 22-11-2019, così venne deliberato: 

– avviare le procedure per il riconoscimento della discarica “Martucci”, quale sito potenzialmente  contaminato, sulla base di quanto rilevato dalle relazioni di intervento del 2-7-2019 e di sopralluogo del  19-4-2019 effettuate da ARPA Puglia e dal Tavolo Tecnico. 

Tuttavia, a questo punto specifico del deliberato dei due Consigli comunali non è mai stato dato corso,  tanto che il Direttore Servizio Territoriale di Bari-Bat - ARPA Puglia, ing. Gravina così ha dichiarato  nel corso della seduta della V Commissione Regionale, chiamata all’inizio di novembre 2021 a discutere  del Piano dei rifiuti approvato dalla Giunta Regionale il 15-10-2021 e passato, per l’approvazione, al  Consiglio e, in effetti, approvato nella seduta del 14-12-2021: 

Audizione del direttore dei Servizi Territoriali Bari-Bat dell’ARPA Puglia, Ing. Giuseppe Gravina 

“La discarica era sotto sequestro e quindi non gestita, sappiamo che comunque la discarica produce  percolato che negli anni non è mai stato prelevato e inviato a smaltimento. 

Quello che diciamo di questa discarica, di cui si sa abbastanza poco allo stato attuale, viene dalle  indagini fatte dal CTU del tempo, accertamenti che sono stati fatti per conto della Procura, dove era  stata rilevata una perdita di percolato dalla discarica. Ultimamente sono state fatte anche delle indagini  dall’incaricato dei comuni l’ing. Lorusso sul corpo discarica, indagini geoelettriche che manifestano  alcune anomalie che possono essere ascrivibili ad eventuale perdita di percolato. 

Noi come ARPA abbiamo potuto fare ben poco perchè i piezometri installati al monitoraggio per il  controllo della qualità delle acque della discarica erano inagibili e né abbiamo potuto fare prelievi diretti  della presenza o meno di percolato, perché i pozzi di raccolta erano inibiti, tappati ed ancora tutt’oggi  non sono state fatte indagini dirette per vedere se tutto questo percolato prodotto negli anni c’è o meno. 

Se c’è è una buona notizia, significa che il bacino tiene, se non c’è da qualche parte deve essere andato a  finire.

pag. 4 di 5 

Domanda del moderatore: Ma questi elementi non sono emersi nemmeno dalla consulenza tecnica  dell’ufficio della procura? 

A suo tempo sono state fatte indagini che hanno rilevato che il corpo discarica non è a tenuta, quindi che  c’erano perdite di percolato. Noi direttamente non abbiamo potuto accertare e ripeto i piezometri non  erano e non sono agibili per verificare eventuali ricadute in falda e quindi andare a definire  l’inquinamento o meno della falda. 

Adesso, per come abbiamo concordato stamattina per le attività di indagine in itinere, si apprestano a  fare delle perforazioni dove sono state rilevate anomalie tramite indagini geoelettriche per andare a  vedere eventuali infiltrazioni in suolo o in falda tramite delle osservazioni dirette. 

Quindi nonostante la manutenzione della discarica abbiamo rilevato uno stato di abbandono, poi come  diceva il sindaco di Mola il lotto 1 adiacente al lotto 3 è un oggetto ignoto, perché non si sa  assolutamente niente, se ci sono pozzi di monitoraggio, come è stata fatta la vasca di tenuta, come è stata  fatta la copertura…..è ignoto. 

Però noi abbiamo notato che in tutti questi anni non è stato aperto un “procedimento di 244” presso la  Città metropolitana di Bari come sito inquinato, quindi ci sono, per quello che storicamente è stato  accertato, ci sono degli elementi che portano all’inquinamento del sito, però BUROCRATICAMENTE  non si è proceduto ad aprire presso la città metropolitana di Bari una procedura 244 che poi avrebbe  portato alla caratterizzazione e definire il sito inquinato, quindi tutt’ oggi ci sono elementi, però il sito  burocraticamente non risulta inquinato.” 

Sulla base di tutte le evidenze finora illustrate, i Comuni di Conversano e di Mola di Bari, il primo  competente territorialmente e il secondo capofila del Tavolo Tecnico Intercomunale - composto dai  Comuni di Mola di Bari, Conversano e Polignano a mare, delegato nel novembre 2018 dalla Regione  Puglia a proseguire il monitoraggio dell’Area Vasta Martucci –, d’intesa con l’ARPA Puglia e la Città  Metropolitana, avrebbero dovuto aprire presso la Città Metropolitana di Bari, con obbligo di  coinvolgimento della Regione Puglia, la procedura di cui all’art. 244 del Codice dell’Ambiente (D. Lgs. 3  aprile 2006, n. 152), per l’accertamento di sito potenzialmente contaminato con obblighi di verifica e  di caratterizzazione, attraverso il controllo specifico e accurato di tutti i parametri ambientali, di cui  all’art. 242 citato, con l’analisi di rischio e gli eventuali e conseguenti provvedimenti di messa in  sicurezza e bonifica, qualora la concentrazione dei contaminanti presenti nel sito risulti superiore ai valori  di concentrazione soglia di rischio (CSR)

PER TUTTI QUESTI MOTIVI 

Si invitano urgentemente le Autorità competenti ad esercitare ogni immediata azione a norma degli  artt. 242, 244, 245, 250 del D. Lgs. 152/2006, con ogni evidenza nei confronti della Procura della  Repubblica presso il Tribunale di Bari. 

In fede. 

Mola di Bari, 24/02/2022 

Comitato Stop Martucci 

Mola di Bari – Conversano 

Il Presidente 

Giuseppe Errico 

Pec: stopmartucci@pec.it

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