La Roma perde l' Europa League con il Siviglia nella partita più lunga di sempre.

146 minuti di gioco alla Puskas Arena, per la gara che ha messo insieme due giorni e due mesi.

 
La finale di Europa League tra Siviglia e Roma entra di diritto nella storia del calcio:
è stato Ufficializzato essere stata la partita più lunga di sempre.

I tempi supplementari, infatti, sono stati quasi un'altra partita avendo avuto quattordici minuti di recupero tra prima e seconda frazione, arrivando così ad un totale di 146 minuti di gioco.

È stato superato, quindi, anche il record che apparteneva alla finale degli ultimi Mondiali, Qatar 2022 tra Francia e Argentina.

Ma la cosa ancora più clamorosa è data dal fatto che si è trattata dell'unica partita della storia iniziata a maggio... e finita a giugno.
Il calcio di rigore decisivo, è infatti arrivato dopo la mezzanotte, cioè l'1 giugno.
Praticamente il trofeo è stato assegnato in un giorno diverso da quello previsto per la finale.

Certo, alla vigilia, quindi, della Festa della Repubblica schieravamo la squadra della nostra Capitale, Roma, ma a festeggiare non è stata l'Italia, ma la Spagna.

Siviglia - Roma 1-1 

4-1 dopo i calci di rigore. 

SIVIGLIA (4-2-3-1): Bono; Navas (94′ Montiel), Badé, Gudelj (120’+6′ Marcao), Telles (94′ Rekik); Fernando (120’+8′ Jordàn), Rakitic, Óliver (46′ Suso), Ocampos, Bryan Gil (46′ Lamela);
En-Nesyri. 

All.: Mendilibar

A disposizione: Dmitrovic, Alberto Flores, Jordan, Rafa Mir, Nianzou, Gomez, Bueno

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Celik (91′ Zalewski), Cristante, Matic (120′ Bove), Spinazzola (106′ Llorente); Pellegrini (106′ El Shaarawy)14, Dybala (68′ Wijnaldum); Abraham (74′ Belotti). 

All.: Mourinho

A disposizione: Boer, Svilar, Karsdorp, Camara, Volpato, Tahirovic

Reti: 35′ Dybala (R), 55′ aut. Mancini (S)

Ammoniti: 21′ Matic (R), 44′ Pellegrini (R), 48′ Mancini (R), 65′ Cristante (R), 65′ Rakitic (S), 74′ Celik (R), 105′ Zalewski (R), 110′ Lamela (S), 120’+3′ Montiel (S), 120’+10′ Ocampos (S)

La prima frazione della gara è molto tattica. Il risultato tende a non sbloccarsi fino al 35' grazie alla rete messa a segno da Paulo Dybala. 

Il Siviglia non è certo il Banco del Mutuo Soccorso e prova a rispondere, ma la Roma tiene. 

Non ci sarà un PUG ad indicare le strade per vincere le fini e non bastano gli inni alla Fossati o i pugni alla PCI per avere ragione. 

Sta di fatto che la ripresa succede di tutto, e tutti gridano alla Piero Pelù e non da principi di Galles. 

Rigori, non dati, Var, nervosismo vario e battaglia dura. 
Gli ingressi di Suso e Lamela rinvigoriscono gli avversari, mentre Dybala non regge tutta la gara e deve uscire. 

Nel frattempo al minuto 55 Jesus Navas fa partire un cross teso e pericoloso che sbatte sulla schiena di Mancini, provocando l’autogol del difensore italiano. 

I tempi supplementari sono infiniti e caratterizzati dalle tantissime interruzioni che non permettono alle squadre di segnare il gol della vittoria. 

Si va così ai calci di rigore che decretano la vittoria del Siviglia e la delusione giallorossa. 

Questo l’elenco dei calci di rigore:

Ocampos: GOL
Cristante: GOL
Lamela: GOL
Mancini: PARATO
Rakitic: GOL
Ibanez: PALO
Montiel: PARATO (rigore da ribattere perché Rui Patricio si è mosso prima). GOL.