Ci saluta Francesco Nuti.

Successo, depressione ed incidenti, la vita travagliata di un grande artista italiano che non é stato ancora onorato a dovere. 

Ad annunciare la scomparsa è stata la figlia Ginevra, dal 2017 sua tutrice legale. 

Francesco Nuti attore e regista nato a Firenze il 17 Maggio 1955, quindi 68enne è deceduto a Villa Verde, la clinica romana dove era ricoverato da tempo. 

Al contrario di un altro decesso, avvenuto sempre il 12 Giugno 2023, questo mi ha provocato tanta tristezza. 

Quello che anche io in un mio vecchio scritto ho utilizzato come stereotipo... 

"Non sai che un clown fuori dalla scena è sempre triste? " 

Si addice in particolar modo alla vicenda di Francesco. 

Forse malinconico lo è sempre stato, i suoi lavori, infatti erano intrisi da questo stato d'animo, forse per questo era autore di un genere diverso dalla solita commedia. 

Triste lo è diventato a partire dagli anni Novanta quando, non è riuscito a ripetere i grandi successi del decennio precedente e la conseguente ansia che sfocerà in depressione, non ti permette di tornare a brillare. 

La carriera da professionista dello spettacolo, possiamo datarla, come nascita, alla fine degli anni Settanta quando Francesco entra a far parte del trio cabarettistico dei Giancattivi con Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. 

È subito successo sia in tv che al cinema con il film Ad ovest di Paperino. 

Nel 1982 Nuti decide di proseguire da solo, prima solo come sceneggiatore e interprete protagonista di Madonna, che silenzio c’è stasera; Io, Chiara e lo Scuro; e Son contento, tutti diretti da Maurizio Ponzi; poi anche come regista.

L’esordio anche come regista avviene nel 1985 con Casablanca, Casablanca e poi la carrellata di grandi successi: 

Tutta colpa del paradiso, Stregati, Caruso Pascoski (di padre polacco), Willy Signori e vengo da lontano e Donne con le gonne.

Nel frattempo a notiamo anche una sintonia maggiore anche con la musica e partecipa anche al Festival di Sanremo nel 1988, deliziando il pubblico con il brano Sarà per te. 

Nel 1994, però, inizia quella che l' artista comincia a percepire come fase calante. Dopo una difficile produzione esce il film OcchioPinocchio che si rivelerà un Flop. 

Nuti si spaventa a si appresta a quell'immediato dietro front che l'avrebbe dovuto riportare ai fasti delle precedenti produzioni. 

Il signor Quindicipalle, Io amo Andrea e Caruso, zero in condotta, riportano un po' del suo pubblico in sala, ma Francesco comincia a pensare che la scintilla sia svanita. 

Ne segue una grave depressione che sfocia nell’alcolismo e, stando alle chiacchiere anche in un tentativo di suicidio. 

Claudio Fragasso nel 2005 gli dà il ruolo di protagonista del film  Concorso di colpa, ma non sembra che l'attore abbia tanto giovamento da quell'esperienza. 

Un banco del mutuo soccorso per chi voleva rappresentare la canzone popolare di Fossati?

Forse...

Sta di fatto che non potremo mai saperlo con certezza, visto che un anno dopo, alla vigilia del ritorno sul set, Nuti cade dalle scale di casa ed entra in coma a causa di un ematoma cranico. 

L'incidente gli stravolge definitivamente l'esistenza. 

Viene operato d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma e, una volta uscito dal coma, trasferito nell’ospedale Versilia di Lido di Camaiore, un centro altamente specializzato nella riabilitazione neuromotoria. 

Nel 2009 l'artista lascia l’ospedale e torna a casa, nonostante non parli e non cammini. 

Ma con il passare del tempo comincia a trapelare in famigliari ed amici un po' di ottimismo, visto che in rarissime occasioni si fa addirittura vedere in pubblico. 

Purtroppo, però, l'odissea di Nuti non ha un lieto fine come quella di Omero. 

Nel 2016, infatti, l'attore prima viene maltrattato dal badante che avrebbe dovuto accudirlo e poi, a causa di un’altra caduta, viene ricoverato all’ospedale Careggi di Firenze per una emorragia cerebrale. 

E ricomincia lo stesso iter:

reparto di rianimazione e poi le cliniche per una riabilitazione che, in realtà, non ha dato mai veri risultati tanto che nel 2017, diventata maggiorenne, la figlia ha chiesto e ottenuto di diventarne la tutrice legale. 

L'ultimo episodio è quello che racconta della sua morte e del fatto che non ho assistito, spero solo per ora, alle solite maratone dei film dei grandi che ci lasciano o trasmissioni che lo raccontano come artista e uomo, come capita sovente. 

Per chi non dovesse saperlo o lo ha semplicemente dimenticato va detto e sottolineato che Francesco Nuti ha ricevuto numerosi riconoscimenti nella sua carriera.

Per citare i più importanti, possiamo sottolineare i due David di Donatello (come attore protagonista per Io, Chiara e lo Scuro e Casablanca, Casablanca) e tre nomination allo stesso premio; e un Nastro d’Argento (migliore attore protagonista per Io, Chiara e lo Scuro) e due candidature allo stesso premio. 

I film campioni di incassi durante gli anni '80 si portano ancora dietro immagini, frasi e citazioni che sono diventate comuni nel nostro linguaggio. 

Francesco Nuti è stato un simbolo di quegli anni come Smiths, Sting e Simply Red, sono stati per la musica. 

Urge dunque un giusto tributo che spero arrivi presto. 

Per quanto riguarda la dipartita. 

Molti hanno detto che è stato meglio così così ha finito di soffrire. 

Io invece ho sperato sempre in una guarigione e magari di poter fissare con lui un appuntamento alle 8.

...."ma te tu ci sei alle 8".

Ciao Francesco.