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Qualificazioni Euro 2024, L' Italia si impone 5-2 sulla Macedonia del Nord 5-2 ed è seconda in classifica

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Foto @LAPRESSE


Gli azzurri raggiungono l'Ucraina, gli avversari del prossimo 20 novembre


Nella penultima giornata di qualificazioni del Gruppo C per gli Europei 2024, l’Italia, scesa in campo davanti a 55mila spettatori all'Olimpico di Roma contro la Macedonia del Nord, finalmente disputa un partita bella e convincente con un Federico Chiesa ritrovato che diventa l'arma in più.

Una Nazionale che deve difendere il titolo conquistato dalla bella squadra di Mancini e del capo delegazione Vialli che adesso lascia spazio al neo CT Spalletti e l'omologo dell'ex centravanti azzurro, Gigi Buffon e che cerca di trovare una propria identità.

Bisogna dire che qualche fantasma del passato lo abbiamo vissuto anche durante questa gara, ma alla fine quello che conta è il risultato finale.

La Nazionale arriva così a 13 punti e raggiunge l'Ucraina al secondo posto in classifica. 
Proprio la squadra che sarà affrontata in trasferta lunedì 20. 

Per arrivare all'accesso diretto alla fase finale del torneo in Germania, all'Italia basterà una vittoria o un pareggio, visto che è vero che anche l'Ucraina ha 13 punti, ma è in svantaggio negli scontri diretti. All'andata a Milano, infatti, gli azzurri si sono imposti per 2-1.

Ma vediamo come è andata la gara:👇

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Italia-Macedonia del Nord 5-2

Gol: 17' Darmian, 41' e 45+2' Chiesa, 52' Atanasov, 74' Atasanov, 81' Raspadori, 90+3 El Shaarawy

ITALIA (4-3-3): Donnarumma, Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco, Barella, Jorginho (17' st Cristante), Bonaventura (17' st Frattesi), Berardi (32' st El Shaarawy), Raspadori (45' st Scamacca), Chiesa (17' st Zaniolo).. All: Spalletti.

MACEDONIA DEL NORD (4-2-3-1): Dimitrievski, Manev (1' st Ashkovski), Serafimov, Musliu, Dimoski, Elezi (19' st Alimi), Ademi (1' st Atanasov), Bardhi, Elmas (29' st Churlinov), Miovski (1' st Ristovski), Alioski. All: Milevski.

Ammoniti: Zaniolo, Churlinov, Ashkovski, Ristovski, Serafimov, Acerbi per gioco falloso.

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In tribuna vanno quattro giocatori: Di Lorenzo (squalificato), Vicario, Colpani, Biraghi e Kean, per problemini vari e scelte tecniche, assenti dalle convocazioni Retegui ed Immobile, 
L’Italia si presenta con quella ritenuta la migliore formazione possibile.
I ritmi sono buoni, le vibrazioni anche ed infatti al 13esimo ci sarebbe potuto essere già il vantaggio, ma il gol di Raspadori viene annullato per fuorigioco. 
Dall'inizio, però si vede un calciatore in grande spolvero quel Federico Chiesa che è mancato per tanto tempo per infortunio e che ha dovuto fare tutta una trafila per arrivare alla migliore condizione.

Passano pochi minuti e gli Azzurri vanno avanti davvero: sugli sviluppi di calcio d’angolo, il cross di Raspadori arriva nei pressi del secondo palo dove Darmian, tutto solo, la mette dentro di testa. 
Al minuto 38 tocco di braccio in area di Serafimov e rigore per l’Italia, ci sforziamo di ascoltare in sottofondo la tastiera di "Sweet dreams" degli Eurythmics, invece dagli 11 metri va Jorginho che si fa parare il tiro da Dimitrievski, nome da CCCP che ricorda i prossimi avversari.
Il quarto in azzurro ed i sogni dolci sembrano diventare un incubo alla Dylan Dog anche perchè gli errori del centrocampista non evocano ricordi piacevoli, come anche la Macedonia che non ci ha permesso di disputare gli ultimi mondiali.

Ma, comunque, questa è un'altra partita, un'altra situazione e la squadra è sia in palla che superiore agli avversari.
Infatti, passa un minuto e gli Azzurri raddoppiano: tocco di Barella per Chiesa che segna di sinistro dalla distanza. 
Nel recupero della prima frazione arriva la terza rete della nazionale: 
Ancora Chiesa tira e trova una deviazione che alza la traiettoria e diventa imparabile. 

Ad inizio ripresa i padroni di casa forse si rilassano un pò troppo e gli ospiti accorciano di testa con Atanasov. 
Prima Bonaventura e poi Dimarco cercano di rimediare con due occasioni, ma al 74' segna di nuovo Atasanov. 

A quel punto gli azzurri si risvegliano e ricominciano a giocare.
In questa maniera arriva il gol di Raspadori che la mette in porta all'81'. 
Roba da cantare "I'm Free!" degli Who? 
Si, perchè da quel momento in poi la squadra di Spalletti ritorna ad essere libera di testa, sfiora la quinta rete con Scamacca ed infine ci riesce nei minuti di recupero El Shaarawy.

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