Scritte ingiuriose e minacce sui muri, imbrattata la casa di Antonio Renna, vicepresidente del “Comitato per Cozze” che esce con un comunicato.

Da anni ha intrapreso una battaglia per ristabilire un minimo di regole nella frazione di Mola di Bari, probabilmente questo non a tutti sta bene.

Sembra un paradosso, di quelli noti nelle opere teatrali di Eduardo De Filippo o Eduardo Scarpetta, ovviamente non nella forma, visto che parliamo di vandalismo, ma se parliamo dello stato d'animo del destinatario di questi atti deprecabili.

Mola di Bari è piena di Comitati o ex tali che si sono trasformati in associazioni. 

C'è quello dei residenti in piazza XX Settembre, quello per la sciala delle Cozze, ecc ., e, tralasciando quello degli "Scaccia Piccioni" che crede di essere padrone di Palazzo Roberti, sono portato a credere che tutti nascano con le più nobili intenzioni. 

Purtroppo hanno dei "limiti" nel senso che si occupano di una questione in particolare e non tutti i cittadini possono essere interessati, per esempio, alle vicende di residenti di una sola zona, o ad una questione "x" che, almeno sulla carta, non riguarderebbe tutti.

La questione Cozze è ancora più diversa essendo una frazione, non essendo "strettamente in paese", essendo popolata soprattutto in estate e neanche da tanti molesi e, probabilmente perché a qualcuno può fare piacere queste forma di isolamento che permette, magari a qualcuno di fare i propri comodi, non alla luce del sole.

Potrebbe essere queste l'unica soluzione...

Probabilmente accade anche dalle parti di Noci, Palermo, Ostuni, magari accadrebbe anche su Marte, ma questo è più difficile da dimostrare.

Non dobbiamo, quindi a mio parere scomodare tematiche alla parentopoli o cercare in citazioni che vanno da Omero ad Oscar Wilde, dagli Oasis a Mr.Facciolla, ecc....

La verità è che non se lo aspettava proprio Antonio Renna dopo aver condotto, con il suo comitato tante battaglie.

Possibile che queste abbiano potuto causare questo tipo di reazione?

Eppure la realtà è sotto gli occhi di tutti.

La foto che ho scelto per aprire questo scritto, infatti, è la "migliore", o la meno peggio.

Non ho ritenuto opportuno pubblicizzare le altre che sono molto più volgari e cattive.

La sensazione, dunque, è che a reagire sia stato chi vorrebbe lasciare la frazione di Mola di Bari nell’anarchia più completa e nel disordine. 

E' un tentativo di intimidazione?

Si intende bloccare l’azione di chi da anni insieme cerca di fare in modo che Cozze sia più vivibile?

Bèh ... la speranza è che l'effetto di tutto questo sviluppi una reazione contraria alle intenzione di questi vandali e che si rafforzi ancora di più la volontà di proseguire in quel percorsi di civilizzazione di una realtà troppo spesso lasciata allo sbando.

Ora ... a prescindere dal voler individuare i responsabili, anche con l'ausilio delle telecamere delle abitazioni vicine, in modo da poter denunciare il prima possibile i vandali.

Si cerca quello che possiamo chiamare il contrattacco.

Una prima dimostrazione può essere proprio il Comunicato che ha diffuso il "Comitato per Cozze" 

che riporto di seguito:👇

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Il Comitato civico “Per Cozze” esprime condanna per il gesto intimidatorio e vigliacco che ha colpito Antonio Renna, componente di questo Comitato.

Un gesto che colpisce non solo lui ma tutti coloro che da anni sono impegnati a far sì che COZZE torni ad essere una località balneare vivibile e a misura d’uomo, liberandosi finalmente dal degrado che da decenni la caratterizza.

È il momento che tutti coloro che vogliono bene a questo luogo, o che semplicemente lo frequentano, si mobilitino, perché il DEGRADO è un piano inclinato e se non viene bloccato diventa inarrestabile e travolge tutto e tutti.

Affermiamo pertanto con forza che questo gesto sortirà l’effetto contrario rispetto alle intenzioni di chi l’ha compiuto, perché non fermerà la voglia e l’energia di chi si batte contro lo stato attuale di cose.

Adesso aspettiamo la risposta delle istituzioni ed in particolare:

1) delle forze dell’ordine presso cui è stata presentata formale denuncia per accertare l’autore o gli autori del gesto;

2) dell’Amministrazione comunale con cui da anni abbiamo avviato un’interlocuzione 

fatta di proposte concrete, e a cui chiediamo di mettere in atto scelte diventate ancora più urgenti alla luce dell’accaduto, e cioè:

2a) istituire un presidio fisso di polizia locale presso Cozze almeno nei periodi di maggior affollamento di utenti,

2b) inasprire la lotta all’abbandono dei rifiuti,

2c) attivare per la prossima estate quelle misure del PUMMS che riguardano Cozze,

2d) d’intesa con la Capitaneria di Porto controllare che gli accessi al mare lungo la Mola – Cozze siano accessibili,

2e) più in generale esercitare un maggior controllo sulla frazione di Cozze per reprimere quelle condotte che violano leggi e regolamenti perché solo il rispetto delle regole da parte di tutti (residenti, non residenti, operatori economici etc.) è garanzia per una vera crescita,

3) della Prefettura a cui chiediamo di attivarsi affinché durante la stagione estiva gli organici dei presidi di polizia, presenti in zona, vengano potenziati, perché se è vero com‘è vero che Polignano e Monopoli sono località turistiche che attirano centinaia di migliaia di visitatori, Mola non può continuare ad essere trattata come una cenerentola.

Il Presidente del Comitato, Prof. Ssa L. Laselva

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