Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

24 Gennaio 2024 - 2° Cineforum "Pellegrini di Speranza" - Film: Chiara - Chiesa delle Clarisse - Mola di Bari.




Nella scelta del tema l'ispirazione massima è stata quella del motto di Papa Francesco per il Giubileo del 2025 “Pellegrini di Speranza”. 


In questo momento particolare, ci sono delle attività che acquistano un significato ancora più importante di quanto lo sarebbero state se la guerra non fosse una specie di parola d'ordine per identificare il tempo attuale.

Il Centro Culturale San Paolo odv. ets, per esempio, insieme alla libreria San Paolo e tutte le realtà paoline di Bari, vuole riprendere nell’anno 2024, il ciclo di conferenze dei “Lunedì San Paolo”, un percorso itinerante nelle parrocchie di Bari e provincia come segno tangibile della presenza Paolina sul territorio. 

Il tema scelto è quello della Speranza “Lieti nella Speranza”(Rm 12,12) (siate allegri nella speranza nella tribolazione, perseveranti nella preghiera). 
Nella scelta del tema l'ispirazione massima è stata quella del motto di Papa Francesco per il Giubileo del 2025 “Pellegrini di Speranza”. 

Il tema è stato scelto per affrontare il momento difficile della nostra vita sociale, tribolati da guerre, pandemia, emigrazione e violenze di ogni genere. 

Ovviamente è l'unione che fa la forza ed anche i vari modi di rappresentare un messaggio.
Ecco perchè Il Centro Culturale San Paolo in collaborazione con Regione Puglia, l'Università della terza età ed il Comuna di Mola di Bari, andando oltre, a quanto già organizzato, hanno pensato bene di presentare il 2° Cineforum intitolato proprio Pellegrini di Speranza.

Perchè il motto del Papa è sempre il motto del Papa e comunque è un bel titolo ed un bel concetto.

L'evento di terrà presso la Chiesa delle Clarisse in Mola a partire dalle ore 17.00
ed il relatore sarà il Vescovo emerito Mons. Francesco Cacucci che prenderà la parola dopo il saluto delle autorità.
Interverrà il Re. Padre Giuseppe D'Amore, Superiore della Casa San Paolo di Bari.

Il luogo non sembra casuale, anche se Le cose non sono mai quello che sembrano.
Sta di fatto che 
L'Ordine di Santa Chiara (in latino Ordo Sanctæ Claræ, O.S.C.) conosciuto anche come clarisse, sono monache di voti solenni appartenenti all'ordine fondato da san Francesco e santa Chiara d'Assisi (da cui le clarisse derivano il nome) nel 1212.

Ebbene il luogo è la Chiesa delle Clarisse
Il film che sarà proiettato è Chiara.

Nonostante le premesse con le quali sono partito, l'evento non si riferisce ad iniziative di Apleti onlus, Airc, Aism, AIL, ecc....
quindi non parleremo di cancro, leucemia, sclerosi multipla, ecc... 
ma questo non significa che non si possa fare una riflessione profonda sulla stato attuale del mondo e dei suoi abitanti e magari riscoprire attraverso un film, tra le altre cose, recente e molto ben fatto, un personaggio fondamentale per indurci a riconsiderare molte delle cose che riteniamo scontate e soprattutto quelle che non ci aggradano.

Chiara, ragazza di buona famiglia, decide di lasciare la casa del padre per seguire il percorso di Francesco d'Assisi, obbedendo alla regola di castità e di rinuncia ai beni materiali. Inizia così per lei una vita di preghiera, di servizio e di comunità, accanto a fratelli e sorelle, presso il monastero di San Damiano. A poco a poco Chiara emerge come una figura guida per le consorelle, opera miracoli senza nemmeno rendersene conto e raccoglie un seguito sempre crescente, che sfocerà nella creazione di un ordine sancito dal Papa. Ma non tutto sarà lineare e semplice, perché Chiara è una donna, e ad una donna molto di ciò che è consentito ad un uomo, ad esempio Francesco, è invece ostacolato. 

La regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli affronta una figura femminile centrale giustapponendola alla sua epoca e contestualizzandola all'interno della società patriarcale.

Chiara, infatti, viene considerata proprietà del padre e le viene vietato (inizialmente) il privilegio della povertà perché "senza possessione non c'è protezione", sua sorella biologica trova rifugio in convento per sottrarsi ad un matrimonio combinato, e alle Clarisse sarà vietato uscire dal convento per viaggiare verso i luoghi sacri della religione, perché "sono femmine, non frati".

Partendo da questi presupposti vedremo come qualcosa di apparentemente insormontabile, possa invece prendere una direzione diversa, o quantomeno essere aggirata....
E dalla riflessione che ne scaturirà, sicuramente ci si ritirerà un pò più ricchi.

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