Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

ANCR - 18 Gennaio 2024 - 2° Appuntamento dell'anno con i Giovedì di Cultura molese - c/o Palazzo Roberti.


Continuano gli appuntamenti promossi dalla Sezione Combattenti e reduci di Mola di Bari..🇮🇹

 

Giovedì 18 gennaio 2024 ore 19🇮🇹 
Ritorna l'appuntamento con la storia.

Quando il 6 giugno 1277, Carlo I d'Angiò ordinò che si provvedesse a «rendere abitabile quel luogo che si chiama Mola, per la comodità di coloro che si trova[va]no di passaggio ed anche per la sicurezza della costa», magari non l'ha fondata, ma ha dato impulso a quella che è la storia conosciuta della cittadina a sud di Bari.

Incaricò quindi i regi carpentieri Jean da Toul e Pierre d'Angicourt a sovrintendere all'edificazione della cinta muraria, di un forno e di una chiesa.
Inoltre, nei due anni successivi,  ordinò la costruzione di un palacium di tre piani e il ripopolamento coatto di Mola con 150 «masnadieri e fuoriusciti» che avevano occupato abusivamente alcune proprietà ecclesiastiche o nobiliari. 
A ciascuno di loro fu assegnata una porzione di terra all'interno delle mura affinché vi costruissero degli alloggi, e una parte della campagna circostante che avrebbe garantito il loro sostentamento. 
Come scopriamo, se ci documentiamo, che a  questo periodo, con molta probabilità, va ascritta la realizzazione della rete viaria rurale tuttora visibile, caratterizzata da diversi capodieci, strade che si susseguono parallele tra loro a una distanza regolare di 550 metri, dalla linea di costa per circa 3 km verso l'interno. 

Insomma, anche se spesso le cose non sono mai quello che sembrano, ci troviamo a guardare oggi con l'occhio che vede attraverso il tempo,
visto che ancora oggi riusciamo a distinguere alcune di quelle opere che danno vita ad una specie di primo capitolo del paese come lo conosciamo. 

Sarà Salvatore Consiglio a guidare la macchina del tempo che ci farà rivivere il periodo che va da Carlo I a Giovanna II.
Dagli ANGIOINI, si passerà, grazie a Francesco Spilotros, alla battaglia di Capo Matapan.
Avvenimento durante la Seconda guerra mondiale, nel marzo 1941 che narra di un combattimento navale tra la flotta della Marina Militare italiana, comandata dall'ammiraglio Angelo Iachino e quella britannica dell'ammiraglio Andrew Cunningham. 

Episodi che magari vengono raccontati come se fossero un'indagine Istat, una gara con in pista una Ford, un avvenimento folk e che invece si dimentica abbiano avuto come protagonisti persone, per certi versi, con il nostro stesso gruppo sanguigno. 

Gente che ha alternato momenti di gloria ad altri di solitudine.

"Poi ogni sera resto solo come ogni sera resto solo
(Ron)

Il tutto sarà riportato ricordando il marò Giuseppe D’Orazio.

Insomma una serata "da 10" che sicuramente avrà un grande responso.

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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