Le cose non sono mai quello che sembrano ©. Clicca sull'immagine.

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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

"Colpi di scena" - L'Opera delle 7 Muse di Apollo è stata illuminante.



Grande spettacolo all'Angioino in Mola. Bisogna prima sintonizzarsi, ma poi si resta sorpresi. 


È andato finalmente in scena a teatro 
“Colpi di scena” e lo ha fatto alla grande. 
Sabato 28 Maggio alle ore 21:00 e Domenica 29 Maggio alle ore 20:00 lo spettacolo ha strappato Applausi dopo aver fatto riflettere e per un po' scervellare gli spettatori. 

Merito della trovata che è venuta fuori dalla penna di Dolores Mangiolini, ma che rappresenta in pieno lo stato d'animo degli artisti durante il delicato periodo che abbiamo vissuto negli ultimi anni. 

Certo, non è stato come il brano di Alberto Camerini che recitava:
"Basta che mi accendi, sintonizzati con me". 
Antesignano nei primi anni '80 del mondo computerizzato e del futuro che avremmo vissuto e che per noi ora è il presente. 

Qui ci arrivi gradatamente a capire cosa stia succedendo sul palco. 
Facendo un paragone musicale è più simile a Dee Dee Bridgewater che alle moderne Madame o Lady Gaga. 
Ma soprattutto devo lanciarmi in un'autocitazione. 
Infatti quello che si percepisce nel corso della rappresentazione è che..... 
"Le cose non sono mai quello che sembrano". 

Il tutto, infatti viene presentato come un caso da risolvere, c'è una persona scomparsa e ci sono due investigatori alle prese con una compagnia teatrale, sei indagati e il pubblico come unica giuria.
L'interazione con gli spettatori, la vera trovata? 
Magari anche, ma non si tratta di quello. 

Non si capisce bene se negli interrogatori gli interpreti dimostrano la loro innocenza, intrappolati nelle parti che avrebbero dovuto interpretare nei lavori che stavano preparando. 
Ma soprattutto alla fine ti chiedi:
Dov'è il colpevole, ma soprattutto dov'è la colpa? 

La risoluzione del caso sarà un vero colpo di scena, ma non nel senso più classico dei gialli o dei thriller o comunque di qualsiasi cosa avremmo pensato di trovare nelle pieghe del lavoro de "Le 7 muse di Apollo" 

Se la colonna sonora originale dei Macalevi concorre con il susseguirsi delle scene, a quel  costrutto audiovisivo immersivo, come si diceva in sede di presentazione, nel nostro animo ci rendiamo conto di essere catturati da uno spettacolo nel quale non è tanto la trama ad accendere la lampadina a chi assiste, ma è l'essenza. 

A poco a poco ci rendiamo conto che è il teatro stesso a "farsi attore" e quei personaggi sono tutte le sfaccettature di un mondo magico che per troppo stesso ci è stato negato. 

Diventano chiare a tutti, quindi, anche le parole usate per promuovere l'evento:

"Lo Spettacolo vuole richiamare l’attenzione sul mondo delle arti e sulla grave crisi che lo ha colpito negli ultimi anni.

Con il bisogno di esprimere non solo le emozioni dei personaggi portati in scena, ma soprattutto i tumulti dell'anima, che in questo periodo hanno inciso profondamente lo spirito dei nostri artisti. 

L’opera è il risultato di un lavoro di studio affrontato durante i mesi di lockdown dagli attori su brani classici della letteratura. 
Tutto connesso in modo intelligente dalla penna vivace e briosa della regista Dolores Mangiolini".

Ed a questo punto ritorna la domanda che risuona qualche riga più sopra. 
Ci sono colpe? 
E di chi sono? 
Degli attori? 
Del virus? 
Delle istituzioni che hanno trattato il mondo artistico come l'ultima ruota del carro? 
Della società tutta che ha avallato questo modo di pensare? 
Ed in questo ultimo caso? 
Il pubblico è stato giudice o imputato? 

Beh.... In qualunque modo la vogliate pensare questo spettacolo non finisce mai perché se stai ancora cercando di dare una risposta definitiva nonostante siano passati diversi giorni da quando l'hai visto.... 
È stato fatto centro. 

Questo i protagonisti che ci hanno fatto metabolizzare uni stato d'animo:👇🏻 

Testo e Regia: Dolores Mangiolini

Direzione Artistica: Filippo Affatati

Aiuto Regia: Graziana Marchionna

Musiche: Collettivo “Macalevi” (Mattia Catalano e Leonardo Vita)

Costumi: Angela Martinelli

Scene: Laboratorio Le 7 Muse di Apollo

Cast (in ordine di apparizione): Vito Longo, Angelica Stea, Domenico Tanese, Vittoria Divittorio, Antonio Romano, Emanuela Pietanza, Valerio Furio, Graziana Marchionna, Dolores Mangiolini.

Io intanto continuo a metabolizzare.....
Ed ogni giorno ho una consapevolezza in più. 

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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