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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Vince l'Ucraina.




L’Ucraina vince l’Eurovision 2022 con la Kalush Orchestra


C'è tanta voglia di scrivere un titolo come quello usato per questo scritto che ogni occasione è buona per farlo.
Magari la prossima volta sarà più bello scriverlo, ma purtroppo dobbiamo accontentarci di un contest musicale.
Difficilmente vedremo Cranberries, Sting, o qualche stella di grandezza assoluta, ma l'Eurovision sta diventando sempre più popolare.

Ovviamente, viste anche queste semplici premesse, rimane il dubbio che le questioni politiche abbiano contato molto su quella che sarebbe dovuta essere una valutazione prettamente musicale, ma veramente vogliamo metterci a fare gli schizzinosi in questo drammatico contesto?

Lo show si apre con Laura Pausini che toglie i panni della presentatrice per eseguire un medley di 5 brani: «Benvenuto», «La solitudine», «Le cose che vivi», «Io canto» e «Scatola», successivamente si ritorna alla competizione.
La Laura nazionale torna ad affiancare Mika ed Alessandro Cattelan alla conduzione.

C'è la contaminazione della politica che diventa addirittura predominante quando il Presidente ucraino Zelensky, con un video, invita a votare per i suoi connazionali. Hacker filorussi invece minacciano un attacco informatico per impedirne la vittoria.

Addirittura (non?) sembra una cosa ovvia (o si?) nemmeno la sigla di apertura con quel  «Give Peace a Chance» di John Lennon che sarebbe giusto in tutte le stagioni.

C'è chi addirittura pensa ad una squalifica quando durante la gara la stessa band ucraina lancia l'appello: «Aiutate il popolo ucraino, aiutate Mariupol». 
Invece sono scrosciati applausi e c'è stata la standing ovation.

Il brano «Stefania» è dedicato alla madre del leader del gruppo, Oleg Psiuk, ma è diventato universale con il rumore dei missili.
I voti delle giurie nazionali avrebbero fatto propendere la vittoria al Regno Unito che è finito secondo, seguito dalla Svezia che diventa terza e Spagna.
L’Ucraina sarebbe stata, quindi, solo quinta, ma il televoto è stato determinante. 

Con Achille Lauro già fuori dai giochi, anche se dobbiamo ricordare che gareggiava per San Marino, l'Italia si è consolata con i Maneskin che da vincitori dello scorso anno e con un percorso fatto di innumerevoli successi durante questo periodo, hanno fatto la parte dei superospiti in questa edizione.

Per quanto riguarda la gara e la finale c'è stata un pò di delusione per Mahmood e Blanco che alla fine conquistano un sesto posto senza infamia e senza lode.

Missione compiuta per lo schiaffo a Putin ed alla guerra?
Speriamo che sia l'ultima volta che si debba ragionare in questi termini.
la prossima edizione dovrebbe, a termini di regolamento essere disputata nella nazione che si è aggiudicata la competizione l'anno precedente.
Sarà possibile?

L'augurio migliore è quello di poter dire di si.
 





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