200 Mila Euro per le imprese molesi che hanno sospeso l'attività per Covid19 - Lunedì 19 l'evento con tutte le info.

 

I dettagli saranno comunicati attraverso una riunione in sala consiliare della quale dovrebbe essere proposta anche una diretta streaming.

Si parla della nuova situazione, di un nuovo lockdown e della necessità di non arrivare assolutamente a questa soluzione per diversi motivi.

Difficile che i cittadini accettino di buon grado questa ulteriore sospensione di tutti i diritti civili, certo...

ma soprattutto il pericolo, molto più reale di un incubo di Halloween, economico finanziario.

La verità è che a prescindere da cosa possa riservarci il futuro, oggi stiamo ancora cercando di raccogliere i cocci di quello che è stato. 

Le restrizioni contenute nei decreti emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel marzo scorso per fronteggiare l’emergenza sanitaria, oltretutto ancora in corso, hanno messo a dura prova moltissime aziende e attività commerciali e, conseguentemente, tantissime famiglie. 

In Giunta, quindi, hanno aggiunto un altro tassello alle iniziative a sostegno delle imprese locali investendo la cifra di 200mila euro per fornire un sostegno economico concreto alle imprese del territorio molese che hanno dovuto sospendere, anche parzialmente, l’attività per via dell’emergenza Covid. 

E' un’ulteriore importante sforzo che l’amministrazione sta facendo in favore delle imprese cittadine e delle famiglie per superare  insieme questo difficile momento.

Ci sarebbe piaciuto, in questo momento, pensare ad altro, alla partecipazione alla BIT di Milano, all'istituzione di qualcosa di culturale, non dico fondare un Buena vista Social Club molese, ma insomma, avere risolto le problematiche attuali ed essere passati ad altro, ma purtroppo non è così.

E' importante, comunque, che si pensi ad iniziative che diano sollievo a chi può aver sofferto più di altri questa situazione e che vedono in ogni apparizione di Giuseppe conte in tv, l'ennesima minaccia alla loro attività.

Si tratta di un contributo straordinario una tantum* a cui imprese e operatori in possesso dei requisiti potranno accedere attraverso la partecipazione all’avviso pubblico che sarà presentato con un evento promosso dall’amministrazione comunale e dal DUC di Mola di Bari, lunedì 19 ottobre alle 18.30 nella sala consiliare cittadina. 

Saranno ammesse al bando le imprese che hanno sede legale e operativa nel comune di Mola Di Bari che, a seguito delle restrizioni imposte dai D.P.C.M. dell’11.03.2020 e del 22.03.2020, hanno dovuto sospendere anche parzialmente l’attività.

Per coloro che hanno sospeso integralmente l’attività, è previsto un contributo comunale straordinario di €700, se titolari di regolare contratto di locazione e di €500 se proprietari o possessori a qualsiasi titolo dell’immobile in cui viene esercitata l’attività. Contributi rispettivamente di €400 e €300, invece, per coloro che hanno sospeso parzialmente l’attività.

Le richieste di accesso al contributo dovranno essere presentate utilizzando l’apposita modulistica allegata all’avviso che verrà pubblicato nei prossimi giorni sul sito ufficiale del comune di Mola di Bari e nei termini ivi stabiliti.

Il Sindaco Giuseppe Colonna ha voluto, parlando dell'iniziativa, ringraziare gli assessori Vito Orlando e Gianni Vincesilao per il lavoro svolto, unitamente agli uffici comunali coinvolti.

Probabilmente la cifra non ripagherà dei danni subiti, ma può offrire una boccata d'aria  per un settore che non se la passava benissimo neanche prima dell'emergenza Covid. 

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* = Nonostante dovrebbe essere ovvio ai più, sono costretto a ricordare che "una tantum" significa 

“per una volta soltanto”.

mi sono permesso di ricordarlo perchè sia sui social che durante le conversazioni di tutti i giorni mi sono accorto che tantissima gente usa questa locuzione come sinonimo di "ogni tanto".

La cosa, particolarmente grave è che spesso mi è capitata questa esperienza proprio parlando con professionisti ed avvocati, cosa assurda visto che si tratta di una Locuzione parzialmente latina, usata per lo più nel linguaggio giuridico.

Ovviamente vista questa erronea consuetudine, il messaggio sarebbe errato e fuorviante, ecco il perchè della mia precisazione.