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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Covid19: A Bari va in scena la protesta civile.


Manifestazioni coinvolgono i baresi e tutti coloro accorsi dalla città metropolitana, il Sindaco felice per l'assenza di atti vandalici. 


Diverse iniziative di protesta anche a Bari dove come in altre città italiane si sta provando a manifestare affinché il Governo annulli i provvedimenti previsti dal Dpcm illustrato da Giuseppe Conte. 

Non è più tempo di trincerarci in un ideale castello Angioino, ma bisogna cercare di difendere economia, finanza che non sono concetti campati in aria, ma corrispondono a lavoro e sostentamento. 

Se Mr. Facciolla in un suo brano "si innamora di una escort" oggi viviamo un periodo che non accetta o non dovrebbe accettare prostituzione di pensiero. 

Come in Ferrari nessuno immaginava fosse azzardato sostituire Arrivabene (ed in qualche maniera anche Raikkonen), così ci ritroviamo nella condizione di essere ritornati quasi al punto di partenza. 

È un momento durante il quale nè "la musica può fare" per dirla alla Gazzè, ma neanche una mela al giorno, compresa quella dell'Aism. 

Singolare è stato vedere tovaglie e posate per terra con titolari di locali, ristoranti e bar, cuochi, pasticceri, seduti come se aspettasse di consumare. 
Riuniti in largo Giannella per un flash mob di protesta, i manifestanti hanno mantenuto il distanziamento e indossato le mascherine. 

Vicino a loro c' erano alcuni rappresentanti dei settori wedding ed eventi che chiedevano aiuti non di carattere temporaneo, ma una programmazione per una categoria che "è ormai piena di debiti e ha visto un crollo del fatturato ancora più netto ora che la stagione dei matrimoni è stata conclusa in anticipo".

È troppo ghiotta l'occasione per non scrivere che è stato solamente l'antipasto. 

Le vacanze rimane si possono ascoltare solo attraverso la musica dei Matia Bazar, ma oggi a Bari è andato in vacanza il vandalismo che ha accompagnato queste manifestazioni nelle altre città. 

«Bari non chiude. No al nuovo Dpcm». 
Lo slogan di un corteo partito da piazza Ferrarese e arrivato in piazza della Libertà, davanti alla Prefettura. 

Al grido «libertà» è stato invitato il governatore Michele Emiliano a unirsi ai dimostranti. 
Al corteo, autorizzato, hanno partecipato circa 500 persone.

Se dobbiamo andare a cercare il pelo nell'uovo, dobbiamo dire che dalla piazza davanti alla Prefettura, una parte di commercianti e ristoratori si era diretta verso via Sparano come previsto dalla propria iniziativa, ma il piccolo corteo è stato seguito da un diverso gruppo di dimostranti che ha lanciato bombe carta e petardi.
A quel punto, però, gli organizzatori dell’iniziativa di via Sparano hanno deciso di sciogliere la propria manifestazione, per evitare di essere strumentalizzati.
Una bella prova di civiltà per tutta la giornata non è stata rovinata da pochissimi vandali. 

La bella figura della città è stata sottolineata anche dal Sindaco di Bari e della città metropolitana, Antonio De Caro:

«A tutte le persone scese in piazza stasera vorrei dire grazie. 
Grazie perché Bari sta dimostrando di essere ancora una volta una grande città. 
In queste ore, alle immagini di violenza e vandalismo che ci arrivano da tutta Italia, Bari e i suoi operatori economici hanno risposto con manifestazioni ordinate e pacifiche.
E questo non è affatto scontato perché so bene quanto sia difficile controllare la rabbia e la paura in una situazione così complicata per tanta gente, schiacciata oggi più che mai tra il peso dei sacrifici e l’assenza di certezze per il futuro. 
Per questo dico grazie ai commercianti e ai rappresentanti delle altre categorie che stasera sono scesi in piazza. 
Grazie anche per aver avuto rispetto per le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine, che stasera, come sempre, erano lì a fare il loro lavoro. 
Lo stesso lavoro per cui state lottando voi. 
È un momento complicato, anche per me, che sono chiamato a condividere responsabilità enormi. 
Cercherò di prendermele, mettendocela tutta, per provare a non lasciare indietro nessuno. 
Sperando che questo momento passi nel più breve tempo possibile».

La speranza è che questa iniziativa, non solo non faccia meno rumore delle altre, ma che serva a qualcosa per far riflettere chi di competenza. 

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