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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Dimissioni Conte.



Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte salirà al Quirinale oggi, 26 Gennaio 2021, dopo un passaggio in cdm per comunicare le sue intenzioni, per rassegnare le dimissioni. 


Certo, fa specie ascoltare le parole di Matteo Salvini proprio mentre lascia il Palazzo di Giustizia di Torino nel quale ha preso parte all'udienza del processo in cui è chiamato in causa per vilipendio dell'ordine giudiziario, ma del resto già è un controsenso che esistano la Lega ed il suo leader:

"Si parla di dimissioni di Conte? Avrebbe già dovuto darle. C'è un piano vaccinale fermo, le scuole sono aperte in una città sì e una no, ci sono due milioni di posti di lavoro a rischio, e noi stiamo in ballo sugli umori di Conte, Di Maio, Zingaretti, e sulle trattative di Tabacci e Mastella. È irrispettoso, disgustoso, volgare, deprimente". 

Ad ogni modo il dado è tratto e non ne facciamo mistero. 
Il commissario all'economia Paolo Gentiloni, aveva già dichiarato durante un evento organizzato dal Pd Belgio che:

"Stiamo un po' nei guai, nel pieno di una crisi che non aiuta le cose, avremmo bisogno di un governo capace di garantire che la crisi non diventi crisi sociale, che non ci sia crisi finanziaria, che sappia assicurare la qualità del piano di Recovery e confermi la scelta europeista, e invece siamo nell'incertezza". 

Quindi la "soluzione" era già nell'aria da giorni. 

Fonti qualificate di governo hanno fatto  sapere da ieri che è stato convocato per le 9 il Consiglio dei ministri. 

Nonostante alcune dichiarazioni di parte 

"Il M5S è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese. 
Siamo la colonna portante di questa legislatura: come sempre ci assumeremo le nostre responsabilità, avendo come riferimento il bene dei cittadini, e ci faremo garanti dei passaggi delicati che attendono la nostra Repubblica".
(Vito Crimi)  

La situazione si sapeva che non fosse delle migliori e visto anche che sia dalla maggioranza che dai parlamentari indicati come possibili 'responsabili' è stata candeggiata la manovra delle 'dimissioni-lampo' del premier e l'avvio di un Conte ter, si è arrivati a questa scelta. 

A questo punto, però, dobbiamo tener presente che può succedere di tutto perché a prescindere da tutte le teorie e le intenzioni, i numeri non ci sono. 

Anche Pd è convinto di questo. 
La mancanza di numeri è 'pericolosa' in particolare in vista della relazione del ministro della Giustizia e capo delegazione M5s Alfonso Bonafede. 
Il Governo, fatti due conti, rimarrebbe sconfitto. 

Certo, con nuove poltrone da ministri, segretari e sottosegretari a disposizione può avvenire il "miracolo", ma bisognerà rimescolare tutto. 

Quale sarà la composizione e l'evantuale allargamento, al momento non è dato saperlo. 

"L'Udc rimane fuori dai giochi dei 'responsabili'. E' questa la posizione condivisa dai parlamentari Udc in una riunione che si è svolta stamane nella sede nazionale del partito. I tre senatori dello Scudo crociato hanno votato all'unanimità NO alla fiducia del Governo e voteranno, in maniera compatta, NO alla relazione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede"

Recita una nota diffusa dal partito scudo crociato, ma è solo una delle possibilità sfumate per il premier. 

Anche Silvio Berlusconi è sulla stessa lunghezza d'onda:

"Nessuna trattativa è in corso, né ovviamente da parte mia, né di alcuno dei miei collaboratori, né di deputati o senatori di Forza Italia, per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica.
La strada maestra è una sola: rimettere alla saggezza politica e all'autorevolezza istituzionale del Capo dello Stato dice di indicare la soluzione della crisi, attraverso un nuovo governo che rappresenti l'unità sostanziale del Paese in un momento di emergenza oppure restituire la parola agli italiani.
Mi auguro che il Presidente del Consiglio sia consapevole dell'ineludibilità di questa strada". 

La patata bollente, per certi versi ora passa al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche se tutto dipenderà dalle intenzioni delle varie forze politiche. 

Renzi stavolta l'ha fatta proprio grossa. 
Noi restiamo spettatori di questo teatrino. 

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