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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

Draghi prepara lo Staff di Palazzo Chigi, ma i partiti sono insoddisfatti.




In vista della fiducia, mercoledì in Senato, giovedì alla Camera, Mario Draghi sta formando lo staff di Palazzo Chigi e la squadra di sottogoverno. 


La Crisi avviata da Matteo Renzi, si dovrebbe concludere con l'inizio dei lavori del nuovo Governo guidato da Mario Draghi, ma se già la nomina dei ministri ha destato qualche mugugno e protesta da parte di questa squadra formata da quasi tutte le forze politiche, l'imminente nomina di viceministri e sottosegretari ci vede di fronte ad ulteriori agitazioni.

Si dovrà tenere conto, infatti, della volontà del premier di scegliere ancora profili tecnici, con relativa assenza di contentini vari ai partiti.

Come Capo di gabinetto è stato individuato Antonio Funiciello, 45 anni, laureato in Filosofia all'Università Federico II di Napoli e grande esperto di comunicazione.

Sembra quasi certa, invece, la conferma Roberto Chieppa, Segretario generale di Palazzo Chigi nell'ultimo governo Conte.

Sembra che, anche per ovviare ad inconvenienti, possano essere rimandate alla prossima settimana, altre nomine, come quella del sottosegretario all'editoria, dando priorità all'incasso della fiducia.
Pd e M5s vorrebbero un loro rappresentante a ricoprire il ruolo mentre il premier potrebbe essere orientato per  un tecnico di alto profilo. 

Draghi pensa di dare spazi ai partiti con deleghe specifiche, ma non tutti sono d'accordo.
La polemica del Pd sull'assenza di donne nella squadra di governo, non si placa ed il sottosegretario Nicola Zingaretti vorrebbe "risolverla" con il dare loro ampio spazio nei ruoli di viceministro e sottosegretari. 

Mettere insieme Salvini, Di Maio, Berlusconi, partiti di sinistra, di destra e di centro, potrebbe rivelarsi un boomerang, ma era l'unica soluzione, probabilmente in questo momento.
Con Mattarella alla finestra, tutto quello che accade potrebbe anche essere un buon materiale per un copione di Benigni, ma di certo non fa bene alla nazione da, per esempio, Torino all'estremo sud.

Matteo Salvini ha contestato il ministro della Sanità e getta veleno anche  verso la ministra Lamorgese sull'immigrazione. 
Tutto il centro destra contesta, sempre Speranza, anche per quanto riguarda la stagione sciistica.
Davide Casaleggio continua a sostenere la possibile astensione al governo Draghi, ponendo i 5 Stelle in una scomoda posizione. 

Il Movimento, si vede costretto a confermare la presenza in Maggioranza, ma a sbandierare il concetto di avere uno "spirito critico" che sembra più un tentativo di accontentare tutte le correnti che una maniera di agire vera e propria.

Ci vorrebbe la lampada di Aladdin, ma non credo che si sia scelto Draghi perchè questo sia in balìa dei partiti.

Se in tanti affermano che si è passati ad un Presidente del Consiglio "Speciale" per la situazione "particolare" è lecito attendersi che abbia, non dico totalmente carta bianca, ma quasi, per affrontare a modo suo la situazione.

Altrimenti andava bene chiunque così i partiti e partitini avrebbero continuato in eterno a mettere in scena i propri teatrini.

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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