Anche il Teatro Angioino di Mola di Bari aderisce all'iniziativa "Facciamo luce sul Teatro", con la Compagnia Teatro d'Oggi e con L'associazione "Like a Jazz" - 22 Febbraio 2021

L'Iniziativa andrà in scena dalle ore 19,30 alle ore 21,30  a Mola di Bari, in via Silvio Pellico n.7 

È da tanto che non annunciamo un evento live, una rappresentazione teatrale. 

Accade ovunque e, soprattutto, sembra non ci siano mai i presupposti per poter tornare a parlarne. 

Oggi non annuncerò un concerto dei Sense of life, o una commedia che va in scena al Teatro Angioino, nella mia città.... 

Ma vorrei accennare un... Quasi... 

Anche se soprattutto si tratta di una speranza che artisti e pubblico possono concorrere nel far realizzare, sensibilizzando chi di dovere. 

Di cosa parlo allora? 

Partiamo con ordine. 

È un anno che il Covid19 è  entrato prepotentemente nella nostra esistenza. 

Lo Stato scelse alcuni settori considerati prioritari da preservare ed affossò gli altri, prima di chiudere completamente ed aggiungere alla crisi medico sanitaria quella finanziaria ed economica. 

Detta così sembra che ci troviamo di fronte ad un certo sadismo da parte delle istituzioni, non sarà così, ma se fino ad un certo punto tutti abbiamo capito che ci si è trovati impreparati, a distanza di tempo non si può tollerare che si sia rimasti in una sorta di condizione da sprovveduti e che per parecchi settori non si intraveda una via d'uscita. 

Un anno è passato, quindi, anche dal primo provvedimento governativo che come prima misura di contrasto al Coronavirus intimava la chiusura immediata dei teatri, una questione che è rimasta pressoché cristallizzata danneggiando tutta la categoria dell'arte e dello spettacolo e privando il pubblico di qualcosa che in molti pensano, invece, sia fondamentale. 

U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) invita tutte le donne e gli uomini che dirigono i teatri italiani, da quelli più piccoli fino ai grandi Teatri Nazionali, a illuminare e tenere aperti i propri edifici la sera del 22 febbraio (dalle 19,30 alle 21,30).

Si chiede, in pratica con questo evento al nuovo Governo Draghi e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che lo si torni a nominare, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi.

Questa specie di flash mob prende il significativo titolo di:
FACCIAMO LUCE SUL TEATRO!

Anche il Teatro Angioino di Mola di Bari aderisce all'iniziativa" Facciamo luce sul Teatro", con la Compagnia Teatro d'Oggi e con L'associazione "Like a Jazz", quella capitanata da Lisa Angelillo e Paolo Daniele, per intenderci. 

Ovviamente quanti vogliano testimoniare la propria vicinanza al settore teatrale e alle arti tutte sono i benvenuti e potranno portare una preziosa testimonianza oltre ad assistere a qualcosa che finalmente ci permetterà di tornare a respirare un po' d'arte. 

Tutti coloro che vorranno essere presenti, lunedì 22 febbraio 2021 dalle ore 19,30 alle ore 21,30  a Mola di Bari, in via Silvio Pellico n.7 si ritroveranno di fronte ad un'esibizione che mescolerà musica e teatro. 

Qualcosa partorita dalla mente di questi artisti:

- Francesco Capotorto (regia)
- Paolo Daniele (pianoforte e armoniche)
- Carlo D’Ursi (voce recitante)
- Nicola Lepore (chitarra classica)

che sicuramente ci farà gustare un po' di quella normalità che ci manca tanto e magari ci farà anche tornare a sognare. 

Unita, parte infatti, nella sua nota per comunicare l'evento, da un concetto di Sofocle nell'Edipo:

"Proteggere e liberare le città dai danni provocati da un'epidemia, significa innanzitutto conoscere se stessi, prima che un'intera comunità si ammali di tristezza non riuscendo più a immaginare un futuro"

La richiesta a tutti gli artisti, a tutte le maestranze e al pubblico delle città di organizzare, ovunque possibile, in tutta Italia – rispettando, come hanno sempre dimostrato di saper fare, ogni misura di sicurezza – un presidio dei teatri nella serata del 22 febbraio, perché questi luoghi tornino simbolicamente ad essere ciò che da 2500 anni sono sempre stati: piazze aperte sulla città, motori psichici della vita di una comunità, è dettata non solo dall'immobilismo delle Istituzioni, ma anche dal bisogno di tutti, quello lavorativo e quello di chi usufruisce. 

Garantendo l'osservanza di tutte le norme, si invitano tutti i cittadini a testimoniare la propria vicinanza, con la propria presenza fisica, con la possibilità di lasciare una traccia tangibile della partecipazione.

A stasera, allora.....