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Europei: La finale sarà Inghilterra - Italia, la Nazionale la dedica a Spinazzola.


Due gare difficili decretano le squadre che si batteranno per aggiudicarsi l'ambito trofeo. 

È tempo di finale e l'Italia risponde presente come non capitava da un po'. 
La nazionale del gruppo fantastico, come spesso si sente dire, del tecnico Roberto Mancini e dello staff pieno di tante facce note ai più: Vialli, certo, ma anche Lombardo, Evani, Oriali, ecc.... 

I calciatori hanno dedicato la vittoria e la conquista della finale al loro sfortunato compagno Leo Spinazzola che si è infortunato in maniera grave nella gara precedente. 

Le semifinali sono state partite difficili e direi anche ovviamente visto che erano rimaste in lizza le quattro migliori squadre dell'Europeo, non si possono stare a guardarle tranquillamente, magari sgranocchiando popcorn. 

Vediamo come sono andate:👇🏻 
 

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson (74' Toloi); Barella (85' Locatelli), Jorginho, Verratti (74' Pessina); Chiesa (107' Bernardeschi), Immobile (61' Berardi), Insigne (85' Belotti). Ct. Mancini.

Spagna (4-3-3): U. Simon; Azpilicueta (85' M. Llorente), E. Garcia, Laporte, J. Alba; Koke (70' Rodri), Busquets (106' Thiago), Pedri; F. Torres (62' Morata), Oyarzabal (70' Moreno), D. Olmo. Ct. Luis Enrique.

Arbitro: F. Brych (Germania).

Ammoniti: 51' Busquets (S), 98' Toloi (I), 118' Bonucci (I).

Domenica 11 luglio 2021 la Nazionale italiana tornerà nel tempio del calcio, a Wembley, contro l'Inghilterra. 

È un risultato eccezionale se si pensa da dove si è partiti, anche se la sfida contro gli spagnoli è stata una faticaccia. 

Nelle precedenti 5 gare abbiamo sempre tenuto il pallino del gioco, questa volta, pur alla fine vincendo, abbiamo sofferto il palleggio ed il possesso palla degli spagnoli. 

Devo dire, però, che questo è accaduto anche perché Luis Enrique ha rinunciato ad una prima punta ed ha usato il "falso nueve". 
Questo avrà, pur dato qualche grattacapo in più al Capitano Chiellini ed a Bonucci che non avevano punti di riferimento, avrà pur fatto soffrire il centrocampo azzurro, però di fatto, per essere veramente pericolosi e, soprattutto per segnare, la Spagna, Morata l'ha dovuto inserire. 

Roberto Mancini si è espresso cosi: «Abbiamo sofferto il palleggio degli spagnoli, giocatori fortissimi, ma lo sapevamo. Però l’Italia ci ha sempre creduto, e questo è stato il suo merito. Ora però c’è un lavoro da finire. Dobbiamo recuperare le forze che ci sono rimaste e giocarci la finale».

L’Italia batte la Spagna ai rigori (5-3) e dopo 9 anni, per la quarta volta, è di nuovo in finale agli Europei. 

É stato Feferico Chiesa, il calciatore in più dell'esame più ostico e nella ripresa al 59’ ci ha anche illusi che la partita sarebbe potuta finire entro i tempi regolamentari. 
Ha dato sempre l’impressione di poter inventare qualcosa, ma soprattutto non si è mai risparmiato. 
Qualche altro azzurro è sembrato stanco. 

Uno dei migliori della nostra squadra è stato Donnarumma, bravissimo verso la mezz’ora a respingere una rasoiata del solito Dani Olmo, spina nel fianco che ha dato tantissimo, ma non è riuscito a concretizzare. 

Dopo il gol degli azzurri, cambia di nuovo il copione della partita. 
Mancini inserisce Berardi al posto di Immobile, mentre il tecnico spagnolo fa entrare un centravanti vero, Morata, che rileva Torres. 
l’ingresso di Alvaro Morata dà subito concretezza alla manovra spagnola facendole riprendere il controllo della situazione. 
Pur arretrando, l’Italia avrebbe anche la possibilità di chiudere il match con Berardi, ma il suo sinistro è centrale e poco incisivo. 

Il gol del pareggio di Morata, servito magistralmente da Dani Olmo, ci riporta alla sofferenza di vedere in bilico il risultato. 
I due gol sono "made in juve", ma quest'ultimo, ovviamente, non è stato piacevole neanche per i tifosi bianconeri. 

Mancini fa entrare Locatelli e Belotti al posto di Barella e Insigne. Poi escono anche Emerson e Verratti, sostituti da Toloi e Pessina. 
Il merito degli azzurri è quello di non aver perso la testa. 
Durante i supplementari il Mancio passa a una difesa a cinque e Bernardeschi dà il cambio a Chiesa in preda ai crampi. 

Si va ai calci di rigore che non iniziano nel migliore dei modi. 

Il primo a sbagliare è Locatelli, per fortuna subito imitato da Dani Olmo che manda il pallone sopra la traversa.
Da quel momento vanno a segno  Poi i nostri Belotti, Bonucci, Bernardeschi e Jorginho con il rigore eccezionale che da fine alla serie è la vittoria all'italiana. non sbagliano più. 

Fallisce dagli 11 metri  proprio Morata, il migliore degli spagnoli nella ripresa.
Il suo tiro angolato ma non troppo viene parato da Donnarumma. 

Il resto è trionfo e festeggiamenti in ogni dove con quel sogno da far diventare realtà domenica 11 Luglio.



Inghilterra (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Maguire, Shaw; Rice (5' pts Henderson), Phillips; Saka (24' st Grealish, 1' sts Trippier), Mount (5' pts Foden), Sterling; Kane. All.: Southgate

Danimarca (3-4-3): Schmeichel; Christensen (34' st Andersen), Kjaer, Verstergaard; Stryger Larsen (22' st Wass), Hojbjerg, Delaney (43' st Jensen), Maehle; Braithwaite, Dolberg (22' st Norgaard), Damsgaard (22' st Poulsen). All.: Hjulmand

Arbitro: Makkelie

Ammoniti: Maguire (I), Wass (D)

Sarà l'Inghilterra a sfidare gli Azzurri l'11 luglio per la conquista degli Europei.
I britannici avranno dalla loro anche il fatto di giocare in casa e questo sarà indubbiamente un vantaggio. 
La seconda semifinale regala agli inglesi una grossa opportunità, anche se l'Italia vista fino as ora non può far dormire sogni tranquilli anche a chi crede di essere Maestro in questo sport. 

La qualificazione alla finale arriva dopo aver battuto gli scandinavi ai supplementari, quindi anche gli indigeni avranno più di 90 minuti nelle gambe. 

È stata la Danimarca a passare in vantaggional 30' con un gran gol su calcio di punizione di Damsgaard. 
Il pareggio è arrivato al 39' a causa di un autogol di Kjaer. 

Nei supplementari c'è stato il nuovo e definitivo vantaggio inglese con Kane su rigore al 104'. 

E adesso godiamoci l'ultimo atto. 

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