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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

La Carica dei 50 mila e più per Vasco live a Bari.



Tantissima gente dentro e fuori dallo stadio. 

Se dovessimo dare ad un evento il significato roboante che il termine richiede dovremmo parlare di cifre molto alte in quanto a partecipazione. 

Per carità ci sono tanti modi di vivere la musica e sicuramente gli appuntamenti che in provincia ci saranno e riguarderanno, per esempio Elio e Tosca, saranno delle chicche che varrà la pena seguire e raccontare, ma Vasco Rossi è quello che potremmo definire "Rock targato Italia". 

Come Camilleri in tema di libri, come gli Aerosmith a livello internazionale, come l'aquila sulla bandiera dell'Austria. 

A prescindere da come si possa pensarla e dai gusti personali, questo è un dato di fatto in quanto a partecipazione e coinvolgimento. 

Più di 50mila persone, quindi si sono presentare al San Nicola. 

Eventi di queste proporzioni era un po' che non si vedevano e non solo da queste parti. 


L'ultimo grande concerto con un simile numero di spettatori che ho visto è stato quello dei Rolling Stones che proprio in questi giorni erano a Milano, quasi a voler riprendere il discorso. 

Per quanto riguarda lo sbarco del Blasco nel capoluogo della mia provincia, devo confessare che mi ci sono trovato, praticamente, per caso. 

L'idea non è stata neanche mia, ma il fato ha voluto che fossi testimone di questa rinascita di questa stagione di eventi live per cifre mastodontiche. 

Quando è tua moglie a lanciare la sfida e ti ritrovi a respirare aria di concerto, rimani un po' perplesso, di solito è il contrario. 

E quindi si parte, in quattro, destinazione Stadio San Nicola. 

L'impatto è di quello che non passa inosservato con auto parcheggiate ovunque per chilometri. 

Non parcheggeremo mai, ma poi ci si inventa un parcheggio all'altezza dell'uscita 10... Casualità? 
Ok... Diamola per buona, sta di fatto che quello diventa un parcheggio ufficiale, visto che si forma una nuova fila di auto dalla nostra in poi. 

Il primo evento di questa portata a Bari dopo due anni, su un palco maestoso è simboleggiato, quindi, da Vasco Rossi..

I cinquantamila che hanno riempito quella che viene chiamata l'Astronave, senza nemmeno un posto libero, dal prato alle tribune sono stata un'ondata di epiche proporzioni. 

Tra i fan c'erano anche Checco Zalone, salutato da Vasco e invitato a salire sul palco durante il concerto, senza nessuna gag, 
e Luca Zingaretti, presente anche perché sua moglie, Luisa Ranieri, sta girando a Bari la serie tv Lolita Lobosco, personaggio inventato dalla mia concittadina Gabriella Genisi. 

Il concerto si è aperto sulle note di XI comandamento, brano dell'ultimo album Siamo qui, e da un "Bentornati, finalmente".

Noi eravamo a testare la temperatura alta anche fuori e non a causa di performances artistiche. 
Anche gli alberi soffrivano e cercavano di essere innaffiati.
Direi che magari avrebbero preferito acqua, ma qualcuno li ha innaffiati con altri liquidi. 
Nel frattempo l'entrata 10 è stata chiusa e si è dovuto ripiegare sulla 17.

Durante lo show, durato due ore e mezza, il Kom ha anche elogiato la Puglia e il Mezzogiorno e ci ha tenuto a smentire una vecchia frase anti meridionale che tanti anni fa gli è stata attribuita: "Amo la Puglia, amo il Sud, il Centro e il Nord: tutta l'Italia. E c'è una voce che circola da anni ma è una fake news, una balla".  
Anzi.... "Siete gente fantastica, una regione stupenda, si sta da Dio: si sta meglio al Sud che al Nord". 

Tra le altre cose é noto che il cantante è ormai di casa a Castellaneta Marina.

Non poteva mancare neanche il riferimento alla guerra Russia - Ucraina: 

"Fuck the war, dopo il Covid ci mancava solo la guerra. Tutti i conflitti sono contro la civiltà, l'umanità. Le vittime sono bambini, donne, anziani. Vogliamo vivere in pace, vogliamo la musica, perché dove c'è musica non c'è guerra e viceversa. Negli anni Settanta si diceva mettete fiori nei vostri cannoni, ma qualcosa dev'essere andato storto. Solo l'amore e la musica ci salveranno".

La scaletta ha visto alternarsi brani nuovi e vecchi, selezionati dall'ormai lunghissima carriera di Vasco. 

Le più attese sono state concentrate nell'ultima parte del concerto: Sally, Siamo solo noi, Vita spericolata, Canzone ed  Albachiara è stato il gran finale ed a quel punto erano dentro anche coloro che non erano riusciti a trovare il biglietto o si erano lanciati all'avventura per uno scampolo del concerto. 

L'unico neo, a livello organizzativo, è stato dato dal traffico paralizzato all'uscita. 

La viabilità fuori dallo stadio San Nicola non è mai stato un fiore all'occhiello ed ancora una volta ha creato disagi. 

Le auto sono state parcheggiate non solo nelle aree dedicate. 
Molte sono state parcheggiate a bordo strada e nelle aiuole. 

La Polizia locale ha fatto sapere che alle oltre 50mila persone che hanno assistito all'evento nell'impianto sportivo, "almeno altre diecimila si sono avvicinate allo stadio per tentare di vedere Vasco Rossi o ascoltare dall'esterno le canzoni" e "le ultime auto hanno lasciato il parcheggio alle 3 del mattino".

Sono state 36 ore di duro lavoro per le 220 unità della polizia locale che a vario titolo sono state impegnate. 

Insomma un evento seguitissimo e mastodontico che se ha messo in evidenza qualche mancanza, dall'altra ha dimostrato che i grandi eventi possono benissimo far parte delle nostre latitudini. 

Se Vasco Rossi può simboleggiare tutto questo e può essere da stimolo per qualche miglioría e per una nuova stagione, allora sono ancora più contento di essere stato testimone di tutto questo. 

E poi? 

E che ne so.... 

Magari.... 

E poi ci ritroveremo come le star..... 

La cosa bella è che tutti sanno continuare questa frase..... 

Ecco, questo è Vasco. 

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