Agguato a Torre a Mare, perde la vita nipote del boss Capriati.
Mafia a Bari non solo in tribunale.
Fino ad ora, in questi giorni la parola mafia era stata associata a Bari e provincia per attività illecite che hanno riguardato anche la giunta Decaro.
Sembravano lontane le vicende tipo telenovelas venezuelane che invece anni fa rappresentavano una triste realtà.
Poi ad un tratto ci siamo risvegliati e ci siamo resi conto che gli atteggiamenti mafiosi, per quanto possano "evolversi" nel tempo devono essere sempre visti a 360° e, purtroppo, visto che non ci stiamo proprio facendo mancare niente, prevede anche l'omicidio.
Capita quindi che mentre nelle case si parla di tennis grazie alle vittorie di Sinner, delle manifestazioni che organizzerà l'Anpi visto che siamo ad Aprile, ma soprattutto ci si diverte, con l'ideale Have a nice day alla Bon Jovi, visto che ci si trova durante la serata di Pasquetta, il territorio barese venga macchiato di sangue.
Raffaele 'Lello' Capriati, infatti, è morto in un agguato, compiuto la sera del 1° aprile nel quartiere Torre a Mare.
Si tratta del figlio di Sabino e nipote del boss di Bari Vecchia, Tonino Capriati.
Diversi colpi di pistola, riporta l'Ansa, hanno colpito l'uomo, compresi quelli alla testa in perfetto stile da esecuzione mafiosa.
Questa volta non dobbiamo neanche parlare del fatto che i Mass media una volta parlavano di Peppino de Filippo ed ora di Gomorra, visto che queste vicende non sono frutto di una novità del momento, ma ha radici vecchie e probabilmente sono dovute ad un desiderio di vendetta.
A prescindere dal Generational gap, infatti sono ancora molto nominati i cognomi storici delle famiglie della malavita barese ed il fuoco, in questo caso non è stato quello di un falò di San Giuseppe.
Ovviamente il fatto che si preferisca in questo spazio più scrivere dei vari Luciano Spalletti, Noemi, Kylian Mbappé, Giornata della Terra, ecc...
Non riesce a farmi resistere dal riportare questo grave episodio di cronaca, perché anche questo, aimé, è il mondo chr ci circonda.
Dopo la sparatoria, Capriati è stato trasportato al Policlinico di Bari, dove è deceduto.
Sul luogo del delitto sono giunti gli agenti della Questura di Bari, coordinati dalla Dda.
Perché si parla di vendetta tra clan?
È presto detto.
Raffaele Capriati era stato scarcerato qualche tempo fa, dopo aver scontato 17 anni per concorso nell'omicidio di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari Vecchia il 12 luglio 2001.
Raffaele Capriati era stato scarcerato qualche tempo fa, dopo aver scontato 17 anni per concorso nell'omicidio di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari Vecchia il 12 luglio 2001.
Ora, se queste è la vera motivazione, sarà valutata da chi conduce le indagini.
Gli ultimi giorni a Bari (e in provincia) sono stati segnati da un clima 'ad alta tensione' a causa di alcuni episodi criminali che hanno insanguinato le strade e le piazze.
I diversi crimini hanno fatto scattare l'allarme sicurezza in città, gli eventuali collegamenti fra gli episodi potrebbero essere il segnale di una guerra di mafia in corso.
L'episodio di Torre a Mare diventa più rilevante per il cognome della vittima, ma il clima non è dei migliori.
Resta una vittima e la sensazione che anche se si persegue il bello, proprio non si riesce a cancellare il brutto dall'umanità...
A tutte le latitudini.
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